Ornella Vanoni canzoni
Le canzoni di Ornella Vanoni - foto via Wikimedia Commons/ Mondadori

Ornella Vanoni: ecco che cosa pensava delle sue canzoni più belle

La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria...
A cura di Letizia Rogolino
Articolo pubblicato il:
23 Novembre 2025

«La morte fa parte della vita, succederà e devo guardarla senza paura». Ornella Vanoni si è spenta il 21 novembre 2025, nella sua casa di Milano, all’età di 91 anni, a causa di un arresto cardiocircolatorio. Nei giorni precedenti non aveva nascosto una crescente stanchezza fisica, ma aveva continuato a circondarsi delle persone che amava e della musica che l’ha accompagnata per tutta la vita.

Accanto a lei c’erano i familiari e i collaboratori più fidati, in un clima intimo, raccolto, come lei stessa aveva sempre desiderato per i suoi ultimi momenti. La sua scomparsa segna davvero la fine di un’epoca della musica italiana: una carriera inimitabile che ha attraversato generazioni, stili e rivoluzioni artistiche, mantenendo sempre quella cifra interpretativa profonda, elegante e irripetibile che l’ha resa un’icona senza tempo.

Cosa diceva Ornella Vanoni delle sue canzoni

Ornella Vanoni non era solo una cantante: era una narratrice di emozioni. Per lei, le canzoni non erano semplici melodie ma pezzi di vita vissuta. In più occasioni ha dichiarato: «Io canto solo cose che ho vissuto, altrimenti non mi emoziono.» Questa autenticità è quella che ha fatto innamorare intere generazioni.

Parlando dei suoi sentimenti sulla vecchiaia e sul tempo che passa, ha detto: «Non ho paura della morte. Capirò quando sarà il momento di andarmene, quando sarò inutile alla vita e la vita sarà inutile a me.» Ha sempre avuto un rapporto schietto con la sua esistenza, e la musica è stata per lei una forma di terapia: un modo per dare senso ai ricordi, alle ferite e alle gioie.

Ornella Vanoni
Ornella Vanoni - foto via Wikimedia Commons/Iaconianni family

Le sue canzoni più belle: un viaggio tra classici e collaborazioni

Parlare di Ornella Vanoni significa attraversare oltre sessant’anni di musica italiana, un percorso fatto di brani diventati veri e propri classici. La sua voce calda, elegante e inconfondibile ha dato vita a canzoni che ancora oggi emozionano per intensità e autenticità. Tra i pezzi più amati c’è Senza Fine, uno dei gioielli della sua carriera, scritto da Gino Paoli: una melodia avvolgente che racconta un amore che sembra non esaurirsi mai.

Parlando di questo brano, ha ricordato il suo rapporto complicato con Gino Paoli e quanto quel pezzo incarnasse un sentimento intenso e profondo: «Quando è scoppiato l’amore con Gino Paoli… io mi sono sposata poco dopo. Una sofferenza tremenda… altro che scandalo». Questa frase mostra come per lei la canzone non fosse solo una melodia, ma un vero specchio della sua vita e delle sue emozioni, radicato nella passione e nella vulnerabilità.

C’è poi L’appuntamento, forse il brano che più di tutti rappresenta la sua anima sofisticata e malinconica, entrato di diritto tra le grandi ballate italiane. Quando Ornella Vanoni parlava de L’appuntamento, lo faceva sempre con una sincerità spiazzante. Raccontava spesso che, quando le proposero di inciderla, il brano non le piacque affatto. «All’inizio non la volevo cantare, non mi piaceva», ammetteva senza giri di parole. Poi, però, accadde qualcosa.

