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Gli antichi Egizi approdano in mostra in Sicilia, nella culla dell’arte barocca del Mediterraneo, a Ragusa. Il Museo della Cattedrale - Palazzo Garofalo ospita dal 13 aprile al 26 ottobre 2025 un’incredibile rassegna dedicata ai reperti archeologici, in prestito principalmente dal Museo Egizio di Torino, che ci hanno permesso di analizzare e comprendere una società così particolare e complessa come quella egizia.
Gli Egizi e i doni del Nilo, questo il nome della mostra, racconta oltre tremila anni di storia, dal momento in cui i popoli più antichi si stabilizzarono lungo le sponde del fiume, nell’Epoca Predinastica (3900-3300 a.C.) all’Età greco-romana (332 a.C.-395 d.C.). Tanti i cambiamenti e le evoluzioni in questi tremila anni di storia, ma senza rinnegare mai la coerenza di pensiero che ha sempre caratterizzato e animato questo popolo.
L’esposizione è un vero e proprio viaggio alla scoperta di una delle civiltà più antiche del Mediterraneo, affascinante e misteriosa al tempo stesso. A essere al centro: l’arte, la cultura funeraria, la spiritualità con la sua declinazione pratica e le attività quotidiane. Proprio questa è la sezione più interessante della mostra: è attraverso le abitudini, le azioni che si compiono ogni giorno, che si può davvero comprendere una popolazione e i meccanismi che la animano.
La mostra, prodotta e organizzata dal Comune di Ragusa e Arthemisia e curata dal Museo Egizio di Torino, è un'esperienza immersiva unica in Sicilia che permette di entrare a contatto con il mondo degli Antichi Egizi e capirne le trame più complesse. Sono 24 i reperti, tra vasi, stele, amuleti e una maschera funeraria in cartonnage, provenienti dal Museo Egizio, il più antico al mondo, ma sono presenti anche opere collezionate all’interno del Museo del Papiro “Corrado Basile” di Siracusa, del Museo Archeologico Nazionale “Antonio Salinas” di Palermo e del Museo Archeologico Ibleo di Ragusa.
Tra i capolavori in mostra, un modellino di imbarcazione proveniente dai corredi funerari del Primo Periodo Intermedio (2118 - 1980 a.C.), in legno stuccato e dipinto, decorato con la coppia di occhi udjat a protezione dello scafo. Per gli antichi egizi il viaggio del defunto verso la città sacra di Abido avveniva su questo tipo di imbarcazioni. In questa mostra, però, si è cercato di raccontare gli Antichi Egizi non solo attraverso i materiali archeologici, ma anche con pannelli didattici dedicati all’egittologia, scenografie emozionali e sale multimediali che restituiscono la grandezza di questa civiltà attraverso modalità sensoriali non ordinarie e fortemente immersive.
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