Mostra Salvador Dalì - Tra sogno e mito a Roma
Le grand masturbateur - Salvador Dalì

Salvador Dalì in mostra a Roma

A gennaio la grande esposizione dedicata al maestro del Surrealismo
A cura di Giulia Mariani
Articolo pubblicato il:
14 Gennaio 2025

Le stanze del Museo Storico della Fanteria di Roma, dal 25 gennaio al 27 luglio 2025, ospiteranno una grande mostra dedicata a Salvador Dalì - Tra arte e mito. Oltre 80 le opere esposte, provenienti da collezioni private francesi e italiane, in un percorso tra arte e mito che cerca di ritrovare le radici dell’esperienza surrealista di Dalì. Attraverso dipinti, disegni, sculture, ceramiche e molte altre forme artistiche, si entra nel mondo dalidiano per eccellenza, quello privo di regole e rigidità, semanticamente fluido, onirico. Con impostazione antologica, partendo dagli esordi della carriera e passando per gli incontri cardine, come quelli con Garcia Lorca e Buñuel, fino alle sperimentazioni dirompenti degli ultimi anni, l’esposizione ripercorre tutte le tappe di evoluzione del genio artistico. 

La complessità del Surrealismo

Quello di Dalì era un metodo ipnagogico, che si affida completamente al mondo onirico e dell’inconscio, per poi trasformarlo in arte attraverso la mediazione e la metabolizzazione razionale. Chiamava le sue opere “fotografie dei sogni dipinte a mano”, realizzate in gran parte con il metodo paranoico-critico. Il sonno interrotto all’improvviso? E’ l’occasione perfetta per realizzare un capolavoro. Anzi, spesso Dalì ricercava l’interruzione del sonno per trovare l’ispirazione. Organizzata da Navigare e curata da Vincenzo Sanfo, la mostra su Dalì a Roma è pensata anche per un pubblico che si approccia per la prima volta al surrealismo, attraverso la presenza di autori che, attraverso le opere, hanno cercato di rappresentare il sogno su supporto artistico. L’onirico di De Chirico, Magritte, Ernst, Ray, ma anche di scrittori come Breton, Cocteau, Aragon è figlio del surrealismo di Dalì e questa esposizione lo narra approfonditamente, in una crossmedialità indispensabile che celebra, in questo modo, l’intero panorama surrealista europeo.

Disintermediazione

“Questa mostra rappresenta, in un periodo così intenso di attività legate al Giubileo 2025, un’occasione unica per immergersi nel genio creativo di Dalí e nel contesto artistico e culturale del surrealismo, offrendo una prospettiva completa e affascinante su uno dei movimenti più influenti del secolo scorso, fornendo anche un’interessante testimonianza storica del sentire di quei tempi. – Aggiunge Salvatore Lacagnina, Responsabile di Navigare – Un viaggio nel ‘bello’, per avvicinare e far appassionare a questo mondo chiunque varchi la soglia di ingresso al museo”. L’arte dalidiana parla direttamente allo stomaco, alle emozioni, senza mediazioni, ma al contempo necessita di un’analisi allegorica puntuale, a tratti freudiana, per essere interpretata. È potente, dirompente e questa mostra di Dalì a Roma la racconta nella sua complessità.

Giulia Mariani
Redattrice

Nata nella campagna umbra, vive a Roma, dove si è laureata in Editoria e Scrittura. Assidua frequentatrice di mostre ed enoteche, le piace raccontare storie e si emoziona davanti a un dipinto o a un video di gattini. Nella sua borsa di tela non mancano mai un libro, un paio di cuffiette e una bustina di tè, che non si sa mai.

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