Meta presenta i Ray-Ban Display, gli occhiali smart con schermo e AI integrati
Si controllano (anche) con un braccialetto i primi occhiali smart di Meta con schermo integrato
È quello che emerge da un'analisi di OpenAI, azienda madre di ChatGPT che negli scorsi giorni ha pubblicato un report approfondito sull'utilizzo del chatbot più diffuso e conosciuto al mondo: come viene usato ChatGPT? Per cosa lo usiamo? E chi è che lo usa di più? Sono queste le principali domande a cui lo studio dà risposta, fornendo una panoramica generale su come questa nuova tecnologia è stata accolta nei primi (quasi) tre anni di vita, chatbot che è stato rilasciato il 30 novembre 2022.
"Il più grande studio mai realizzato su come le persone utilizzano ChatGPT". È così che OpenAI descrive il report in questione, un'analisi realizzata dall'organizzazione no-profit statunitense NBER (National Bureau of Economic Research) basata su un campione di un milione e mezzo di conversazioni tenute da utenti iscritti al piano gratuito e ai piani a pagamento di ChatGPT.
Considerando i 700 milioni di utenti attivi settimanalmente può essere considerato uno studio valido e utile, in ogni caso il più completo mai pubblicato sull'effettivo utilizzo dell'intelligenza artificiale da parte dei consumatori, ha tenuto a sottolineare OpenAI. E il fatto che le conversazioni esaminate coprano l'intero arco della vita di ChatGPT, di quasi tre anni, consente di avere una panoramica completa anche dell'evoluzione dell'utilizzo del chatbot.
Leggi anche: ChatGPT al servizio degli studenti con la nuova modalità studio
Il primo dato interessante che emerge dallo studio di OpenAI riguarda il genere degli utenti. Se inizialmente erano sopratutto i maschi a usare ChatGPT, negli ultimi mesi è stata rilevata un netto aumento degli utenti di genere femminile. Nello specifico, nel mese di gennaio 2024 la percentuale di persone con nomi femminili — è il modo con cui gli studiosi hanno stabilito il genere degli utenti — era del 37%, percentuale salita al 52% lo scorso luglio.
Dall'analisi risulta inoltre una crescita rapida e notevole anche dell'utilizzo di ChatGPT nei Paesi a basso reddito, che registravano a maggio 2025 tassi di crescita quattro volte superiori a quelli dei Paesi ad alto reddito. Non c'è invece un dato preciso e attendibile riguardo all'età, perché solo una minoranza degli utenti la dichiara al momento della registrazione. Tra coloro che lo fanno, circa il 46% delle conversazioni esaminate risultano essere di utenti giovani, tra i 18 e i 25 anni.
Leggi anche: Gaming e intelligenza artificiale: l'oggi e il domani di un rapporto già stretto, secondo Google
I risultati dello studio si soffermano soprattutto sull'utilizzo di ChatGPT (ora arrivato al modello 5 e in procinto di essere aggiornato con nuove funzioni di parental control) che gli utenti ne hanno fatto in passato e ne continuano a fare. È emerso che solo per il 30% viene utilizzato per lavoro, mentre per il restante 70% per altro, tra cui svago, sfera personale e tempo libero. Risulta interessante notare che all'inizio del 2024 le conversazioni degli utenti che non riguardavano il lavoro erano circa il 53%, aumentate fino ad arrivare al 73% lo scorso maggio, a conferma di come ChatGPT venga utilizzato sempre meno spesso per lavoro, complice anche la crescente popolarità del servizio che ha portato un po' tutti (anche utenti comuni e meno navigati) a utilizzare il chatbot.
La maggior parte delle interazioni con ChatGPT rientra nella categoria dei cosiddetti "consigli pratici", per esempio per svolgere un compito, un'attività o per insegnare qualcosa. Molto diffuse anche la ricerca di informazioni (ambito in cui l'AI inizia a rivaleggiare con Google) e la generazione e la gestione di testi scritti, l'utilizzo più comune nell'ambito lavorativo.
Tornando alla differenziazione tra generi, è curioso anche il fatto che i maschi (ovvero gli utenti con nomi "tipicamente maschili", lo ribadiamo) tendono a usare ChatGPT per chiedere aiuto su come fare qualcosa, creare e modificare immagini o cercare informazioni. Viceversa gli utenti con nomi femminili usano il chatbot soprattutto per "consigli pratici" e questioni legate alla scrittura.
Non limitarti alla lettura: trasforma l'ispirazione in azione! Scarica KuriU e inizia subito la tua avventura.