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Nel 2026 cadrà il centenario della nascita di Marilyn Monroe, e il mondo dell’editoria si prepara a celebrarla con un’opera speciale. La casa editrice White Star pubblicherà infatti un volume illustrato di grande formato, firmato da Chiara Pasqualetti Johnson, dedicato alla diva più amata di Hollywood.
Il libro, intitolato Marilyn Monroe. Dea. Diva Donna di Chiara Pasqualetti Johnson, uscirà simultaneamente in più Paesi il prossimo 3 ottobre – Italia, Spagna, Germania, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e perfino Lituania – a testimonianza della portata universale di Marilyn, che continua a incarnare un mito senza tempo.
L’opera si presenta come un vero e proprio “romanzo fotografico”, costruito attorno a oltre 120 immagini. Alcune sono celebri, altre meno note, frutto di un’accurata ricerca iconografica che ha coinvolto archivi e collezioni.
Tra gli autori degli scatti ci sono grandi nomi della fotografia internazionale: da Richard Avedon a Douglas Kirkland, da Philippe Halsman a Milton Greene, da Elliott Erwitt a Lawrence Schiller. Un mosaico visivo che mostra non solo il volto pubblico di Marilyn, ma anche le sfumature più intime della sua vita.
L’intento dell’autrice è chiaro: raccontare la Marilyn oltre la diva, restituendole complessità e autenticità. Non soltanto la star dal fascino disarmante che ha sedotto il mondo, ma anche l’attrice determinata, la lettrice appassionata, la pioniera che fondò una propria casa di produzione per sfidare le regole di Hollywood. E ancora, la bambina ferita in cerca d’amore, la donna ironica e consapevole che imparò a usare la sua immagine come strumento di potere.
“Chi era davvero Marilyn Monroe?”, si chiede Pasqualetti Johnson nella prefazione. La risposta emerge tra le pagine: un’artista intelligente, dotata di senso dell’umorismo, capace di gestire look, pose e parole come parti di una sceneggiatura scritta da lei stessa. Una vera performer dell’identità, molto prima che esistessero i social network.
Marilyn fu una pioniera anche sul piano della rappresentazione femminile. In un’epoca in cui la sensualità era filtrata dallo sguardo maschile, scelse di mostrarsi a modo suo, trasformando la fragilità in linguaggio e la seduzione in libertà.
La sua “sexitudine” – quell’equilibrio unico di eros, vulnerabilità e ironia – era una strategia comunicativa consapevole, un gesto di ribellione che la rende ancora oggi incredibilmente attuale.
Secondo l’autrice, Marilyn Monroe non è soltanto un’icona del passato, ma una voce che continua a parlare al presente e al futuro. La sua capacità di conciliare ambizione e vulnerabilità, desiderio di indipendenza e bisogno d’amore la rende vicina a molte donne di oggi.
“Troppo a lungo è stata rinchiusa in una gabbia dorata”, scrive Pasqualetti Johnson, “ma dietro l’immagine della diva si nascondeva una donna libera, moderna, sorprendentemente femminista per i suoi tempi”.
A cento anni dalla nascita, Marilyn rimane un simbolo di femminilità autodeterminata, fragile e potente allo stesso tempo. Questo libro intende celebrarla così: non come una statua immobile, ma come una donna viva, luminosa, capace ancora di parlare a generazioni diverse con la forza della sua storia.
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