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Andiamo alla scoperta di Tresigallo, detta la "città del Razionalismo". Tra le distese verdi della pianura ferrarese, a metà strada tra Ferrara e le Valli di Comacchio, sorge Tresigallo, un piccolo borgo che custodisce un patrimonio architettonico unico in Italia. Definita “città del Razionalismo e della Metafisica”, Tresigallo è un vero e proprio museo a cielo aperto del Novecento, dove geometrie perfette, prospettive rigorose e atmosfere sospese rimandano alle tele di Giorgio De Chirico.
C’è qualcosa di ipnotico e sospeso in questo posto, una dimensione metafisica e straniante che nasce dalla sua perfetta conservazione nel tempo. Qui tutto sembra immobile, come congelato in un’epoca passata: il linguaggio urbanistico e architettonico del borgo non ha infatti subito grandi trasformazioni, mantenendo intatta la sua essenza razionalista.
Le origini di Tresigallo risalgono al Medioevo, ma il borgo vive la sua trasformazione più straordinaria negli anni Trenta del Novecento, grazie a Edmondo Rossoni, ministro dell’Agricoltura nel governo Mussolini e cittadino del luogo. Rossoni decide di rifondare completamente la città, trasformandola in un modello urbano e sociale ispirato ai principi del Razionalismo italiano.
Tresigallo non è una “città nuova” costruita da zero come molte del periodo fascista, ma una città rifondata: una realtà esistente ridisegnata con una visione utopica di armonia tra lavoratori e imprenditori. Nacquero così piazze, viali, edifici pubblici, impianti sportivi, scuole e strutture sanitarie costruiti secondo un linguaggio architettonico sobrio, lineare e funzionale. Le tonalità pastello, le simmetrie perfette e la luce che si riflette sui marmi bianchi rendono Tresigallo una città dall’atmosfera quasi onirica.

Nel 2004, la Regione Emilia-Romagna l'ha inserita nel prestigioso circuito delle Città d’Arte d’Italia, riconoscendone l’unicità assoluta. Secondo la Regione, Tresigallo rappresenta l’applicazione concreta delle teorie tedesche sulla progettazione democratica della “città nuova”, un esperimento riuscito e isolato nel panorama dell’architettura razionalista italiana. È una città interamente pensata a tavolino, costruita secondo criteri di armonia e funzionalità, e per questo considerata uno dei pochi esempi ancora esistenti di città di fondazione.
Il cuore di Tresigallo è Piazza della Repubblica, un tempo chiamata Piazza della Rivoluzione. Vista dall’alto, la sua forma a “D” richiama quella di un teatro, con la fontana centrale e le sculture bronzee di quattro gazzelle che sembrano abbeverarsi. Attorno alla piazza sorgono edifici simbolo come il Teatro ’900, costruito tra il 1933 e il 1939, e la Chiesa di Sant’Apollinare, che combina elementi romanici e moderni in un perfetto equilibrio prospettico.
Il cimitero monumentale, situato lungo l’asse urbano che unisce il lavoro alla memoria, è oggi riconosciuto come uno dei Cimiteri storici dell’Emilia-Romagna, a testimonianza del valore culturale di tutta l’area.
Tra gli edifici più affascinanti spiccano la Casa della Cultura (ex Casa della GIL), oggi sede della Biblioteca comunale, e il celebre edificio dei Sogni, diventato un punto di riferimento per mostre e installazioni artistiche contemporanee. Di grande valore anche la Casa del Fascio, rivestita in marmo bianco e oggi uno dei simboli più riconoscibili dell’architettura razionalista, e la Casa del Ricamo, un tempo centro di formazione per giovani donne. Poco fuori dal centro si trova invece Palazzo Pio, una residenza del Cinquecento che testimonia la stratificazione storica del territorio.

Oggi Tresigallo, divenuta capoluogo del Comune di Tresignana, conta circa 4500 abitanti ma conserva intatto il suo fascino surreale. È una città giardino, perfetta per chi ama il turismo lento e la scoperta fuori dalle rotte più battute. Gli appassionati di cicloturismo possono percorrere il suggestivo itinerario che da Tresigallo porta a Final di Rero e Rero, costeggiando il fiume Po di Volano tra platani e campi.
Per chi preferisce la tranquillità, il Parco degli Sceriffi Ecologici offre un’oasi verde nel cuore del paese, ideale per una sosta all’ombra. Tresigallo non è solo un borgo da visitare: è un viaggio nel tempo, un luogo dove architettura, storia e utopia convivono in un equilibrio quasi poetico, capace di incantare chiunque ami la bellezza razionale e la memoria del Novecento.
Oggi Tresigallo è riconosciuta nella sua totalità come bene storico e culturale, un patrimonio da tutelare e valorizzare. È, a tutti gli effetti, l’unica Città di Fondazione italiana ad aver ottenuto il titolo di Città d’Arte, un primato che ne conferma il valore estetico, urbanistico e simbolico nel panorama del Novecento italiano.
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