Viaggio nella Basilicata magica
Lucania da scoprire, fra tradizione e rituali folkloristici
Il Caciocavallo podolico, una delle eccellenze casearie del Sud Italia, è pronto a compiere un passo decisivo verso il riconoscimento come prodotto DOP (Denominazione di Origine Protetta). L’annuncio è stato dato durante la terza edizione di ViviLucania, l’evento che si è svolto a fine luglio a Nemoli (Potenza), sulle suggestive sponde del lago Sirino. Quest'ultimo è dedicato alla valorizzazione della cultura rurale e delle tradizioni agroalimentari della Basilicata.
L’Associazione Regionale Allevatori di Basilicata (Ara Basilicata) ha presentato ufficialmente l’avvio dell’iter procedurale per il riconoscimento della DOP, portando alla luce i primi elementi concreti del progetto. Una bozza del disciplinare di produzione, la creazione del logo distintivo, e la redazione del regolamento d’uso del marchio sono al centro del procedimento.
Il caciocavallo podolico è un formaggio a pasta filata che viene prodotto esclusivamente con latte crudo proveniente da vacche di razza Podolica, allevate al pascolo brado o semi-brado. La razza podolica è una delle più antiche presenti sul territorio italiano, particolarmente adatta a territori impervi e marginali, come quelli dell’entroterra lucano. Proprio queste caratteristiche rendono la produzione del caciocavallo podolico un simbolo di sostenibilità, biodiversità e cultura locale.
Secondo Palmino Ferramosca, presidente di Ara Basilicata, “l’allevamento podolico rappresenta un tratto distintivo della nostra regione. Le vacche podoliche sono in grado di valorizzare i pascoli, i boschi e le erbe spontanee che crescono sul nostro territorio. Per questo ViviLucania nasce con l’obiettivo di tutelare e far conoscere queste ricchezze”.
Oltre all’iter burocratico per la DOP, l’Ara Basilicata ha annunciato anche l’avvio di un importante progetto scientifico volto a contrastare le future contraffazioni. Come ha spiegato Teresa Piscione, responsabile qualità delle produzioni agroalimentari dell’associazione, i ricercatori stanno studiando una particolare siero proteina presente unicamente nel latte podolico, che potrebbe diventare un marcatore molecolare distintivo del vero caciocavallo podolico.
Questa innovazione permetterebbe di tutelare produttori e consumatori, garantendo l’autenticità del prodotto e difendendolo da imitazioni e frodi commerciali, sempre più diffuse nei mercati agroalimentari di pregio.
Il riconoscimento della DOP per il caciocavallo podolico non è solo una questione di tutela del patrimonio gastronomico, ma rappresenta anche una leva strategica per il rilancio economico delle aree interne della Basilicata. Una denominazione protetta infatti valorizza il lavoro degli allevatori, crea nuove opportunità per le imprese agricole, rafforza l’identità locale e favorisce il turismo enogastronomico.
Secondo dati recenti, la Basilicata è tra le regioni con il più alto potenziale di sviluppo per i prodotti di qualità certificata. In questo contesto, il caciocavallo podolico potrebbe diventare un emblema dell’eccellenza agroalimentare lucana, sulla scia di altri prodotti DOP del Mezzogiorno.
Il cammino verso la DOP tuttavia è ancora lungo, fatto di verifiche, confronti istituzionali e validazioni normative, ma la strada è stata aperta. Il valore culturale, ambientale e gastronomico del caciocavallo podolico ha trovato ora un canale di tutela ufficiale, che potrà aiutare a trasformare un sapere millenario in un motore di sviluppo moderno e sostenibile.
Nel frattempo, eventi come ViviLucania continuano a svolgere un ruolo fondamentale nel mantenere viva la memoria delle tradizioni contadine e nel sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza della filiera agroalimentare locale. Un’occasione per ricordare che dietro un formaggio, spesso, si cela una civiltà da custodire.
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