La "strada romantica" della Sicilia
Un viaggio fisico ed emozionale lungo 220 chilometri
Con l’arrivo di quella che, un tempo, si era soliti definire la "bella stagione", milioni di italiani si mettono alla ricerca della meta perfetta per le ferie estive. E, oggi più che mai, il rituale della prenotazione avviene inevitabilmente online: dal divano di casa o al tavolo con amici e familiari, laptop, smartphone e tablet diventano strumenti quintessenziali per organizzare i propri viaggi. Ma se, da un lato, questa comodità digitale rende tutto più facile, dall’altro apre le porte a un fenomeno sempre più insidioso: le truffe online in vacanza. Un pericolo sempre più concreto, che ogni anno colpisce migliaia di viaggiatori.
Secondo un’indagine commissionata da Facile.it, solo negli ultimi anni le frodi informatiche legate ai viaggi hanno coinvolto quasi due milioni di italiani, causando danni economici stimati in circa 643 milioni di euro. Le truffe sono sempre più sofisticate, spesso studiate nei minimi dettagli. I bersagli più vulnerabili? I giovani tra i 18 e i 24 anni, spesso alla ricerca di offerte economiche, e coloro che puntano tutto su promozioni last minute fuori dai circuiti ufficiali. Per questo motivo è fondamentale conoscere i principali raggiri, saperli riconoscere e sapere come difendersi.
una delle truffe legate alla vacanza più comuni è il phishing. Si tratta di messaggi ingannevoli – via email, SMS o anche app di messaggistica – che simulano comunicazioni ufficiali da parte di piattaforme di prenotazione, compagnie aeree o alberghi. L’obiettivo è indurre l’utente a cliccare su link che portano a pagine fasulle, oppure a condividere informazioni personali sensibili, come credenziali bancarie o dati d’identità. Una volta aperto il link, il rischio è che i malintenzionati prendano il controllo del dispositivo, accedendo a contenuti privati e persino ai conti bancari.
Simile al phishing ma veicolato tramite messaggi di testo, lo smishing è un’altra pratica estremamente pericolosa. Secondo la Polizia Postale, il 68% dei furti d’identità avviene proprio attraverso SMS ingannevoli. Un messaggio apparentemente innocuo può contenere un link-trappola capace di compromettere lo smartphone e rubare dati sensibili. Anche qui, le promesse di offerte imperdibili o la necessità di “verificare” una prenotazione sono le esche preferite dai truffatori.
C’è poi il vishing, ovvero le frodi telefoniche. In questo caso, la truffa si consuma attraverso una telefonata: una voce amichevole si spaccia per un operatore di una compagnia aerea, un agente di viaggio o un rappresentante di un hotel, chiedendo dati personali o proponendo prenotazioni a prezzi stracciati. Una modalità più diretta ma altrettanto insidiosa, in cui la pressione psicologica e l’apparente urgenza giocano un ruolo chiave nel far abbassare la guardia alle vittime.
Una delle frodi più frequenti riguarda gli alloggi: il classico “appartamento dei sogni” che, in realtà, non esiste. I truffatori pubblicano annunci accattivanti su piattaforme note o canali paralleli, e una volta ottenuto il pagamento anticipato, spariscono nel nulla. Spesso, propongono di concludere la trattativa fuori dalla piattaforma ufficiale, con la scusa di evitare le commissioni. Un tranello che ha già fatto numerose vittime.
Non mancano le truffe legate alla vacanza attraverso l’acquisto di biglietti: aerei, treni, navi o bus, poco cambia. Anche in questo caso, le truffe sfruttano mail o telefonate fasulle, in cui si offrono prezzi vantaggiosi per viaggi che in realtà non esistono. I truffatori incassano il pagamento e poi scompaiono, lasciando i malcapitati senza soldi e senza vacanza.
Per evitare di cadere vittima di queste truffe, è importante seguire alcune precauzioni:
mai cliccare su link ricevuti via email, SMS o app di messaggistica, soprattutto se arrivano da fonti sconosciute;
non compilare questionari che richiedono dati personali al di fuori dei siti ufficiali;
utilizzare solo piattaforme affidabili e riconosciute, come Booking.com, che investono in sicurezza informatica;
diffidare di offerte troppo vantaggiose o last minute, soprattutto se proposte fuori dai circuiti ufficiali;
non accettare di trattare privatamente al di fuori delle piattaforme di prenotazione;
verificare le immagini degli alloggi, confrontandole con altri annunci o richiedendo ulteriori materiali al proprietario;
ignorare chiamate sospette da presunti operatori: le aziende serie raramente contattano i clienti in modo diretto per richiedere pagamenti o dati sensibili.
Se ci si accorge di essere caduti in una trappola, è essenziale agire con tempestività:
bloccare subito le carte o l’accesso ai conti bancari tramite l’app del proprio istituto;
contattare la Polizia Postale, fornendo ogni dettaglio utile: email, messaggi, ricevute, movimenti bancari;
sporgere denuncia formale, presentandosi presso la caserma di Polizia o dei Carabinieri con tutta la documentazione raccolta.
Le vacanze devono essere un momento di relax, non di stress. Con un po’ di attenzione in più, è possibile prenotare in tutta sicurezza, evitando di cadere in trappole digitali e truffe in vacanza. Informarsi, usare il buon senso e scegliere sempre canali affidabili è il primo passo per godersi il meritato riposo senza brutte sorprese.
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