Wassily Kandinsky
Wassily Kandinsky, Zig-zag bianchi, 1922 olio su tela, cm 92x125, inv.1686 Ca Pesaro Galleria Internazionale d'arte Moderna, acquisto alla Biennale 1950 - foto via Ufficio stampa

Kandinsky e l’Italia: al MA*GA un viaggio nell’origine dell’astrattismo europeo

130 opere esposte per esplorare l’astrattismo europeo e la scena artistica del Novecento
A cura di Letizia Rogolino
Articolo pubblicato il:
5 Dicembre 2025

Dal 30 novembre 2025 al 12 aprile 2026 il museo MA*GA di Gallarate (VA) ospita Kandinsky e l’Italia, una grande mostra che indaga il rapporto tra l’opera del maestro russo e lo sviluppo dell’astrattismo europeo e italiano tra anni Trenta e Cinquanta. Il progetto, ideato e realizzato dal MAGA insieme alla Fondazione Musei Civici di Venezia, rappresenta uno dei capitoli più significativi del programma culturale che accompagna l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026.

Curata da Elisabetta Barisoni (Fondazione Musei Civici di Venezia, Ca’ Pesaro) e Emma Zanella (direttrice del MA*GA), l’esposizione gode del sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Gallarate e di Regione Lombardia ed è inserita nel palinsesto dell’Olimpiade Culturale. La mostra rientra anche nel progetto Varese Cultura 2030, dedicato allo sviluppo sostenibile e alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.

130 opere per raccontare la nascita dell’astrazione

Osvaldo Licini
Osvaldo Licini, Angeli missili + Luna, 1956-57, olio e collage su carta intelaiata, Collezione privata, Milano © OSVALDO LICINI, by SIAE

Kandinsky e l’Italia riunisce 130 opere, tra cui 20 capolavori del maestro russo provenienti da Ca’ Pesaro, dal MA*GA e da importanti collezioni pubbliche e private. L’obiettivo è offrire uno sguardo completo sulla nascita del linguaggio astratto, sulle sue radici europee e sulla sua evoluzione in Italia, fino alle influenze ancora riconoscibili nell’arte contemporanea.

L’esposizione si propone come un percorso critico e storico che permette di leggere l’astrazione come un linguaggio vivo, capace di emergere dalle avanguardie storiche e di trasformarsi nel corso del Novecento, sempre fedele alla dimensione spirituale che Kandinsky considerava il vero cuore dell’esperienza artistica.

La visione delle curatrici

Elaborare questo progetto – spiega Elisabetta Barisonisignifica creare un dialogo tra le collezioni civiche veneziane e quelle del MA*GA, un confronto attraverso l’intero Novecento che invita a riflettere sull’impatto rivoluzionario delle avanguardie e in particolare dell’astrattismo inaugurato da Kandinsky”.

Per Emma Zanella, la mostra è anche una sfida istituzionale: “Una grande opportunità di collaborazione tra due musei dedicati alle arti contemporanee, che hanno condiviso collezioni e competenze. Il percorso permette di approfondire le principali correnti astratte e concretiste, da Kandinsky a Klee, Arp, Calder, Mirò, fino agli artisti italiani del secondo dopoguerra”.

Sezione I - Kandinsky e il Bauhaus: l’astrazione come scrittura dello spirito

La prima parte della mostra ricostruisce il clima culturale europeo tra anni Venti e Trenta, quando Kandinsky, impegnato nelle celebri lezioni al Bauhaus, definisce un sistema in cui colore, linea e forma diventano strumenti per rappresentare l’interiorità. In questo contesto si inserisce l’importante nucleo di opere di Paul Klee, compagno di ricerca e insegnamento, esposte dal periodo simbolista iniziale fino alle composizioni geometriche degli anni di Dessau. Accanto a lui, le opere di Jean Arp, Joan Miró, Alexander Calder e Antoni Tàpies ampliano l’orizzonte dell’astrazione europea, rivelando come il superamento del reale fosse un’esigenza diffusa e condivisa.

