Si trova in Toscana, per la precisione in provincia di Pisa, il borgo premiato dagli Oscar del Turismo come il più amato d'Italia. Peccioli, un comune di circa 5000 abitanti, è stato infatti eletto Borgo dei Borghi 2024, grazie al connubio tra tradizione e innovazione che l’ha trasformato in un autentico museo a cielo aperto. Il borgo deve la sua notorietà a una straordinaria comunità artistica che ha saputo reinterpretare gli spazi urbani attraverso opere d’arte contemporanea. Artisti di fama internazionale come David Tremlett, Patrick Tuttofuoco, Daniel Buren e Marinella Senatore, insieme a figure italiane come Sergio Staino e Mario Cucinella, hanno contribuito a ridefinire l’identità del paese, rendendolo un modello di riqualificazione culturale.
Il successo di Peccioli, amplificato da piattaforme social e dal passaparola, lo ha reso non solo una destinazione turistica di punta, ma anche un esempio virtuoso di integrazione tra arte, comunità e sostenibilità. Grazie a questa sinergia, il borgo è oggi un punto di riferimento per l’arte contemporanea e un simbolo di rinascita culturale che ispira visitatori e artisti da tutto il mondo. Negli anni Novanta, i visitatori erano poche centinaia all’anno; oggi, superano i 50.000. Una crescita straordinaria che ha trasformato Peccioli nella “piccola capitale italiana dell’arte contemporanea”. Oltre ai turisti, il borgo ospita festival e eventi culturali, e negli ultimi vent’anni ha visto un aumento della sua popolazione.
Paradossalmente, tutto questo è stato reso possibile dai rifiuti. Era il 1997 quando, nella frazione di Legoli, venne inaugurata una discarica che, all’inizio, suscitò numerose critiche, ma con il tempo è diventata una risorsa preziosa per la comunità. Ogni giorno, l’impianto tratta tra le 1.000 e le 1.200 tonnellate di rifiuti, generando ricavi che si aggirano attorno ai 50 milioni di euro all'anno. I dividendi distribuiti tra i circa 900 azionisti, per lo più cittadini di Peccioli, hanno raggiunto i 2,8 milioni di euro. Questi fondi hanno consentito la rinascita del borgo.
Camminando per le stradine di Peccioli, ci si imbatte in opere che raccontano trent’anni di trasformazione artistica e culturale. Tra queste, le più iconiche sono senza dubbio i Giganti di Peccioli, figure umane che sembrano emergere dalla terra o affacciarsi dai tetti, diventate tra le installazioni più fotografate in Italia. Queste sculture, alte fino a 9 metri e pesanti oltre una tonnellata, sono state create artigianalmente con materiali semplici, ma il loro impatto visivo e simbolico è straordinario.
Inizialmente chiamate "Presenze", le statue sono oggi il simbolo di un borgo che ha saputo reinventarsi, esprimendo resistenza e volontà di promuovere la bellezza attraverso l’arte. La loro imponenza e la loro collocazione insolita ricordano l’unione tra natura, comunità e cultura, diventando anche il palcoscenico di eventi straordinari, come spettacoli e concerti di Andrea Bocelli. I Giganti incarnano perfettamente lo spirito di Peccioli: un luogo dove arte e vita si intrecciano, celebrando l’innovazione e la tradizione.