Bonus Single 2025, domande e requisiti. Ecco come richiederlo
Come richiedere i Bonus Single 2025? Quali sono i requisiti? Ecco tutto quello che c'è d sapere

Bonus mobili ed elettrodomestici 2026, ci sono buone notizie. La legge di Bilancio 2026 è stata licenziata lo scorso 17 ottobre dal Consiglio dei ministri e ora ha iniziato il proprio iter parlamentare: l'approvazione definitiva da parte del Parlamento dovrà avvenire entro il 31 dicembre, pena l'esercizio provvisorio. In totale la manovra avrà una portata da 18 miliardi di euro, una cifra tra le più basse di sempre con il governo che ha preferito imbastire una finanziaria prudente che di certo farà piacere a Bruxelles. Anche se di sicuro non sarà una manovra espansiva, sono diverse le misure importanti contenute nel testo.
Per i cittadini di certo una notizia positiva è la proroga al 2026 del Bonus Mobili ed Elettrodomestici che sarà sempre collegato al Bonus ristrutturazioni. Anche se il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, al momento del suo insediamento in via XX Settembre ha dichiarato che in Italia sarebbe "finita la stagione dei bonus", il governo ha deciso di confermare nel 2026 diversi bonus tra cui quelli riguardanti i mobili e gli elettrodomestici. Per l'ufficialità però occorrerà aspettare l'approvazione definitiva della legge di Bilancio che, come detto, dovrà avvenire entro la fine dell'anno. Le immancabili voci di Palazzo però sembrerebbero mettere al sicuro i due bonus che, nell'assalto alla diligenza degli emendamenti alla manovra, non dovrebbero subire modifiche in Aula. Vediamo allora come funzionano i Bonus mobili ed elettrodomestici 2026 e come fare a richiederli.
Leggi anche: Tassa oro 2026, come funziona in Italia? Le novità nella legge di Bilancio

Il Bonus mobili è una vecchia conoscenza in Italia, essendo stato introdotto per la prima volta nel nostro Paese nel 2013 - oltre dieci anni fa - venendo poi prorogato e rivisto più di una volta. Il Bonus Elettrodomestici invece è più recente visto che ha visto la luce in occasione della legge di Bilancio 2025, venendo accorpato a quello relativo ai mobili. Come detto con la nuova manovra questa maxi-misura è stata confermata e non dovrebbero esserci sorprese durante il passaggio in Parlamento. Ecco nel dettaglio di cosa si tratta.
Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per l’anno - comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio - e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. In sostanza chi usufruisce del bonus può avere un massimo risparmio fiscale teorico di 2.500 euro, che devono essere distribuiti in un arco temporale di 10 anni e in rate uguali.
Per quali acquisti può valere questa detrazione del 50%? Per quanto riguarda i mobili rientrano nella misura cucine, letti, armadi, librerie, scrivanie, tavoli, divani, sedie, comodini, poltrone, materassi, apparecchi di illuminazione e altre cose simili. Gli elettrodomestici oggetto del bonus invece sono per esempio frigoriferi, congelatori (entrambi almeno classe F), lavatrici, lavasciuga, lavastoviglie (tutti e tre almeno classe E), forni (almeno classe A), piani cottura elettrici, stufe, microonde, radiatori elettrici e condizionatori. Tipologia di mobili ed elettrodomestici e classe energetiche sono le stesse del 2025, con l'elenco completo che è consultabile qui.

Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2026 è strettamente legato al Bonus Ristrutturazione e le due cose non sono scindibili. In pratica la detrazione può essere richiesta solo se l’acquisto di mobili oppure di elettrodomestici è legato a un intervento di ristrutturazione iniziato non prima del primo gennaio 2025. Come fare allora a richiedere il bonus?
Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
I documenti da conservare sono:
Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura. Occorre fare entro 90 giorni dall'ultimazione una comunicazione all’ENEA per gli elettrodomestici. In più occorre anche una dichiarazione di inizio lavori. Una volta che si è in possesso di tutta questa documentazione e requisiti, il bonus si richiede nella dichiarazione dei redditi.
Vuoi di più? Estendi il tuo mondo digitale con la nostra app – scaricala subito!