Arte & Cultura
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Una biblioteca che custodisce opere letterarie per un secolo, in attesa di essere poi finalmente scoperte dalle generazioni future: questo è il cuore del progetto Future Library Forest di Oslo (in norvegese Framtidsbiblioteket), un'originale iniziativa che unisce arte, letteratura e sostenibilità ambientale.
Nato nel 2014 da un'idea di Katie Paterson, un'artista scozzese, il progetto, considerato una vera e propria opera d’arte pubblica, prende vita nella foresta di Nordmarka, alle porte di Oslo, Norvegia, dove sono stati appositamente piantati mille alberi. Parallelamente ogni anno fino al 2114, quindi per un secolo intero, viene raccolto un manoscritto inedito di un autore di fama mondiale. Le opere vengono custodite in una stanza speciale presso la Biblioteca Deichman della capitale norvegese, progettata in collaborazione con Paterson, e rimarranno segrete fino alla loro pubblicazione, prevista appunto per l'anno 2114.
Conosciuta come la "Stanza del Silenzio", questa area è costruita con il legno proveniente dagli alberi originari abbattuti nel 2014 per far spazio ai nuovi, e aperta al pubblico solo nel 2022. Qui ogni anno, durante una cerimonia pubblica, l'autore selezionato consegna il proprio manoscritto, che viene poi conservato in un cassetto di vetro all'interno della stanza. Tra gli autori che hanno già partecipato figurano nomi celebri come Margaret Atwood, David Mitchell, Elif Shafak e Ocean Vuong.
Una volta passato un secolo, le cento opere saranno pubblicate e stampate in numero limitato utilizzando la carta ricavata dalla foresta dei mille alberi piantati appositamente per il progetto. Questo particolare connubio tra cultura e natura non solo celebra la creatività umana, ma nasce con l'intento di sottolineare anche l'importanza di un pensiero sostenibile e a lungo termine, fruibile anche dalle generazioni future. Durante questo tempo, infatti, gli alberi cresceranno assorbendo anidride carbonica e contribuendo alla tutela della biodiversità locale, fino a diventare la materia prima per stampare i 100 manoscritti raccolti.
L'aspetto ambientale del progetto è centrale: non solo la foresta rappresenta un serbatoio di carbonio, ma l'iniziativa promuove anche una gestione responsabile delle risorse naturali. La carta utilizzata per i manoscritti e i certificati è prodotta a mano dagli alberi abbattuti inizialmente, garantendo un ciclo di vita sostenibile e circolare. Inoltre, il progetto sottolinea la necessità di pensare a lungo termine, un approccio essenziale per affrontare le sfide climatiche. La Future Library Forest non è dunque solo un progetto artistico, ma una promessa alle generazioni future per un futuro più sostenibile.
Non sono tuttavia mancate delle critiche, specialmente per l’enfasi sul proibire la lettura delle opere fino al 2114: Moze Halperin ha, infatti, definito il progetto “un’arte il cui scopo è escludere alcune generazioni” e ha criticato l’esclusività pianificata per le opere anche dopo la loro pubblicazione. Nonostante ciò, la Future Library Forest continua a suscitare per lo più interesse positivo e curiosità da parte dei media.