Montereggio in Toscana è conosciuta come il paese dei libri
Montereggio in Toscana è conosciuta come il paese dei libri. Shutterstock by ArtPhoto21

Cosa vedere a Montereggio, il paese dei librai

Da secoli il borgo di Montereggio è noto come il paese dei librai ed è famoso per l'annuale Festa del libro
A cura di Alessandro Cipolla
Articolo pubblicato il:
8 Novembre 2025

Montereggio è uno di quei luoghi che sembrano essere fuori dal tempo, come se fosse immune dalle frenesie dei nostri giorni. Siamo nella Lunigiana e, più precisamente, in quella parte settentrionale della Toscana che confina con la Liguria e la provincia di La Spezia. Una zona verdeggiante e che alterna le montagne alle colline, intramezzate da tratti pianeggianti dove scorre il fiume Magra. Oltre alle meraviglie naturali e paesaggistiche, la Lunigiana è costellata da meravigliosi castelli e borghi medioevali: la zona era strategica visto che attraversata dalla via Francigena, diventando così un importante snodo viario e di intreccio di culture. In questo scenario ecco che come dal nulla emerge un lembo di case tra il verde che più verde non si può: Montereggio.

Si tratta di una frazione di Mulazzo da cui dista una decina di chilometri. Questo antico borgo si trova su un colle a quota 650 metri di altitudine, ma in antichità traeva grande giovamento dal sottostante torrente Mangiola, un affluente del fiume Magra. Immerso nei boschi e nella natura circostante, al giorno d'oggi vivono una cinquantina di persone a Montereggio, ma guai a pensare che si tratti di un paese in decadenza destinato a diventare una sorta di borgo fantasma. Montereggio nonostante la sua aurea ovattata nella bambagia della Lunigiana, è un luogo molto attivo che deve la sua fama all'annuale Festa del Libro che si tiene ogni estate. Del resto stiamo parlando di un luogo rinominato come il paese dei librai, con quest'appellativo che non è affatto casuale.

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Montereggio, il paese dei librai

Panorama della Lunigiana
Panorama della Lunigiana. Shutterstock by Sarah2

Anche se le sue dimensioni sono state da sempre ridotte vista la sua particolare posizione, la fama di Montereggio come importante borgo fortificato nel Medioevo si può dedurre dalla sua raffigurazione nella Galleria delle Carte Geografiche dei Musei Vaticani. Molto importante era la sua torre d'avvistamento, strategica per Marchesi Malaspina - i signori all'epoca della Lunigiana - perché controllava la strada che collegava la via Francigena e la costa ligure, uno snodo viario all'epoca molto percorso e importante sia dal punto di vista commerciale sia difensivo. Molto bella è la Chiesa di Sant'Apollinare, fortificata e di origine medioevale che al suo interno racchiude diverse opere dell'epoca. Particolare di non poco conto: dalla chiesa si può ammirare un bellissimo panorama sulla Val di Magra e sulle Alpi Apuane. Ma perché allora Montereggio è chiamato il paese dei librai?

Tutto ha inizio tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, anche se ci sono alcune versioni differenti della storia. Occorre premettere che il borgo in antichità è sempre stato abbastanza povero, un paese di montagna dedito all'agricoltura e all'allevamento ovvero la tipica agricoltura di sussistenza. C'è che dice allora che fu l'intuizione di alcuni abitanti, altri invece che la colpa sarebbe da ricercare nell'anno senza estate - il 1816 a causa di un'eruzione vulcanica in Indonesia -, fatto sta che molti abitanti del luogo in quel periodo iniziarono a lavorare come librai ambulanti, andando per i paesi a vendere libri, almanacchi, santini e stampe. Da ambulanti poi divennero bancarellai e, alcune famiglie, decisero poi di spostarsi nelle grandi città aprendo negozi fisici e case editrici: a oggi circa 150 dei loro discendenti posseggono importanti librerie come i Ghelfi, Bertoni, Fogola, Tarantola e Lazzarelli.

La Festa del Libro di Montereggio

Libri esposti in una libreria
Libri esposti in una libreria. Shutterstock by George Rudy

La storia recente di Montereggio di conseguenza è legata a doppio filo con i libri. Nel 1952 proprio in questo borgo è nato il Premio Bancarella, l'unico riconoscimento letterario gestito interamente dai librai che in seguito si è trasferito poi nella vicina Pontremoli. Per celebrare la sua tradizione e il legame con il mondo della letteratura e dell'arte, ecco che nel 1984 è nata la Festa del Libro di Montereggio, momento in cui tra le altre cose gli abitanti aprono le loro antiche case e le trasformano in piccole librerie temporanee.

Tra le vie del paese che portano nomi legati al mondo dell’editoria - la toponomastica varia da Via del Libro a Via degli Editori -, in occasione della Festa del Libro arrivano in paese celebri autori, con l'evento che si svolge in estate solitamente a cavallo tra luglio e agosto. Montereggio infine fa parte del progetto Borghi dei Libri d’Italia sostenuto dalla Regione Toscana e, soprattutto, è entrato a far parte del prestigioso circuito internazionale delle Book Towns, di cui fanno parte diversi altri borghi sparsi in tutto il mondo dedicati interamente al mondo dei libri e alla promozione della cultura letteraria.

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Alessandro Cipolla
Redattore

Marchigiano di nascita e romano d'adozione, giornalista pubblicista e laureato al D.A.M.S., ama scrivere e raccontare tutto ciò che lo circonda, ma non chiedetegli di prendere l'aereo...

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