Il turismo del futuro è rigenerativo: al convegno ENIT focus su benessere, lentezza e sostenibilità
Cresce il focus su turismo lento, sostenibilità e spiritualità

Le stime di fine 2025 sono nette per il turismo natalizio in Italia: il periodo delle festività, che va da Natale all’Epifania, muove infatti oltre 7 miliardi di euro di giro d’affari per il settore, secondo l’indagine di Cna Turismo e Commercio. Il dato, che è stato diffuso alla vigilia delle feste, conferma l’importanza economica del turismo stagionale e la sua capacità di innescare ricadute sull’intero comparto ricettivo, commerciale e degli eventi.

Nel dettaglio, saranno più di 5 milioni le persone che trascorreranno almeno una notte fuori casa in una struttura ricettiva (alberghiera o extra-alberghiera): di queste, 3,7 milioni sono italiani e 1,3 milioni stranieri. A queste presenze si aggiungono oltre 20 milioni di spostamenti brevi o gite di un giorno - spostamenti che generano consumi diffusi in ristorazione, trasporti, fiere ed eventi locali.
Per quanto riguarda i mercati d’origine, i visitatori stranieri provengono prevalentemente dall’Europa (in particolare Francia, Germania, Spagna, Regno Unito) mentre tra gli extra-europei si segnalano Stati Uniti, Canada e Cina: un quadro che riflette sia la tradizionale attrattività culturale italiana sia i flussi turistici globali ripresi dopo gli anni di incertezza.
Le destinazioni preferite rimangono le città e i borghi d’arte, seguiti dalle località di montagna: mercatini, presepi, percorsi enogastronomici e itinerari culturali confermano il loro ruolo di traino. Al contempo, cresce con forza la domanda di attività esperienziali, dalla partecipazione a laboratori artigianali locali alle esperienze enogastronomiche e rurali, segnale di una domanda che cerca autenticità e coinvolgimento diretto con il territorio.

Cosa cambia per gli operatori? Per le strutture ricettive e le imprese locali il periodo natalizio resta un’occasione chiave: ottimizzare l’offerta (pacchetti esperienziali, collaborazioni con produttori locali, promozione dei servizi per famiglie) può aumentare il valore medio della spesa per turista. Anche la cura della comunicazione multilingue e l’attenzione a servizi digitali (prenotazioni immediate, informazioni su eventi e mobilità) sono critiche per convertire l’interesse in prenotazioni, soprattutto per i visitatori internazionali.
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Dal punto di vista delle politiche locali, le amministrazioni continuano a investire in luci, mercatini e eventi (con impatti anche sui bilanci comunali), mentre associazioni di categoria sottolineano la necessità di sostenere le microimprese artigiane che oggi rappresentano uno dei motori della domanda esperienziale.
A conti fatti, questo Natale 2025 conferma quindi il valore economico e sociale del turismo festivo in Italia - una finestra breve ma ad altissimo impatto. Per territori e operatori la sfida è trasformare la domanda stagionale in percorsi di fidelizzazione più lunghi, puntando su qualità dell’offerta, sostenibilità e autenticità delle esperienze.
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