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Peccioli, il borgo più amato d'Italia

La favola della piccola capitale italiana dell’arte contemporanea
A cura di Fabio Giusti
Articolo pubblicato il:
19 Novembre 2024

Si trova in Toscana, per la precisione in provincia di Pisa, il borgo premiato dagli Oscar del Turismo come il più amato d'Italia. Peccioli, un comune di circa 5000 abitanti, è stato infatti eletto Borgo dei Borghi 2024, grazie al connubio tra tradizione e innovazione che l’ha trasformato in un autentico museo a cielo aperto. Il borgo deve la sua notorietà a una straordinaria comunità artistica che ha saputo reinterpretare gli spazi urbani attraverso opere d’arte contemporanea. Artisti di fama internazionale come David Tremlett, Patrick Tuttofuoco, Daniel Buren e Marinella Senatore, insieme a figure italiane come Sergio Staino e Mario Cucinella, hanno contribuito a ridefinire l’identità del paese, rendendolo un modello di riqualificazione culturale.

Un punto di riferimento per l'arte contemporanea

Il successo di Peccioli, amplificato da piattaforme social e dal passaparola, lo ha reso non solo una destinazione turistica di punta, ma anche un esempio virtuoso di integrazione tra arte, comunità e sostenibilità. Grazie a questa sinergia, il borgo è oggi un punto di riferimento per l’arte contemporanea e un simbolo di rinascita culturale che ispira visitatori e artisti da tutto il mondo. Negli anni Novanta, i visitatori erano poche centinaia all’anno; oggi, superano i 50.000. Una crescita straordinaria che ha trasformato Peccioli nella “piccola capitale italiana dell’arte contemporanea”. Oltre ai turisti, il borgo ospita festival e eventi culturali, e negli ultimi vent’anni ha visto un aumento della sua popolazione.

La rinascita del borgo

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Paradossalmente, tutto questo è stato reso possibile dai rifiuti. Era il 1997 quando, nella frazione di Legoli, venne inaugurata una discarica che, all’inizio, suscitò numerose critiche, ma con il tempo è diventata una risorsa preziosa per la comunità. Ogni giorno, l’impianto tratta tra le 1.000 e le 1.200 tonnellate di rifiuti, generando ricavi che si aggirano attorno ai 50 milioni di euro all'anno. I dividendi distribuiti tra i circa 900 azionisti, per lo più cittadini di Peccioli, hanno raggiunto i 2,8 milioni di euro. Questi fondi hanno consentito la rinascita del borgo.

I Giganti di Peccioli

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Camminando per le stradine di Peccioli, ci si imbatte in opere che raccontano trent’anni di trasformazione artistica e culturale. Tra queste, le più iconiche sono senza dubbio i Giganti di Peccioli, figure umane che sembrano emergere dalla terra o affacciarsi dai tetti, diventate tra le installazioni più fotografate in Italia. Queste sculture, alte fino a 9 metri e pesanti oltre una tonnellata, sono state create artigianalmente con materiali semplici, ma il loro impatto visivo e simbolico è straordinario.

Inizialmente chiamate "Presenze", le statue sono oggi il simbolo di un borgo che ha saputo reinventarsi, esprimendo resistenza e volontà di promuovere la bellezza attraverso l’arte. La loro imponenza e la loro collocazione insolita ricordano l’unione tra natura, comunità e cultura, diventando anche il palcoscenico di eventi straordinari, come spettacoli e concerti di Andrea Bocelli. I Giganti incarnano perfettamente lo spirito di Peccioli: un luogo dove arte e vita si intrecciano, celebrando l’innovazione e la tradizione.

Fabio Giusti
Redattore

Nato a Napoli e adottato da Roma, passa la quasi totalità delle sue ore da sveglio a leggere libri, ascoltare musica e vedere molti (ma mai troppi) film. E, se consideriamo che ha 48 anni, sono davvero un sacco di ore. Nel tempo che resta scrive. Dei libri che legge, della musica che ascolta e dei molti (ma mai troppi) film che vede.

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