Genova svela il suo lato più autentico e creativo attraverso “Genova al femminile”, il nuovo progetto di Unexpected Italy, la startup travel tech fondata da Elisabetta Faggiana e Savio Losito. L’iniziativa propone itinerari alla scoperta di dieci donne che, con talento, passione e visione, mantengono viva l’anima della città, trasformando tradizione e artigianato in esperienze uniche per cittadini e turisti.

Un viaggio attraverso la città più inaspettata

Il percorso si sviluppa tra locali storici, botteghe, laboratori artistici e strutture ricettive, restituendo una Genova lontana dall’omologazione turistica e capace di sorprendere chi la attraversa con curiosità. Il progetto nasce dal Manifesto dell’Ospitalità Etica, firmato da oltre 500 host in tutta Italia, che unisce ristoratori, albergatori, artigiani e produttori che scelgono qualità, responsabilità e rispetto dei territori.

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La Genova dei sapori e dell'ospitalità

Il viaggio inizia tra i vicoli di via Prè, dove Giorgia Losi, a 27 anni, ha trasformato un locale abbandonato nella storica Trattoria dell’Acciughetta, simbolo della cucina genovese. Poco distante, in Piazza delle Vigne, Laura Sailis apre le porte dell’Hotel Palazzo Grillo e del Residence Le Nuvole, unendo ospitalità e valorizzazione del patrimonio storico della città.

Tra le eccellenze gastronomiche e sociali spicca Martina Francesconi, con il laboratorio Gelatina in via Garibaldi 20, dove gelateria artigianale, caffetteria e libreria gastronomica si fondono con progetti di inclusione per giovani diversamente abili. Nel campo dei profumi, Caterina Roncati dell’atelier La Strega del Castello trasforma fragranze in racconti sensoriali, continuando la tradizione di famiglia iniziata dalle sorelle Giovanna ed Emanuela.

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Arte e artigianato

L’arte e l’artigianato trovano spazio nello Studio Bira di Emanuela Biraghi, che trasforma la ceramica in poesia e spiritualità, e nel laboratorio di Martina Geroni, architetta e ceramista che riscopre la manualità attraverso materie naturali e progetti internazionali. La cultura museale a Genova è donna: Raffaella Besta, responsabile del Polo Musei di Arte Antica, coordina i Musei di Strada Nuova, custodendo capolavori di Veronese, Caravaggio, Rubens e persino il violino di Paganini.

Il progetto include anche I Canovacci, in via dei Macelli 60, dove le sorelle Federica, Alessandra e Paola ribaltano i ruoli tradizionali tra cucina e accoglienza, e il laboratorio tessile Le Tele di Luisa Mongiardino, che reinterpreta la tradizione genovese tra memoria, artigianato e sostenibilità. Infine, in Via di Scurreria, il laboratorio orafo di Elisabetta Comotto prosegue con eleganza la storica tradizione di Carlo Sforza, creando gioielli che dialogano tra storia e contemporaneità.

“Genova al femminile” è un itinerario che unisce storia, creatività, gusto e artigianato, restituendo al capoluogo ligure un volto autentico e vivace, raccontato dalle donne che ne custodiscono e reinventano l’anima. Il progetto di Unexpected Italy è disponibile sulla piattaforma dedicata, dove visitatori e cittadini possono pianificare esperienze immersive tra le vie della città e le sue eccellenze.

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