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Zuniga Alfredo Desplazados - foto via Ufficio stampa

L’America Latina racconta le migrazioni nella mostra al Museo di Roma in Trastevere

Dal 1° ottobre al 9 novembre 2025 la XVI edizione del Premio IILA-Fotografia
A cura di Letizia Rogolino
Articolo pubblicato il:
30 Settembre 2025

Il fenomeno della migrazione come esperienza universale, intima e collettiva, è al centro della XVI edizione del Premio IILA-Fotografia, che torna dal 1° ottobre al 9 novembre 2025 negli spazi del Museo di Roma in Trastevere. La mostra, intitolata Migrazioni, offre un’immersione visiva in storie personali e globali, raccontate attraverso lo sguardo profondo e sensibile di giovani fotografi provenienti dall’America Latina.

Organizzata dall’IILA – Organizzazione internazionale italo-latino americana, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (DGCS/MAECI) e i Paesi membri dell’IILA, la rassegna è promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Un tema universale, declinato in immagini

Il tema della migrazione viene qui affrontato non solo come movimento geografico, ma come processo culturale, emotivo e identitario. Gli scatti selezionati raccontano di partenze, ritorni, fratture e metamorfosi, in un intreccio di memorie e contaminazioni che uniscono passato e presente, individuo e collettività.

Tra i 116 candidati provenienti da 19 Paesi latinoamericani, la giuria – composta da Dario Coletti, Giovanni De Angelis e Simona Ghizzoni – ha selezionato quattro progetti che riflettono punti di vista diversi, ma complementari, sull’idea di migrazione.

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ROSERO KAROLAINNE Abeja mestiza - foto via Ufficio stampa

La vincitrice: Fabiola Ferrero e le radici ritrovate

Il Premio 2025 è stato assegnato alla fotografa venezuelana Fabiola Ferrero, con il progetto Buscando los olivos, un racconto delicato e poetico che esplora le sue origini italiane e le dinamiche migratorie tra Italia e Venezuela, invertendo il punto di vista tradizionale sull’emigrazione.

Ferrero sta attualmente svolgendo una residenza d’artista a Roma, dove svilupperà un nuovo lavoro dedicato alla città, che sarà presentato nella prossima edizione del Premio, nel 2026.

Le menzioni d’onore: identità e conflitto

Due le menzioni speciali assegnate:

Karolainne Rosero (Colombia), con Abeja mestiza, propone una celebrazione visiva del concetto di mestizaje — la ricchezza nata dall’incontro e dalla mescolanza tra culture diverse.

Alfredo Zúniga (Nicaragua), con Desplazados de Mozambique, documenta l’esodo forzato di popolazioni colpite da conflitti armati, offrendo uno sguardo crudo e toccante su una migrazione dettata dalla violenza.

L’ospite italiano: Giovanni De Angelis tra arte e mentoring

In linea con lo spirito del Premio, che mira a costruire un ponte tra fotografia latinoamericana e italiana, Giovanni De Angelis partecipa alla mostra in triplice veste: giurato, tutor di Fabiola Ferrero durante la sua residenza e autore. Il suo progetto BRADYSISMUS è un’indagine poetica sui Campi Flegrei e sull’abbandono forzato di un territorio instabile, un’eco naturale e simbolica del concetto di migrazione.

Fabiola Ferrero Olive
Fabiola Ferrero - Olive - foto via Ufficio stampa

La mostra ospita anche Scusa, il progetto di Andrés Pérez, vincitore della XV edizione del Premio, sviluppato durante la residenza artistica a Roma nel 2024. Un lavoro intenso che restituisce l’immagine di una Roma queer e latinoamericana, vivace, resistente e fuori dagli stereotipi.

Il catalogo e le visite guidate

A corredo della mostra, sarà pubblicato un catalogo edito da Gangemi Editore che raccoglie tutti i progetti selezionati, insieme a testi critici e approfondimenti.

Per i visitatori, sono in programma visite guidate gratuite condotte dagli stessi artisti:
Venerdì 3 ottobre, ore 18.00 – con Fabiola Ferrero e Giovanni De Angelis
Mercoledì 8 ottobre, ore 18.00 – con Fabiola Ferrero e Giovanni De Angelis
Sabato 18 ottobre, ore 17.00 – con Giovanni De Angelis
Venerdì 7 novembre, ore 18.00 – con Giovanni De Angelis

La XVI edizione del Premio IILA-Fotografia non è solo un’esposizione artistica, ma un progetto di dialogo culturale e umano, che attraversa confini e generazioni. Le opere in mostra offrono strumenti per comprendere le migrazioni come esperienze che trasformano non solo le persone, ma anche i luoghi, le comunità e i linguaggi. Un appuntamento imperdibile per chi vuole esplorare, attraverso la fotografia, le grandi domande del nostro tempo.

Cos'è il Premio IILA-Fotografia

Il Premio IILA-Fotografia è un riconoscimento internazionale rivolto a fotografi under 40 provenienti dai Paesi latinoamericani membri dell’IILA. Nato nel 2008 in collaborazione con il Festival Internazionale di Roma FOTOGRAFIA, il premio ha l’obiettivo di promuovere la fotografia emergente latinoamericana in Italia, creando occasioni di scambio culturale tra le due realtà.

Ogni anno viene lanciato un bando con un tema specifico, e i candidati selezionati sono valutati da una giuria composta da esperti del settore. Il vincitore partecipa a una residenza artistica di un mese a Roma, durante la quale realizza un progetto fotografico dedicato alla città. Questo lavoro viene poi esposto nella mostra dell’edizione successiva del Premio.

Oltre a offrire visibilità ai giovani fotografi, il Premio mira a presentare le nuove tendenze della fotografia latinoamericana, rafforzare i legami culturali e favorire lo sviluppo professionale dei partecipanti. I Paesi coinvolti sono 21, tra cui Argentina, Brasile, Messico, Colombia e Venezuela.

Letizia Rogolino
Redattrice

Giornalista e copywriter, appassionata di cinema, serie TV e viaggi. Cinefila incallita e anima vagabonda, amo perdermi tra i road movie, il mare e le atmosfere degli anni '80. I dolci sono il mio comfort food, guidare mi rilassa, correre all’aria aperta mi rigenera. E quando posso, suono il banjo. Racconto storie, luoghi ed emozioni con la stessa curiosità con cui esploro il mondo.

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