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In tutte le librerie dal 3 ottobre 2025, Pasolini: Ordine Eseguito si propone come l’inchiesta definitiva sui responsabili e di conseguenza i moventi, del più atroce crimine italiano.
A cinquant’anni, dunque, dall’omicidio di Pier Paolo Pasolini, Simona Zecchi, già autrice del precedente Pasolini, massacro di un poeta, riprende l’indagine che ha segnato profondamente la sua carriera giornalistica. Con rigore e determinazione, mette in discussione le versioni ufficiali dei fatti e porta alla luce intrecci di potere e interessi che, per decenni, hanno contribuito a nascondere la verità sulla morte dell’artista.
D’altronde, il mistero che avvolge la sua tragica fine continua da anni a tormentare studiosi, giornalisti e appassionati. Ma forse, proprio grazie a questo nuovo libro di 336 pagine, che promette di gettare nuova luce su uno degli eventi più controversi della cultura italiana, si potrà finalmente arrivare al cuore della vicenda.
Mezzo secolo dopo la tragica morte di Pier Paolo Pasolini, Simona Zecchi torna sul luogo del delitto. Arricchita da documenti inediti e testimonianze recenti, la giornalista scioglie nodi che da anni avvolgono l’assassinio. Il trasporto tangibile che l’autrice manifesta nell’affrontare la questione, è affidato alla determinazione e alla competenza che solo chi ha dedicato la propria vita professionale a questa indagine può avere.
Nessuna traccia, nessun aspetto di quella criminosa notte del 2 novembre 1975, noto o deliberatamente taciuto, viene ignorato. I resoconti diretti aprono a scoperte che sconvolgono. Il contesto nel quale maturò quel terribile evento, oltre la notte di Ostia, viene ricostruito con cura precisa, immerso nell’atmosfera torbida delle infiltrazioni neofasciste e delle stragi. Zecchi offre molto di nuovo, raccontando il tutto attraverso una scrittura che unisce rigore investigativo e incisività narrativa. L’autrice accompagna il lettore in un viaggio nel tempo e nella verità giudiziaria, ribaltando le versioni ufficiali e portando alla luce dettagli essenziali. Un libro destinato a modificare per sempre la visione sul caso Pasolini, che garantisce di svelare ciò che si cela veramente dietro a uno dei più grandi enigmi italiani.
Pier Paolo Pasolini fu uno degli intellettuali più controversi e incisivi del XX secolo italiano. Nato il 5 marzo del 1922 a Bologna, attraversò il dopoguerra con lo sguardo inquieto di chi non accetta compromessi. Poeta, romanziere, regista e pensatore, scelse sempre di posizionarsi ai margini, raccontando ciò che la società preferiva ignorare.
La vita nelle borgate, i corpi desideranti, le voci degli esclusi, a questo si dedicavano i suoi film, da Accattone a Il Vangelo secondo Matteo, da Mamma Roma fino al disturbante Salò o le 120 giornate di Sodoma. I suoi libri poi, come Ragazzi di vita, smascheravano con forza le ipocrisie del potere.
La sua omosessualità invece, vissuta apertamente in anni ostili, contribuì a isolarlo e renderlo bersaglio di critiche feroci. Morì assassinato nel 1975, il 2 novembre a Roma, ma la sua eredità è viva. Pasolini continua a essere una coscienza scomoda, capace ancora oggi di smuovere domande e inquietudini nel cuore del nostro tempo.
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