Sezione II - Kandinsky e il dialogo con l’Italia

"Kandinsky e l'Italia"; Gallarate
"Kandinsky e l'Italia"; Gallarate (VA), Museo MA*GA; immagini di allestimento - foto via Museo
MA*GA

Il cuore della mostra si concentra sulla ricezione italiana del maestro russo, a partire dalla fondamentale personale del 1934 alla Galleria del Milione di Milano, evento che segnò un punto di svolta per l’arte non figurativa in Italia. Intorno a quella mostra si forma una nuova generazione di artisti che vede in Kandinsky una guida verso la libertà formale: Lucio Fontana, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Manlio Rho, Enrico Prampolini, Atanasio Soldati, Luigi Veronesi. Le loro opere testimoniano la nascita di un linguaggio capace di emanciparsi dal naturalismo e di inaugurare una via autonoma all’astrazione.

Sezione III - Il secondo Dopoguerra: l’eredità di Kandinsky in Italia

La terza sezione documenta come il pensiero di Kandinsky abbia continuato a influenzare il panorama italiano nel secondo dopoguerra. Mostre come Arte astratta e concreta (Milano, 1947) e Arte Astratta in Italia (Roma, 1948), insieme alle esperienze dei gruppi Forma, MAC e Origine, furono fondamentali per avvicinare i giovani artisti alle poetiche spirituali e formali del maestro.

Tra quelli che rielaborarono la sua eredità si trovano protagonisti dell’arte italiana e internazionale: Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Piero Dorazio, Roberto Sebastián Matta, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Emilio Vedova. Il loro lavoro rappresenta la linea di passaggio verso l’Informale e l’Espressionismo astratto. Tutte le opere e i saggi dei vari studiosi - Elisabetta Barisoni, Emma Zanella, Luigi Cavadini, Lorena Giuranna, Marco Meneguzzo, Sofia Pittaccio, Luigi Sansone, Francesco Tedeschi e Alessandro Castiglioni - sono raccolti nel catalogo bilingue italiano-inglese pubblicato da Dario Cimorelli Editore.

La mostra è sostenuta dal Patto per le Arti con Missoni e Ricola come Main Partner, e numerosi altri partner istituzionali e aziendali. Sky Arte è Media Partner dell’iniziativa. Un ruolo particolare è affidato a Ricola, che conferma il proprio impegno nei confronti della cultura offrendo l’ingresso gratuito ai primi 50 visitatori che si prenoteranno per i pomeriggi del primo venerdì del mese (5 dicembre, 2 gennaio, 6 febbraio, 6 marzo, 3 aprile). Durante queste giornate, dalle 15 in poi, sarà possibile degustare gratuitamente le tisane Ricola presso la caffetteria del Museo.

Orari e Biglietti Mostra

Orari:
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 10.00 - 19.00
sabato e domenica: 11.00 - 19.00
Aperture straordinarie: 8, 24, 26 e 31 dicembre; 6 gennaio; 5 e 6 aprile.

Biglietti:
open: € 16,00
intero: € 14,00
ridotto: € 12,00 (Under 26 anni; Over 70 anni; categorie convenzionate)
ridotto speciale: € 10,00 (under 18 anni; residenti a Gallarate; categorie convenzionate)
ridotto carta giovani nazionale € 8,00
ridotto gruppi da 15 a 25 persone: € 12,00
Ridotto per gruppi scuole da 15 a 25 persone: € 10,00

Gratuito: under 14 anni; persone con disabilità e accompagnatore; soci ICOM; AMICI del MA*GA; Soci AMACI; abbonamento Musei Lombardia Valle d’Aosta; giornalisti accreditati con tesserino in corso di validità; possessori ticket omaggio cartaceo MA*GA; 1 insegnante ogni 10 alunni; guide turistiche abilitate.

Visite guidate:
ogni sabato e domenica alle 16.30
Tariffa unica: € 20,00 (25 posti disponibili)

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Letizia Rogolino
Redattrice

Giornalista e copywriter, appassionata di cinema, serie TV e viaggi. Cinefila incallita e anima vagabonda, amo perdermi tra i road movie, il mare e le atmosfere degli anni '80. I dolci sono il mio comfort food, guidare mi rilassa, correre all’aria aperta mi rigenera. E quando posso, suono il banjo. Racconto storie, luoghi ed emozioni con la stessa curiosità con cui esploro il mondo.

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