Vanoni musica
La musica di Ornella Vanoni - foto via Wikimedia Commons/Mondadori

Cantandola, prova dopo prova, quella melodia malinconica e sospesa cominciò a entrarle dentro fino a trasformarsi in una delle sue interpretazioni più amate di sempre. «È diventata una delle mie canzoni più amate», diceva con un sorriso che tradiva una certa sorpresa verso il destino dei suoi stessi brani. Con il tempo Ornella capì che in quella canzone c’era una parte profonda di sé, fatta di attese, nostalgie e solitudini. «In quella canzone ci sono tutte le mie malinconie», confessava. Non era solo un successo discografico: era quasi un autoritratto emotivo. «L’appuntamento non è solo una canzone di successo: dice chi sono. Quando la canto, non recito. Sono io.» Eppure, fedele al suo carattere ironico e schietto, non mancava di osservare che la versione diventata famosa non era nemmeno la sua preferita. Ma il pubblico, diceva, «l’ha amata così tanto da renderla immortale».

Indimenticabile anche Domani è un altro giorno, una carezza musicale che invita a non perdere la speranza, così come Una ragione di più, splendida nell’interpretazione intensa e misurata che solo lei sapeva dare. Il percorso artistico di Vanoni è ricco di collaborazioni importanti: impossibile non citare l’album La voglia, la pazzia, l’incoscienza, l’allegria, nato dall’incontro con Vinicius de Moraes e Toquinho, un perfetto equilibrio tra bossa nova, poesia e delicatezza emotiva. Per lei era un progetto molto caro perché univa la poesia brasiliana al suo modo di cantare emotivo, creando un mondo sonoro ricco di sentimento.

Negli anni più recenti Ornella ha continuato a sorprendere, dimostrando una modernità rara: brani come Toy Boy, nato dalla collaborazione con Colapesce e Dimartino, l’hanno riportata al centro dell’attenzione delle nuove generazioni, confermando la sua capacità di reinventarsi senza mai perdere la propria identità. Le sue canzoni restano un viaggio attraverso epoche, sonorità e storie diverse, ma tutte unite dallo stesso filo rosso: la verità dei sentimenti, che Ornella ha sempre saputo raccontare meglio di chiunque altro.

In un’intervista recente, ha parlato anche del progetto Diverse, in cui alcune sue canzoni storiche sono state riarrangiate da giovani produttori nella chiave dance ed elettronica. A proposito, ha detto: «È il momento di ballare sulla mia musica», il che suggerisce il suo affetto per molte di quelle melodie, anche quando vengono reinventate.

Il lascito di un’artista unica

Con la sua scomparsa, l’Italia perde una delle sue voci più autentiche, eleganti e introspettive. Ornella Vanoni ha saputo trasformare la canzone leggera in un vero e proprio racconto d’autore, grazie anche alla sua sensibilità, alla sua ironia e alla sua capacità di mettersi a nudo attraverso la musica. Le sue parole sulle canzoni, spesso vissute, mai edulcorate, rimangono un invito per chi la ascolta: non solo a ricercare melodie belle, ma a cercare sentimenti profondi, verità interiori e quel senso di umanità che solo un’artista di grande spessore può trasmettere.

L'avventura continua sul tuo smartphone: unisciti a noi, scarica l'app ora!

Letizia Rogolino
Redattrice

Giornalista e copywriter, appassionata di cinema, serie TV e viaggi. Cinefila incallita e anima vagabonda, amo perdermi tra i road movie, il mare e le atmosfere degli anni '80. I dolci sono il mio comfort food, guidare mi rilassa, correre all’aria aperta mi rigenera. E quando posso, suono il banjo. Racconto storie, luoghi ed emozioni con la stessa curiosità con cui esploro il mondo.

OLTRE L'ESPERIENZA
Seguici sui nostri canali social
Contatti
+39 349 930 5336
KuriUland, prima di pubblicare foto e video, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne l’appartenenza o il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi.
Per segnalare alla redazione eventuali errori nell’uso del materiale, scriveteci a magazine@kuriu.it, provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi. KuriUland è una testata registrata al Tribunale di Roma con il n° 38 del 07 Marzo 2023.
OLTRE L'ESPERIENZA
Seguici sui nostri canali social 
cross