Palazzi a Roma. Con la riforma del condominio c'è la questione dei morosi
Con la riforma del condominio c'è la questione dei morosi. Shutterstock by Only Fabrizio

Riforma condominio, per i morosi pagano tutti. Quando entra in vigore?

Si parla molto del ddl sulla riforma del condominio, specie per la questione dei morosi: facciamo chiarezza
A cura di Alessandro Cipolla
Articolo pubblicato il:
19 Dicembre 2025

Riforma condominio morosi, veramente adesso pagheranno tutti? Tutto ruota attorno al ddl 2692 approdato in data 16 dicembre alla Camera e ancora non assegnato. Si tratta di un disegno di legge che verte su "modifiche al codice civile e alle disposizioni per la sua attuazione in materia di disciplina delle parti comuni del condominio, nomina e attribuzioni dell'amministratore e del revisore condominiale e attribuzioni dell'assemblea, nonché istituzione dell'elenco nazionale degli amministratori di condominio e dei revisori contabili condominiali". Il ddl è stato presentato da Elisabetta Gardini e altri 9 deputati - tutti di Fratelli d'Italia -, con il testo composto da 17 articoli che è slegato alla legge di Bilancio 2026 attualmente in discussione in Parlamento e che sarà approvata entro la fine dell'anno.

Precisazioni dovute visto che la riforma del condominio ipotizzata dal partito della premier Giorgia Meloni sta suscitando un vespaio di polemiche e, come spesso avviene in questi casi, c'è il rischio che la strumentazione politica - da ambo le parti - finisca per confondere i cittadini su quella che è la realtà dei fatti. Il disegno di legge è una proposta di testo normativo e, a differenza per esempio del decreto legge emanato dal Consiglio dei ministri che deve essere solo convertito in legge dal Parmanento entro 60 giorni, deve affrontare un lungo iter parlamentare.

Insomma, questo ddl sulla riforma del condominio nei prossimi mesi potrà essere approvato così com'è, modificato anche in maniera sostanziale oppure cestinato. Detto questo, vediamo nel dettaglio perché presto per i morosi in un condominio potrebbero pagare tutti gli altri condomini, dando uno sguardo anche alle effettive possibilità che il testo possa diventare una legge a tutti gli effetti.

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Riforma condominio morosi: cosa cambia?

Un condominio di un palazzo moderno in Italia
Un condominio di un palazzo moderno in Italia. Shutterstock by Stock story

La volomtà dei deputati di Fratelli d'Italia con questo ddl è quello di modernizzare la disciplina che regola i condomini dopo l'ultima riforma del 2012. Tra i 17 articoli che compongono il disegno di legge partiamo dall'aspetto più controverso: la questione dei morosi nei condomini. Ecco cosa recita l'articolo 7 del ddl.

Creditori possono agire sulle somme disponibili sul conto corrente condominiale per l’intero credito vantato e, in via sussidiaria, sui beni dei condomini nella misura della morosità di ciascuno. Per il residuo debito, dopo l’infruttuosa escussione dei morosi, i creditori possono agire nei confronti dei condomini in regola con i pagamenti, i quali rispondono in proporzione alla quota di partecipazione alla spesa e hanno azione di regresso contro i morosi per quanto ancora dovuto da ciascuno di essi.

Al giorno d'oggi fornitori o imprese che hanno eseguito lavori per conto del condominio possano rivalersi innanzitutto contro i morosi identificati dall’amministratore e, solo in seconda battuta, verso gli altri condomini. L'articolo 7 invece prevede chei creditori potranno agire direttamente sulle somme disponibili nel conto corrente condominiale per soddisfare interamente il loro credito, indipendentemente da chi siano i morosi. Saranno poi i condomini in regola a potersi rivalere successivamente sui morosi.

Oltre a questa norma sui morosi, la riforma prevede tra le altre cose lo stop ai pagamenti in contanti con tutte le quote che dovranno transitare su un conto corrente condominiale specifico, la laurea anche triennale in materie economiche, giuridiche o tecniche, necessaria per gli amministratori e la nomina obbligatoria di un revisore dei conti con incarico biennale negli stabili con più di 20 condomini.

Quando entrerà in vigore la riforma del condominio

Un quartiere di Napali con palazzi residenziali
Un quartiere di Napali con palazzi residenziali. Shutterstock by Adwo

In questo scenario una domanda sorge spontanea: quando entrerà in vigore la riforma del condominio? Per quanto può interessare un mero parere personale, la risposta per chi vi scrive appare scontata: mai. O meglio: l'articolo riguardante i morosi difficilmente vedrà la luce, mentre il resto del testo con alcune modifiche alla fine potrebbe essere licenziato durante questa legislatura, ma anche qui sono molte le perplessità. Come è montata la polemica, subito Matteo Salvini si è detto contrario al testo "no a nuova burocrazia", con la maggioranza che di conseguenza non appare compatta sul ddl presentato da FdI.

In un clima di campagna elettorale permanente - la premier e gli altri leader del centrodestra hanno uno sguardo perenne sui sondaggi - e con i vari partiti della maggioranza ben attenti a non scoprire il fianco agli alleati, come stiamo vedendo per le pensioni difficilmente il governo andrà avanti se avrà la percezione di un generale malcontento popolare. Una vecchia regola della politica poi recita che in Italia non devi toccare la casa se non vuoi perdere valanghe di voti. La riforma del condominio sui morosi tecnicamente potrebbe essere approvata entro la fine di questa legislatura - ovvero il 2027 -, ma difficilmente sopravviverà alle prossime settimane.

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Alessandro Cipolla
Redattore

Marchigiano di nascita e romano d'adozione, giornalista pubblicista e laureato al D.A.M.S., ama scrivere e raccontare tutto ciò che lo circonda, ma non chiedetegli di prendere l'aereo...

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