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Ora le capsule serviranno anche per la birra. Fonte Shutterstock by rawf8

È nata la birra in capsula, ecco come funziona

Facile proprio come fare un caffè. PIù o meno. Ecco di che cosa si tratta
A cura di Alessandro Cipolla
Articolo pubblicato il:
15 Agosto 2025

Una birra in capsula come il caffè. No, non stiamo parlando di fantascienza oppure di una strampalata trovata di qualche universitario buontempone, ma di un brevetto che è stato recentemente depositato. Deus ex machina di questa invenzione che potrebbe rivoluzionare il settore della birra in tutto il mondo sono stati un gruppo di ricercatori dell'Università di La Sabana in Colombia e dell'Università Politecnica della Catalogna in Spagna. Gli studiosi hanno assicurato che il gusto e il contenuto alcolico della birra in capsula vengano preservati. Anzi, stando alle loro parole rilasciate alla CNN da Fabian Leonardo Moreno, uno dei ricercatori, il gusto ne verrebbe addirittura migliorato.

A breve così in casa, invece che comprare bottiglie o lattine, potremmo gustarci una bella birra fresca semplicemente utilizzando delle capsule o dei fusti monodose, da inserire in un'apposita macchina che spilla le pinte già pronte da bere.

In verità non si tratta di una scoperta pionieristica, visto che da anni si ha notizia di sperimentazioni simili. Nel dicembre 2018 infatti il Fatto Quotidiano ha parlato del debutto della HomeBrew, una macchina che produce birra artigianale e che usa capsule come quelle per il caffè.

In seguito LG ha presentato la HomeBrew al CES (Consumer Electronics Show), il tutto però è ancora in fase sperimentale. Nel 2022 poi anche in Australia è stata presentata una domanda di brevetto simile, ma la sensazione è che il sistema messo a punto dai ricercatori colombiani e spagnoli possa essere il volano decisivo per far decollare la possibilità di farsi una birra in casa utilizzando una capsula.

 

Come funziona la birra in capsula

La birra in capsula è una grande novità
La birra in capsula è una grande novità, Fonte Shutterstock by AlexandrBognat

 

Alla base della birra in capsula c'è il sistema della crioconcentrazione. In sostanza la birra viene ricostruita grazie al congelamento parziale dell'acqua contenuta nella bevanda e la successiva rimozione dei cristalli di ghiaccio che si formano. Come scrive A2 CNN, in questo modo la birra può essere preparata a casa mescolando il liquido conservato in un piccolo contenitore - come una capsula di caffè - con acqua fredda. "In questo modo otteniamo la birra originale - ha spiegato il ricercatore Moreno all'edizione spagnola di The Conversation - senza perdere la sua concentrazione, mantenendo le stesse proprietà di una birra non istantanea".

Per Moreno sarebbero diversi i vantaggi delle birre in capsule. Per prima cosa andrebbero a occupare meno posto in frigorifero rispetto alle più ingombrati bottiglie o lattine di birra. Lo stesso principio poi può essere applicato anche per il trasporto dal supermercato a casa, con le nostre buste della spesa che diventerebbero notevolmente più leggere. In più il metodo di conservazione sarebbe molto comodo, mentre quello di preparazione al contrario non troppo complicato.

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Dove comprarla

Corruppolo
Un brindisi con bicchieri di birra. Shutterstock by simon jhuan

Tutto perfetto? Non proprio visto che, come in tutte le cose, esistono sempre dei pro e dei contro. Innanzitutto il gusto della birra in capsule è una sorta di enigma, anche se i ricercatori assicurano sulla bontà della loro scoperta. Le capsule poi naturalmente andranno smaltite e, di certo, in un primo momento non ci sarà una vasta scelta di birre tra cui poter scegliere. Resta da capire infine quale sarà il prezzo delle birre in capsula, con anche gli strumenti per realizzarla che potrebbero essere costosi.

Nonostante gli annunci e i brevetti, su larga scala ancora non esistono birre in capsule commercializzate con il sistema sopra descritto. In rete, però, sono disponibili delle spinatrici utilizzabili a casa che usano capsule da 16 g di CO₂, ma stiamo parlando di una cosa differente e che utilizzo un sistema ben diverso.

Le capsule da 16 g di CO₂ infatti sono dispositivi meccanici standard già disponibili per la carbonazione rapida di bevande, come la birra o anche il vino. Il brevetto dei ricercatori invece riguarda una forma di birra concentrata che va ricomposta. Insomma, per farci una birra a casa tramite capsule dovremo ancora aspettare.

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Alessandro Cipolla
Redattore

Marchigiano di nascita e romano d'adozione, giornalista pubblicista e laureato al D.A.M.S., ama scrivere e raccontare tutto ciò che lo circonda, ma non chiedetegli di prendere l'aereo...

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