Volto di fanciulla di Leonardo Da Vinci esposto alla mostra "Da Botticelli a Mucha. Bellezza, Natura, Seduzione"
Leonardo da Vinci Volto di fanciulla (studio per l’angelo della Vergine delle rocce ) 1478-1485 circa Punta metallica e lumeggiature di biacca su carta preparata, 18,2x16 cm Su concessione del Mic - Musei Reali, Biblioteca Reale

Da Botticelli a Mucha, la mostra sul fascino femminile

Viaggio nella seduzione e nella bellezza ai Musei Reali di Torino
A cura di Giulia Mariani
Articolo pubblicato il:
20 Aprile 2025

Il 17 aprile 2025 arriva a Torino, nelle Sale Chiablese dei Musei Reali, la mostra Da Botticelli a Mucha. Bellezza, Natura, Seduzione. Attraverso le 100 opere esposte, l'obiettivo è analizzare il trait d'union tra seduzione e mito nel racconto dell’universo femminile. La mostra è un melting-pot di epoche e stili differenti, che si riflette anche nelle istituzioni che hanno accordato i prestiti, dai Musei Reali di Torino alla Galleria degli Uffizi di Firenze, dall’Istituto Salce di Treviso a Castel Sant’Angelo, a Roma. Dipinti, disegni, sculture e oggetti d’arte esposti risalgono a momenti storici più o meno distanti, a partire da statue e bassorilievi archeologici di età romana fino al fascino moderno delle opere Art Nouveau di Alphonse Mucha, proprio a dimostrare il fil rouge che ha caratterizzato per millenni la rappresentazione della figura femminile. La bellezza, intesa come tratto caratterizzante, diventa il mezzo che utilizza l’artista per trasmettere la potenza e la forza del genere femminile.

Venere di Botticelli in mostra a "Da Botticelli a Mucha. Bellezza, Natura, Seduzione"
Sandro Filipepi, detto Botticelli
Venere
1485-1490
Olio su tela, 174x77 cm
Su concessione del Mic - Musei Reali,
Galleria Sabauda

L’eterno ritorno del mito

Il mito, per la sua natura metaforica, è sempre stato lo strumento attraverso il quale l’artista ha interpretato e riprodotto, in diversi formati e su diversi supporti, questo soggetto, tra i più amati e diffusi della storia dell’arte. Nella mostra Da Botticelli a Mucha particolare attenzione è data proprio alla questione del mito e al fascino dell’antico, alla meraviglia travolgente della natura. Il Rinascimento ha portato al centro della narrazione la donna angelicata, in grado di muovere cielo e terra con la sua forza e il suo charme. Per questo motivo grande rilievo nell’esposizione è dato a Botticelli e Lorenzo di Credi. Gli artisti sono messi in dialogo attraverso l’inedito confronto tra due opere storiche dedicate a Venere. Come il mito di Venere, anche Elena, le Tre Grazie figlie di Zeus, le Muse e Sibille e molte altre raffigurazioni mitologiche. È dal mito che si parte, ma, in fin dei conti, è anche al mito che si arriva, in una circolarità cronistorica che strizza l’occhio a Nietzsche.

A Babilonia di Cesare Saccaggi in mostra a "Da Botticelli a Mucha. Bellezza, Natura, Seduzione"
Cesare Saccaggi
A Babilonia (Semiramide)
1905 circa
Olio su tela, 240x140 cm
Su concessione del Mic - Musei Reali,
Galleria Sabauda

Il carattere della mostra

La mostra si distende in 11 sale tematiche, tutte accomunate dall’armonia e dalla tenuità che aleggiano tra le stanze eleganti delle Sale Chiablese. Il women power e la seduzione sono centrali anche negli approfondimenti biografici che animano le pareti della mostra. Tra questi, i focus sulle regine Savoia e sulla Contessa di Castiglione, nobildonna e agente segreto che tenne sotto scacco l’Ottocento. L’esposizione è fortemente caratterizzata proprio dalla sua dialogicità, dal confronto dei canoni e dei soggetti, in fin dei conti conservati, a loro modo, lungo tutto l’arco della storia in quanto parte integrante e imprescindibile del racconto umano. La mostra Da Botticelli a Mucha, curata da Annamaria Bava e prodotta da Arthemisia, sarà visitabile fino al 27 luglio 2025.

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Giulia Mariani
Redattrice

Nata nella campagna umbra, vive a Roma, dove si è laureata in Editoria e Scrittura. Assidua frequentatrice di mostre ed enoteche, le piace raccontare storie e si emoziona davanti a un dipinto o a un video di gattini. Nella sua borsa di tela non mancano mai un libro, un paio di cuffiette e una bustina di tè, che non si sa mai.

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