Questa città è una perfetta alternativa a Venezia, dista solo 30 minuti e costa molto meno
Vediamo qual è la città veneta da visitare almeno una volta e i motivi per cui farlo

È sicuro andare in Venezuela? Una domanda questa di grande attualità visto che le vicende riguardanti il Paese sudamericano stanno - di nuovo - riempendo le pagine dei giornali di tutto il mondo. Al giorno d'oggi ci sono circa 130.000 italiani che vivono in Venezuela, ma oltre un milione di persone ha discendenza italiana visti i tanti connazionali che nel secolo scorso sono immigrati attraversando l'Atlantico. Inoltre stiamo parlando di un territorio molto attrattivo dal punto di vista turistico, potendo contare su luoghi unici e spettacolari. La situazione sociale e politica in Venezuela però da tempo non è delle migliori, nonostante stiamo parlando di un paese che ospita una delle maggiori riserve petrolifere del mondo.
Decenni di cattiva governance hanno condotto quello che un tempo era uno dei paesi più prosperi dell'America Latina alla rovina economica e politica. L'attuale presidente Nicolás Maduro - sostenuto da Russia e Cina - è responsabile del collasso economico del Venezuela aggravato dalle sanzioni decise dagli Stati Uniti. Tensioni sociali e politiche represse con il pugno di ferro degli apparati di sicurezza. Non è un caso così che Alberto Trentini - un cooperante italiano - da un anno sia incarcerato in una prigione di Caracas senza che si conoscano le motivazioni e lo stato di salute del 46enne veneziano. Come se non bastasse, Donald Trump ha autorizzato attacchi a imbarcazioni venezuelane accusate di trasportare droga, possibile antipasto di una vera e propria guerra per rovesciare Maduro e instaurare un governo "amico" di Washington.
Da una parte così c'è un paese bellissimo e ricco di posti da visitare, dall'altra invece c'è una forte instabilità sociale e politica: in questo scenario, è sicuro allora andare in Venezuela?
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Vi siete chiesti mai dove si trovano le cascate più alte al mondo? La risposta è: in Venezuela. Salto Ángel nel Parco Nazionale Canaima detiene questo primato con 979 m, tanto da guadagnarsi anche il riconoscimento di patrimonio UNESCO. Un luogo questo ideale per il trekking al pari di Roraima - iconico altopiano che ha ispirato “Il Mondo Perduto” - e Pico Bolívar, la vetta più alta del paese che sfiora i 5.000 metri di altitudine.
Una natura rigogliosa, selvaggia e quasi incontaminata, ma il Venezuela dal punto di vista turistico è celebre anche per le sue spiagge. A riguardo Isla Margarita senza dubbio è la meta più famosa grazie al mare cristallino e le rinomate strutture ricettive, molto apprezzate soprattutto dagli amanti della vita notturna. Chi invece è alla ricerca di un mare meraviglioso, ma decisamente più tranquillo, ecco che c'è l'Arcipelago di Los Roques, un autentico paradiso naturale ideale per gli appassionati delle immersioni. Recarsi adesso a visitare questi luoghi però può essere pericoloso.

Stando al portale Viaggiare Sicuri del ministero degli Esteri, a oggi è sconsigliato viaggiare in Venezuela. "In relazione alla situazione prevalente, dopo gli appuntamenti elettorali del 25 maggio e del 27 luglio 2025 - si legge a riguardo -, visto il contesto generale di sicurezza e considerato il perdurante rischio di arresti arbitrari, si sconsigliano i viaggi nel Paese, eccetto che per ragioni di assoluta necessità. Ai fini dell'ingresso in Venezuela è vivamente raccomandato di non dichiarare "finalità turistiche", qualora si intenda entrare nel Paese per andarvi a svolgere un'attività lavorativa. Si invitano i connazionali che decidessero comunque di entrare in Venezuela a prestare la massima prudenza, ad evitare spostamenti nelle zone vicine alle frontiere e a mantenersi informati attraverso i media locali".
Insomma, la Farnesina sconsiglia non solo di recarsi in Venezuela per fare delle vacanze, ma anche di dichiarare la finalità turistica del proprio viaggio. Inoltre la situazione nel paese sudamericano potrebbe ulteriormente peggiorare se, come racconta la stampa d'Oltreoceano, gli Stati Uniti a breve dovessero attaccare militarmente il Venezuela teoricamente per combattere i narcos, in realtà invece per rovesciare Maduro generando una vera e propria guerra.
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