Diane Keaton
Diane Keaton - Foto via Wikimedia Commons/Ruven Afanador

Addio a Diane Keaton: 5 film imperdibili con l'antidiva di Hollywood

Dalla brillante Annie Hall ai ruoli più intensi e malinconici, un viaggio tra le interpretazioni che l'hanno reso immortale l
A cura di Letizia Rogolino
Articolo pubblicato il:
12 Ottobre 2025

Si è spenta l'11 ottobre 2025 Diane Keaton. È avvenuto in California e ha lasciato tutti a bocca aperta. Aveva 79 anni e le cause al momento ufficiali, parlano di un drastico e repentino crollo nell’ultimo periodo, di cui solo i familiari più stretti erano a conoscenza.

Icona di stile e musa del cinema d’autore, Diane Keaton è stata molto più di un’attrice. Con la sua eleganza ironica e la capacità di rendere autentico ogni personaggio, ha segnato la storia del grande schermo dagli anni Settanta in poi, collaborando con registi come Woody Allen, Francis Ford Coppola e Nancy Meyers. Dopo gli esordi a teatro, debuttò sul grande schermo nel 1970 e da quel momento partì la sua ascesa.

La consacrazione definitiva giunse però grazie alla solida collaborazione artistica (e personale) con Woody Allen. Film che le valsero l’Oscar e numerosi altri premi. Negli anni successivi poi, si dedicò a ruoli che le permisero di emanciparsi dall’etichetta di musa alleniana, imponendosi come interprete totalmente eclettica.

Oggi, nel ricordarla, celebriamo il suo talento attraverso cinque film imperdibili che raccontano la sua carriera, la sua forza espressiva e il suo inconfondibile fascino fuori dagli schemi.

Il Padrino (1972, di Francis Ford Coppola)

Si tratta di un dramma ambientato nella New York del 1945 e interpretato da Marlon Brando, Al Pacino, Diane Keaton, James Caan e Robert Duvall. Il film racconta l’ascesa e il potere della famiglia mafiosa Corleone, guidata dal patriarca Don Vito (Brando), il cui impero criminale si fonda su violenza, favori e fedeltà.

Quando rifiuta di sostenere un nuovo traffico di droga, scoppia una sanguinosa guerra tra clan. Dopo l’attentato al padre, Michael (Pacino), inizialmente estraneo agli affari di famiglia, prende in mano la situazione, vendica i nemici e, alla fine, diventa il nuovo padrino.

Io e Annie (1977, di Woody Allen)

Alvy Singer, comico newyorkese di origini ebree, incontra per caso Annie Hall, una ragazza vivace e un po’ stravagante proveniente da una famiglia benestante del Midwest. Reduce da due matrimoni falliti, Alvy affronta la nuova relazione con timore, mentre Annie, pur attratta da lui, mantiene una certa distanza.

Tra momenti di passione, scoperte reciproche e fragilità condivise, la loro storia segue il corso naturale di un amore che si consuma lentamente. Quando l’entusiasmo iniziale svanisce, le differenze emergono e Annie decide di lasciare New York per trasferirsi a Los Angeles, alla ricerca di nuove opportunità.

Diane Keaton, Woody Allen, Jerry Lacy
Diane Keaton, Woody Allen, Jerry Lacy - Foto via Wikimedia Commons/Leo Stern

La stanza di Marvin (1996, di Jerry Zaks)

Lee vive in Ohio ed è stata abbandonata dal marito. Suo figlio Hank, afflitto da disturbi psichici e risentito verso la madre per la separazione dei genitori, incendia la casa e viene internato in manicomio. Un giorno Lee riceve una chiamata dalla Florida: la sorella Bessie, che non vede da oltre vent’anni, è malata di leucemia e ha bisogno di un trapianto di midollo compatibile.

Rimasta nubile per accudire il padre morente e la zia Ruth, Bessie accoglie Lee e Hank. Il loro incontro riapre vecchie ferite, ma anche la possibilità di comprendersi e ritrovare un legame sincero di fronte alla malattia e alla perdita.

Un amore speciale (1999, di Garry Marshall)

Carla, una giovane con disabilità mentale, torna a casa accolta con affetto dai genitori, Elizabeth e Radcliff, e dalle due sorelle: una prossima al matrimonio e l’altra omosessuale. Cresciuta in un ambiente borghese, Carla desidera conquistare la propria indipendenza e convince i genitori a lasciarla vivere da sola.

Lì conosce Daniel, un ragazzo con difficoltà simili, e tra i due nasce un legame sincero. Dopo un litigio pubblico durante una festa, sembrano allontanarsi, ma il giorno del matrimonio della sorella Daniel irrompe in chiesa, prende Carla per mano e i due si sposano, tra la gioia generale, pronti a iniziare la loro nuova vita insieme.

Tutto può succedere (2003, di Nancy Meyers)

Il film racconta la storia di Harry Sanborn (Jack Nicholson), un affascinante sessantenne che frequenta solo donne molto più giovani. Quando trascorre un weekend al mare con Marin (Amanda Peet), la sua nuova fiamma, si ritrova inaspettatamente nella stessa casa con la madre di lei, Erica (Diane Keaton), una scrittrice brillante e indipendente.

Tra i due nasce subito un’antipatia, ma un improvviso infarto costringe Harry a restare da Erica per la convalescenza. La convivenza forzata fa nascere sentimenti inaspettati, complicati dall’interesse del giovane dottor Julien Mercer (Keanu Reeves) e da una serie di imprevisti che rendono il finale sorprendente.

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Letizia Rogolino
Redattrice

Giornalista e copywriter, appassionata di cinema, serie TV e viaggi. Cinefila incallita e anima vagabonda, amo perdermi tra i road movie, il mare e le atmosfere degli anni '80. I dolci sono il mio comfort food, guidare mi rilassa, correre all’aria aperta mi rigenera. E quando posso, suono il banjo. Racconto storie, luoghi ed emozioni con la stessa curiosità con cui esploro il mondo.

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