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Sono passati sei anni dall’ultimo lavoro cinematografico di Matthew McConaughey, ma ora non dovremo più attendere: The Lost Bus sta arrivando in Italia. Era l’ormai lontano 2019, quando The Gentlemen di Guy Ritchie si presentava ai nostri occhi e confermava l’enorme talento artistico dell’attore texano.
Poi, niente più. Giusto una breve apparizione vocale in Deadpool & Wolverine del 2024, ma ora finalmente, il vero ritorno è ormai alle porte. Una ripresa a vele spiegate, per meglio dire, dato che il 2025 lo vedrà protagonista anche nel crime thriller The Rivals of Amziah King.
Tornando a The Lost Bus, invece, sarà disponibile su Apple TV+ dal 3 ottobre. La piattaforma di Cupertino ha infatti prodotto questo dramma action dalla forte impronta thriller, che vedrà McConaughey in fuga da una città in fiamme. Vediamo di seguito, cosa racconta di preciso il nuovo film di Paul Greengrass e dove è stato girato.
Ambientato nel novembre 2018 nel cuore della California settentrionale, durante il tragico Camp Fire, l’incendio boschivo più mortale registrato negli Stati Uniti negli ultimi cento anni. Mentre la cittadina di Paradise viene rapidamente devastata dalle fiamme, due figure ordinarie si trovano catapultate in una situazione straordinaria: un autista di scuolabus e un’insegnante di scuola elementare diventano gli unici punti di riferimento per 22 bambini rimasti bloccati in mezzo al caos.
Ha così inizio una corsa disperata contro il tempo, tra fumo asfissiante, strade impraticabili e un clima di panico crescente. I due adulti dovranno affrontare scelte difficili e situazioni estreme, guidati solo dall’istinto e dal desiderio di proteggere i più piccoli.
Protagonisti di questa intensa vicenda reale, di sopravvivenza, sono Matthew McConaughey e America Ferrera, supportati anche da Yul Vazquez e Ashlie Atkinson.
Le riprese di The Lost Bus si sono svolte tra aprile e agosto 2024 in varie località del New Mexico, negli Stati Uniti. Questi luoghi sono stati scelti per la loro somiglianza visiva con Paradise, la cittadina californiana colpita nel 2018 dal devastante Camp Fire, su cui il film è basato.
Il paesaggio variegato dello stato ha offerto scenari ideali per ricreare il dramma dell’incendio, garantendo al contempo condizioni sicure per il cast e la troupe.
Immersa nelle montagne del sud del New Mexico, Ruidoso è una cittadina boscosa con strade tortuose e fitte foreste di pini. È stata una delle principali location utilizzate nel film. Il suo scenario naturale ha contribuito a rendere credibili e visivamente intense le sequenze in cui lo scuolabus attraversa una foresta avvolta dalle fiamme.
Anche Santa Fe, capitale dello stato, ha ospitato parte delle riprese. Le scene in interni sono state realizzate principalmente presso i Garson Studios, situati all’interno della Santa Fe University of Art and Design. Questi studi professionali, completi di teatri di posa e sale di montaggio, sono da tempo un punto di riferimento per le produzioni cinematografiche nella regione e un’importante risorsa formativa per gli studenti di cinema.
A nord di Santa Fe si trova Española, una cittadina dal ricco patrimonio culturale, con forti influenze nativo-americane e ispaniche. Le sue aree aperte, colline e paesaggi rurali sono stati perfetti per le riprese in esterni, fornendo uno sfondo naturale autentico per alcune delle scene più drammatiche. La città è anche conosciuta per le sue tradizioni artistiche e culinarie.
Piccolo villaggio di montagna, Truchas ha offerto un'atmosfera rustica e silenziosa, ideale per girare sequenze dal tono più intimo e malinconico. Con i suoi edifici storici e le viste panoramiche, ha aggiunto profondità visiva alle parti del film che esplorano le conseguenze dell’incendio.
Per le scene più complesse legate agli incendi, la produzione si è spostata ai Glorieta Camps (noti anche come Glorieta Conference Center). Qui, in ampi spazi aperti e boschivi, i registi hanno potuto realizzare in sicurezza sequenze ad alta tensione che simulano evacuazioni di massa e foreste in fiamme, sfruttando le caratteristiche naturali del luogo per amplificare l’impatto visivo del disastro.
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