Le location di Robin Hood con Russell Crowe: dove è stato girato il film di Ridley Scott
Dal cuore della foresta di Sherwood agli antichi castelli, i luoghi delle riprese
L’Uomo d’Acciaio non è solo la storia epica di Superman, ma anche un viaggio visivo attraverso paesaggi suggestivi e location davvero mozzafiato. Dalle tranquille campagne dove Kal-El cresce, sotto il nome di Clark Kent, ai remoti ghiacci che nascondono segreti alieni, ogni ambientazione gioca un ruolo fondamentale nel dare vita al mito del supereroe.
Zack Snyder, nel 2013, sfornava questo reboot basato sul celebre personaggio proveniente dai fumetti DC Comics. L'uomo d'Acciaio (Man of Steel), si proponeva come primo film del DC Extended Universe, su una sceneggiatura di David S. Goyer. Nei suoi 143 minuti di durata, introduceva diversi personaggi interpretati da attori molto conosciuti a Hollywood come Henry Cavill (nel ruolo protagonista), Amy Adams (alias Lois Lane), Michael Shannon (generale Zod), Russell Crowe (nei panni di Jor-El) e Kevin Costner (Jonathan Kent).
In questo articolo esploreremo i luoghi reali scelti per le riprese del film, svelando come il cinema abbia trasformato ambientazioni autentiche in scenari da leggenda. Se volete riassaporare il film, o dovete ancora recuperarlo, potrete godervelo questa sera (giovedì 2 ottobre) in prima serata su Italia1.
Sul morente pianeta Krypton, lo scienziato Jor-El scopre che il nucleo è instabile e sul punto di collassare. Durante un colpo di stato guidato dal generale Zod, deciso a salvare la razza kryptoniana con il codice genetico, Jor-El e sua moglie Lara inviano il loro figlio neonato Kal-El nello spazio, prima della distruzione del pianeta.
Kal-El atterra a Smallville, Kansas, dove viene adottato dai coniugi Kent e cresce come Clark, nascondendo i suoi poteri straordinari. Dopo la tragica morte del padre adottivo, Clark scopre la sua vera origine tramite un ologramma di Jor-El in una nave aliena ritrovata nell’Artide.
Nel frattempo, la giornalista Lois Lane indagando sull’astronave, si ritrova in una situazione di pericolo ma viene salvata da Clark. Mentre Lois cerca di scoprire l’identità del misterioso eroe, il generale Zod evade dalla Zona Fantasma e minaccia la Terra con un attacco imminente.
Il cinema è sempre un mix di realtà e finzione, in cui i set incontrano le vere ambientazioni. Ma dove è stato girato davvero L’Uomo d’Acciaio? Dai ghiacci dell’Artide al piccolo villaggio del Kansas, vediamo dunque quali sono le città e i paesaggi che hanno ospitato l’origine dell’iconico supereroe, dalla nascita alla sua evoluzione.
Pur essendo situata in Kansas nella storia di Superman, Smallville ha preso vita sul grande schermo a Plano, in Illinois. La cittadina è stata scelta per la sua somiglianza con l’ambientazione rurale descritta nel film e per le condizioni più accessibili a livello produttivo.
Plano è stata dunque trasformata nella tranquilla e iconica Smallville, dove Clark Kent trascorre la sua infanzia. La Main Street è diventata il cuore delle riprese per alcune scene d’azione cruciali, tra cui lo scontro tra Superman e Faora-Ul. La storica stazione ferroviaria è stata scelta per la sequenza finale con il generale Zod, mentre nei dintorni è stata ricostruita la fattoria dei Kent, aggiungendo autenticità alla cornice rustica della narrazione.
Per rappresentare la frenetica Metropolis, gli autori del film si sono spostati a Chicago. La monumentale Union Station ha ospitato il combattimento tra Superman e Zod, offrendo una scenografia imponente e dinamica. L’iconico Chicago Board of Trade Building è stato invece utilizzato come facciata del celebre Daily Planet, regalando alle scene urbane un’atmosfera solida e realistica.
Le riprese ambientate su Krypton e nell’astronave aliena sono state realizzate all’interno dei Mammoth Studios di Burnaby, nei pressi di Vancouver. La scena del salvataggio sulla piattaforma petrolifera è stata girata lungo la zona portuale di North Shore, mentre i paesaggi remoti delle città di Ucluelet e Nanaimo hanno ricreato l’aspro scenario dell’Alaska, contribuendo a dare profondità visiva al viaggio interiore di Clark.
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