Luc Besson a Roma con Dracula - L'amore perduto
Il regista francese trasforma il mito del vampiro in una struggente love story. Nelle sale dal 29 ottobre

Dopo Nomadland e The Rider, la regista Premio Oscar® Chloé Zhao torna con Hamnet, una storia intensa e toccante sull’amore, la perdita e il potere salvifico dell’arte. Il film è tratto dal romanzo pluripremiato di Maggie O’Farrell e adattato per il grande schermo dalla stessa Zhao insieme all’autrice. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2025, arriverà nei cinema italiani a Febbraio 2026 con Universal Pictures.
“Ho sempre pensato fosse ingiusto che nessuno avesse mai collegato il bambino Hamnet con la tragedia Amleto,” racconta O’Farrell. “Il libro è nato dal desiderio di dare voce a quel bambino dimenticato”. Per Zhao Hamnet è stato un progetto molto personale: “Ho percepito un battito poetico nel libro che risuonava con il mio stesso ritmo di narratrice” ha spiegato. Il suo obiettivo era chiaro: trasformare una vicenda storica in un racconto profondamente umano, evitando le convenzioni del classico “period drama”.

Inghilterra, 1580. William Shakespeare è un giovane precettore di latino, povero ma ambizioso, quando incontra Agnes, una donna libera e fuori dagli schemi. Il loro incontro accende una passione travolgente che li porterà al matrimonio e alla nascita di tre figli. Ma mentre Will insegue il sogno teatrale nella lontana Londra, Agnes resta a gestire la casa e la famiglia da sola. Quando una tragedia inaspettata sconvolge le loro vite, il legame tra i due viene messo a dura prova — ed è proprio da quel dolore condiviso che nascerà uno dei capolavori immortali del teatro: Amleto.
A interpretare Agnes è Jessie Buckley (The Lost Daughter), mentre Paul Mescal (Aftersun, All of Us Strangers) veste i panni di William Shakespeare. Nel cast anche Emily Watson e Joe Alwyn, in ruoli chiave.
Il film è prodotto da una squadra di alto profilo: Steven Spielberg, Sam Mendes, Pippa Harris, Liza Marshall e Nicolas Gonda, con le case di produzione Amblin Entertainment, Neal Street Productions e Hera Pictures. La fotografia è firmata da Łukasz Żal (Cold War), le scenografie da Fiona Crombie, i costumi da Malgosia Turzanska e le musiche da Max Richter, noto per le sue composizioni evocative.

Il film si interroga su temi profondi: l’impermanenza della vita, la perdita di un figlio, il peso del lutto e il potere rigenerativo della creatività. Per Zhao, la storia di Agnes e William è “una riflessione su come l’immaginazione possa dare significato alla sofferenza”, e ogni fotogramma è pensato per permettere allo spettatore di provare un’emozione vera, autentica, catartica.
Il processo di scrittura della sceneggiatura, nato dalla collaborazione a distanza tra O’Farrell e Zhao, ha dato vita a una narrazione delicata e potente, fedele allo spirito del romanzo ma pensata per il linguaggio visivo del cinema.
In Hamnet Chloé Zhao unisce poesia visiva, profondità emotiva e una grande attenzione per i dettagli storici per raccontare una vicenda che tocca corde profonde, personali e collettive. Il film non è solo un ritratto della famiglia di Shakespeare, ma un inno alla resilienza, alla memoria e alla capacità dell’arte di trasformare il dolore in bellezza.
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