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È possibile che i più conoscano il Castello di Bracciano – per essere più precisi, il Castello Orsini-Odescalchi – più per il suo status di venue privilegiata per matrimoni ad altissimo coefficiente di glamour che non per la sua storia. Basti pensare, andando un po' indietro nel tempo, a quello tra Tyrone Power e Linda Christian o, volendo attenerci ad anni più recenti, a Tom Cruise e Katie Holmes o Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker. Ciò che non tutti sanno è che il maniero è noto anche per avvenimenti accaduti nel corso del medioevo che, con il tempo, hanno visto amplificata la sua allure leggendaria. Tanto che oggi è difficile parlare del Castello di Bracciano senza fare riferimento alla sua leggenda. Ma procediamo per gradi.
Il Castello di Bracciano sorge sul bordo occidentale del grande lago omonimo, nel cuore del borgo di Bracciano. Si trova a poco più di un’ora da Roma e Viterbo e a 45 minuti da Civitavecchia. Caratteristico anche per essere quasi del tutto avvolto da piante rampicanti, a conferirgli un aspetto più colorato e suggestivo, il castello è composto da poderosi torrioni circolari che lo rendono ancora più imponente. È il monumento simbolo del paese e uno dei castelli meglio conservati – oltre che tra i più celebri – del Lazio e d’Italia.
Edificato nel XV secolo dalla famiglia Orsini, nel luogo dove in passato vi erano i resti di una rocca medievale. Il Castello di Bracciano conserva al suo interno splendidi affreschi e mobili d’epoca e, per questo, è considerato una tra le dimore storiche fortificate più eleganti d’Italia. A fargli da cornice il suggestivo borgo di Bracciano che si estende intorno al maniero creando un ambiente affascinante e, allo stesso tempo, romantico.
Agli Orsini, poi, subentrarono gli Odescalchi, che accrebbero il loro potere e prestigio quando uno dei membri salì al soglio pontificio con il nome di Innocenzo XI. Nel 1470 iniziarono i primi lavori per l’ampliamento del castello, in cui partecipò anche il famoso Leonardo De’ Medici. Furono eseguiti per volontà di Napoleone Orsini e continuarono, fino alla conclusione, dal figlio Gentil Virginio Orsini nel 1485. Nel corso degli anni il castello subì non poche modifiche dal progetto iniziale ideato da Francesco di Giorgio Martini.
La visita al Castello di Bracciano inizia attraversando un arco seicentesco progettato da Jacopo del Duca per Paolo Giordano Orsini. Il primo ambiente è il granaio, un tempo scuderia e deposito, testimonianza del ruolo centrale del castello nella vita economica del feudo. Si prosegue verso l’armeria, che introduce agli ambienti del corpo di guardia. Nella torre nord si trova la Sala Papalina, celebre per aver ospitato papa Sisto IV nel 1481 e decorata dai fratelli Zuccari. La Sala Umberto I, con soffitto a cassettoni attribuito alla scuola di Antoniazzo Romano, conserva mobili del XVI secolo.
La Sala del Trittico ospita una pala d’altare e due ante d’organo raffiguranti un’annunciazione. Nella Sala del Pisanello, affreschi ispirati alla scuola omonima accompagnano ritratti fiamminghi e una collezione di ceramiche italiane. Si arriva poi alla Sala dei Cesari, con un grande affresco raffigurante episodi della vita di Gentil Virginio Orsini. Chiudono il percorso la Sala Orsini, con ritratti e stemmi, e la Sala Rossa, decorata con arazzi e opere della collezione Odescalchi.
Una delle stanze più enigmatiche del Castello Orsini-Odescalchi di Bracciano è proprio la Sala Rossa, nota anche come la Stanza di Isabella, intitolata a Isabella De’ Medici, moglie del potente Paolo Giordano Orsini. Il loro matrimonio, celebrato quando lei aveva solo quattordici anni, fu combinato per motivi politici dal fratello di Isabella, signore di Firenze. La relazione tra i due fu tormentata e alimentò numerose leggende. Secondo una delle versioni più celebri, Isabella si innamorò del cugino del marito, Troilo Orsini, e fu da quest’ultimo ricambiata. La loro relazione, però, fu scoperta: Paolo, travestito da confessore, ascoltò la confessione della moglie e la uccise nella stessa notte. Una seconda versione, ben più oscura, narra che Isabella fosse una seduttrice spietata che faceva cadere i suoi amanti in un pozzo di calce viva attraverso una botola nascosta nella stanza.
Esiste, però, anche una versione molto diversa e più sobria della leggenda legata al Castello di Bracciano. Secondo una seconda variante, infatti, Isabella sarebbe stata in realtà una donna colta, gentile e profondamente innamorata del marito, in un’unione basata sul rispetto reciproco, lontana dai racconti sensazionalistici. Tuttavia, è la leggenda a sopravvivere più forte: si dice che il suo fantasma, in abiti del Cinquecento, si aggiri ancora per il castello nelle notti di tempesta, soprattutto nei luoghi dove avvennero i presunti incontri amorosi. Alcuni credono che la sua anima inquieta lanci maledizioni contro le coppie che scelgono di sposarsi nel castello, come testimoniato da litigi scoppiati improvvisamente durante cerimonie nuziali. Che si tratti di realtà o mito, la figura di Isabella De’ Medici continua ad alimentare il fascino misterioso di uno dei castelli più affascinanti d’Italia.
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