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I nostri antenati mangiavano per sopravvivere. Il cibo per loro era una necessità e la fame un istinto che non sempre avevano modo di placare quando gli si presentava. Si mangiava quando si poteva, quando il buon esito di un raccolto, della caccia o della pesca lo consentivano. Le cose sono decisamente cambiate, tanto che oggi l’atto del mangiare costituisce un’esperienza sensoriale completa. Quando ci nutriamo, infatti, vista, tatto, gusto, udito e olfatto vengono coinvolti nel processo di percezione di quello che stiamo assumendo ed è una pratica che, spesso, ci rende felici e appagati. Ma c’è un momento in cui il cibo, da qualcosa di necessario è diventato altro? Ne parliamo nel podcast dedicato. Si è trattato di un processo lungo e complesso, che va ricercato nei mutamenti sociali, economici e culturali che hanno avuto luogo nella storia. Così hanno preso forma quelle che ora rappresentano le basi cucina gourmet e del fine dining, come ci spiega in una video-intervista Andrea Pasqualucci, Executive Chef del ristorante stellato MOMA di Roma.