Quando cambia l'ora a ottobre 2025? Le giornate iniziano ad accorciarsi e, come avviene ogni volta che arriva l'autunno, iniziamo a prepararci ad accogliere il ritorno dell'ora solare che abbiamo salutato a marzo, quando è scattata l'ora legale.Si fa notte più presto, le foglie iniziano a ingiallire, la pioggia prende il posto delle giornate soleggiate e, inevitabilmente, le persone prendono a domandarsi quando cambia l'ora a ottobre 2025. Prima però è importante capire perché due volte l'anno spostiamo in avanti o indietro le lancette dell'orologio, anche in virtù delle recenti polemiche che ci sono state a riguardo.
In pochi sanno che per la prima volta il cambio di orario è avvenuto durante la Prima Guerra Mondiale: per ridurre l'utilizzo di carbone - materia prima indispensabile nei periodi di guerra -, la Germania decise di spostare le lancette un'ora più avanti, anche per risparmiare in termini di riscaldamento e illuminazione. Una scelta subito imitata da Regno Unito e altri Paesi, ma terminata la guerra solo nel 1965 si è stabilito dei periodi fissi in cui cambiare l'orario. Nonostante i tentativi di rivedere quest'abitudine, anche a ottobre 2025 dovremmo cambiare l'ora per la gioia di tutti i dormiglioni.
Leggi anche: Cinque mete per prolungare l'estate, in autunno
Vediamo allora quando cambia l'ora a ottobre 2025. In Italia l’ora cambia nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre: in virtù di questo alle 3:00 del mattino saranno in realtà le 2:00. Come da tradizione infatti l'ora solare torna nell'ultimo fine settimana di ottobre, momento in cui nel cuore della notte le lancette dovranno essere spostate un'ora indietro. Smartphone e computer faranno questa operazione automaticamente, mentre il cambio dell'ora dovrà essere fatto manualmente con gli orologi tradizionali.
Questo cambiamento interesserà tutti i Paesi dell'Unione Europea, una scelta dovuta all'esigenza di non creare differenze e armonizzare gli orari. Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2025 così dormiremo un'ora in più, mentre nell'ultimo fine settimana di marzo tornerà l'ora legale e, a quel punto, dovremmo fare l'operazione inversa spostando gli orologi un'ora più avanti. Negli scorsi anni all'interno dell'Ue si è discusso più volte di abolire i cambi dell'ora: gli eurodeputati nel 2019 hanno votato a favore, ma ora la decisione deve essere ratificata dai singoli Paesi e non c'è accordo a riguardo, con una netta spaccatura tra Stati del Nord e del Sud del Vecchio Continente.
Il motivo di fondo per cui ogni anno cambia l'ora a ottobre - e poi ricambia a marzo - è per cercare di sfruttare al meglio le ore di luce naturale, adattando gli orari in cui le persone si svegliano e vanno a dormire in modo che siano più adatti alle ore di luce solare. Prima dell'uso diffuso dei LED, questo significava anche realizzare un risparmio energetico con l'adozione dell'ora legale. Come abbiamo detto però in molti adesso vorrebbero superare questa prassi. Alcuni scienziati infatti sostengono che modificare in questo modo gli orari di veglia possa influenzare i bioritmi umani e causare problemi di salute.
In più i benefici energetici ormai sarebbero ridotti e, come si dice in gergo, il gioco non varrebbe più la candela. Anche se stando a diverse indagine la maggior parte dei cittadini comunitari sarebbe favorevole all'abolizione del cambio di ora, questo all'interno dell'Unione Europea potrebbe creare dei problemi. Alla fine infatti ogni Paesi sarebbe libero di scegliere se abolire o meno l'ora legale: il rischio concreto così sarebbe quello di un mosaico di orari diversi all'interno dell'Ue, visto che i Paesi del Nord Europa continuano a ritenere necessario il cambio di orario. Insomma, al momento la palla è stata tirata in tribuna e difficilmente Palazzo Berlaymont avrà la volontà di riprendere la partita dell'adozione definitiva solo dell'orario standard.
Vuoi di più? Estendi il tuo mondo digitale con la nostra app – scaricala subito!