Cresce il turismo gastronomico in Italia nel 2025, trainato dalle sagre
Boom delle sagre, ma crescono anche i food tour e le ricette di piatti tipici
Quali sono i migliori posti per mangiare la pizza a Napoli? Una domanda che potrebbe assomigliare a un'autentica sciarada visto che, solo nella città di Napoli, ci sono oltre 8.000 pizzerie - in pratica quasi una ogni quattrocento abitanti. Il paradosso è che il capoluogo campano a livello nazionale è quasi in fondo a questa speciale classifica del rapporto tra pizzerie e abitanti. La pizza a Napoli però non è solo cibo, ma un rito e un simbolo culturale, oltre che eccellenza gastronomica e volano dell'economia. Non a caso, nel 2017 l’arte del pizzaiolo napoletano è stata dichiarata patrimonio UNESCO, mentre l'Unione Europea ha riconosciuto alla pizza napoletana il marchio di Specialità Tradizionale Garantita (STG).
Il marchio STG è un dettaglio di non poco conto. Un esercente infatti si può fregiare di avere nel menù la "pizza napoletana" solo se certificata, rispondendo a ben definiti criteri di preparazione: impasti rigorosamente a base di acqua, farina, lievito e sale, stesura a mano, condimenti selezionati e cottura esclusiva nel forno a legna a temperature elevate. Chiunque si trovi in vacanza in città non può esimersi dall'assaggiare una Margherita fatta a regola d'arte. La domanda però è molto semplice: dove mangiare la pizza a Napoli?
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In realtà, in tutto il mondo (e non soltanto in Italia) ci si chiede spesso quali siano i migliori posti per mangiare la pizza a Napoli. Una faccenda di seria importanza, questa, e riguardo si è mossa persino la BBC che, per cercare di dare una risposta al quesito, ha chiesto un'opinione a Daniele Uditi, maestro pizzaiolo napoletano che vive a New York da oltre 15 anni. Uditi nel 2022 è stato giudice nel programma di pizza Best in Dough e, nonostante la lontananza da casa, resta sempre convinto che per assaggiare la vera pizza sia d'obbligo recarsi a Napoli, sedendosi in queste pizzerie che secondo lui rappresentano il top della città partenopea.
La Pizzeria La Notizia 53 si trova nell'iconico quartiere di Capodimonte, situato su una collina non lontano dal centro storico. Il quartiere è noto per il suo parco e per l'omonima Reggia, ma per Uditi vale la pena andare a Capodimonte anche per assaggiare la pizza dello chef Enzo Coccia. In questa pizzeria puoi trovare il professore universitario che mangia vicino a uno studente e, nonostante il menù offra una gran varietà di pizze che seguono il ritmo delle stagioni, il consiglio è sempre quello di assaggiare la Margherita fatta da Coccia. I prezzi visti i tempi sono abbastanza contenuti: 8 euro per una Margherita, massimo 12 euro invece per tutte le altre pizze più elaborate. Da provare poi è la novità della 'Mpustarella, dei panini farciti con le migliori eccellenze campane.
Napoli però non è solo pizza Margherita, ma anche la Montanara. Per chi non lo sapesse stiamo parlando di pasta fritta condita con salsa di pomodoro, mozzarella fresca e basilico, un classico street food che puoi trovare praticamente in quasi tutte le vie della città. Per lo chef ormai newyorkese d'adozione, la migliore Montanara di Napoli è quella fatta dalla Pizzeria Starita, che si trova nell'iconico e popolare Rione Sanità. Dietro il banco c'è il proprietario Antonio Starita, uno dei personaggi più noti del quartiere. Anche la pizza qui è buonissima, ma conviene andare fuori orario altrimenti c'è il rischio di non trovare posto. Sfogliando il menù, anche qui il costo della Margherita è di 8 euro, mentre per provare la celebre Montanara per la versione base servono 10 euro.
Sempre al Rione Sanità - dove di certo non sembrerebbero mancare i posti per mangiare un'ottima pizza -, Uditi consiglia anche la pizzeria Concettina ai Tre Santi. Si tratta di un luogo storico nel quartiere, tramandato da generazioni e ora gestito da Ciro Oliva, nipote della proprietaria originaria. Nonostante la giovane età, Oliva viene descritto dal collega come un pizzaiolo capace di prendersi cura delle tradizioni napoletane. Oltre alle pizze classiche, questo luogo è l'ideale per chi ama sperimentare a tavola. L'esempio citato così è quello della Fondazione San Gennaro, una gigantesca torta farcita con salame, provola affumicata e tarallo 'nzogna e pepe sbriciolato. Questa specialità costa 18 euro, mentre da menù la classica Margherita ha un prezzo invece di 12 euro.
Quando si dice un nome una garanzia. La Diego Vitagliano Pizzeria dell'omonimo chef si trova nel quartiere Santa Lucia - uno dei più belli di Napoli, sul lungomare e con vista Golfo -, ma sono state aperte delle sedi anche a Bagnoli e Pozzuoli. Per Uditi questa pizzeria è l'ideale per chi ama la pizza gourmet, una cucina così più raffinata che però al tempo stesso è capace di abbracciare la tradizione: le sue pizze così spesso sono condite con alcuni piatti napoletani per eccellenza, come la pasta e patate. Al tempo stesso è perfetta ed eccezionalmente buona anche la Margherita, con il pizzaiolo ora negli States che ha usato solo una parola per definire Vitagliano: "Geniale".
Infine torniamo al Rione Sanità, con la pizzeria Isabella De Cham che si trova nelle immediate vicinanze di Concettina ai Tre Santi, ma una sede è stata aperta anche ad Aversa. La grande specialità qui è la pizza fritta, farcita poi con ricotta, ciccioli di maiale e pepe nero. Il grande merito di Isabella De Cham così sarebbe quello - nonostante la pietanza - di preparare una pizza che resta leggerissima. In più Isabella è l'unica donna in questa sfilza di colleghi uomini. Sfogliando il menù della pizzeria, ecco che il costo di una pizza fritta è di 11 euro, mentre la versione "batocchio" viene 8 euro. Se avete voglia invece di una pizza tradizionale, la Margherita costa 9,50 euro con i prezzi che arrivano fino a 13 euro per le altre pizze più elaborate.
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