Dupe destinations: ecco le mete sosia che costano la metà
Dal Colosseo poco conosciuto alla copia di Venezia meno caotica: ecco alcune mete "fotocopia" e più economiche di quelle reali

Copenaghen premia le buone azioni con il turismo con DestinationPay. A Copenaghen, infatti, il turismo entra in una nuova fase: non più solo visite, spostamenti e consumo, ma un contributo concreto alla città che si visita. Con il lancio ufficiale di DestinationPay, presentato sul palco principale del Forum Europeo del Turismo, la capitale danese invita il mondo a ripensare il modo stesso in cui si viaggia.
Il progetto nasce dall’evoluzione di CopenPay, l’iniziativa che negli ultimi due anni ha trasformato migliaia di viaggiatori in “volonturisti”, premiandoli per azioni che generano benefici ambientali e sociali. Oggi quel modello diventa una piattaforma globale, aperta a tutte le destinazioni che desiderano adottare un approccio più sostenibile e partecipativo. E diverse città hanno già risposto all’appello.
DestinationPay propone un concetto semplice ma rivoluzionario: essere turisti rispettosi e attivi conviene. Raccolta dei rifiuti lungo i canali, spostamenti in bicicletta, visite culturali raggiunte senza auto, attività di supporto agli enti locali: ogni gesto sostenibile può essere convertito in ingressi gratuiti o agevolati a musei, attrazioni e iniziative culturali.
Il sistema si basa sul successo di CopenPay, creato da Wonderful Copenhagen, l’ente del turismo della città. Secondo i dati diffusi, l’iniziativa ha coinvolto oltre 30.000 partecipanti, con più di 100 partner locali tra hotel, musei e ristoranti. I risultati sono tangibili: il noleggio di biciclette è aumentato del 59%, mentre 7 turisti su 10 dichiarano di aver cambiato abitudini anche una volta tornati a casa.
Per Søren Tegen Petersen, CEO di Wonderful Copenhagen, l’espansione del progetto era inevitabile: “I turisti non vogliono più solo vedere una città, vogliono farne parte. DestinationPay è il modo in cui portiamo questa mentalità nel mondo”.

DestinationPay non è una semplice campagna di comunicazione, ma un invito aperto rivolto a città, regioni ed enti turistici internazionali. L’obiettivo è ambizioso: se anche solo una parte dei visitatori adottasse comportamenti più sostenibili, l’impatto globale sarebbe enorme.
Per questo a febbraio è in programma un webinar gratuito dedicato alle destinazioni interessate, con la condivisione di strumenti, dati e linee guida sviluppate negli ultimi due anni. Wonderful Copenhagen ha infatti messo a punto un vero e proprio manuale operativo per aiutare ogni città a creare la propria versione del programma.
Il mondo del turismo guarda con crescente interesse a questa trasformazione. Non a caso, dal lancio di CopenPay oltre 100 destinazioni hanno contattato Copenaghen per capire come implementare il modello. Berlino è stata la prima a rispondere concretamente, lanciando BerlinPay, che debutterà ufficialmente la prossima estate. Sabine Wendt, CEO coinvolta nel progetto, spiega: “Il cambiamento funziona quando le persone possono viverlo attivamente. A Berlino stiamo lavorando a un modello adattato alla nostra città, insieme ai partner del settore turistico”.
Anche la Normandia si muove nella stessa direzione. La regione francese gestisce già un Low-Carbon Rate, uno sconto del 10% per i visitatori che arrivano con mezzi a basse emissioni. Secondo Michael Dodds, direttore dell’Ufficio Turistico della Normandia: “Siamo ispirati da CopenPay. Le potenzialità di applicare questo approccio su scala internazionale sono enormi”.
Con i flussi turistici mondiali che, secondo le previsioni, raggiungeranno 1,8 miliardi di arrivi entro il 2030, la necessità di nuovi modelli è evidente. DestinationPay propone un cambio di paradigma: dal turismo di consumo al turismo di contributo. A sostenerlo è anche la Commissione Europea. Apostolos Tzitzikostas, Commissario UE per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, commenta: “CopenPay incarna la nostra visione: innovazione e sostenibilità insieme. DestinationPay può ispirare molte altre destinazioni”.
I dati confermano che il pubblico è pronto: secondo uno studio di Booking.com, 7 persone su 10 desiderano lasciare un luogo migliore di come l’hanno trovato.

La credibilità del progetto è rafforzata dal profilo della città che lo ospita. Copenaghen è stata classificata nel 2025 come la città più vivibile al mondo da The Economist ed è in cima all’Indice delle Città Felici. La capitale danese è un simbolo mondiale di sostenibilità urbana:
Non sorprende che una città con un’impronta così green sia all’avanguardia nel ripensare il futuro del turismo.
DestinationPay trasforma il visitatore in un alleato della comunità e dell’ambiente. Non si tratta solo di vivere esperienze autentiche, ma di generare valore condiviso, contribuendo alla qualità della vita nei luoghi visitati. Se il progetto riuscirà a espandersi come previsto, il turismo potrebbe vivere una delle sue più grandi rivoluzioni: un modello in cui i comportamenti sostenibili non sono un sacrificio, ma una ricompensa.
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