DestinationPay
DestinationPay - Foto via ufficio stampa Hopscotch

DestinationPay, Copenaghen lancia il turismo che premia le buone azioni

La capitale danese presenta un modello turistico globale che incentiva i visitatori a compiere gesti sostenibili
A cura di Letizia Rogolino
Articolo pubblicato il:
9 Dicembre 2025

Copenaghen premia le buone azioni con il turismo con DestinationPay. A Copenaghen, infatti, il turismo entra in una nuova fase: non più solo visite, spostamenti e consumo, ma un contributo concreto alla città che si visita. Con il lancio ufficiale di DestinationPay, presentato sul palco principale del Forum Europeo del Turismo, la capitale danese invita il mondo a ripensare il modo stesso in cui si viaggia.

Il progetto nasce dall’evoluzione di CopenPay, l’iniziativa che negli ultimi due anni ha trasformato migliaia di viaggiatori in “volonturisti”, premiandoli per azioni che generano benefici ambientali e sociali. Oggi quel modello diventa una piattaforma globale, aperta a tutte le destinazioni che desiderano adottare un approccio più sostenibile e partecipativo. E diverse città hanno già risposto all’appello.

Un modello che premia i comportamenti virtuosi

DestinationPay propone un concetto semplice ma rivoluzionario: essere turisti rispettosi e attivi conviene. Raccolta dei rifiuti lungo i canali, spostamenti in bicicletta, visite culturali raggiunte senza auto, attività di supporto agli enti locali: ogni gesto sostenibile può essere convertito in ingressi gratuiti o agevolati a musei, attrazioni e iniziative culturali.

Il sistema si basa sul successo di CopenPay, creato da Wonderful Copenhagen, l’ente del turismo della città. Secondo i dati diffusi, l’iniziativa ha coinvolto oltre 30.000 partecipanti, con più di 100 partner locali tra hotel, musei e ristoranti. I risultati sono tangibili: il noleggio di biciclette è aumentato del 59%, mentre 7 turisti su 10 dichiarano di aver cambiato abitudini anche una volta tornati a casa.

Per Søren Tegen Petersen, CEO di Wonderful Copenhagen, l’espansione del progetto era inevitabile: “I turisti non vogliono più solo vedere una città, vogliono farne parte. DestinationPay è il modo in cui portiamo questa mentalità nel mondo”.

CopenPay: il progetto sostenibile di Copenaghen
CopenPay: il progetto sostenibile di Copenaghen - Foto via ufficio stampa Hopscotch

Copenaghen invita le città del mondo a unirsi al movimento

DestinationPay non è una semplice campagna di comunicazione, ma un invito aperto rivolto a città, regioni ed enti turistici internazionali. L’obiettivo è ambizioso: se anche solo una parte dei visitatori adottasse comportamenti più sostenibili, l’impatto globale sarebbe enorme.

Per questo a febbraio è in programma un webinar gratuito dedicato alle destinazioni interessate, con la condivisione di strumenti, dati e linee guida sviluppate negli ultimi due anni. Wonderful Copenhagen ha infatti messo a punto un vero e proprio manuale operativo per aiutare ogni città a creare la propria versione del programma.

Dal successo locale alla diffusione internazionale

Il mondo del turismo guarda con crescente interesse a questa trasformazione. Non a caso, dal lancio di CopenPay oltre 100 destinazioni hanno contattato Copenaghen per capire come implementare il modello. Berlino è stata la prima a rispondere concretamente, lanciando BerlinPay, che debutterà ufficialmente la prossima estate. Sabine Wendt, CEO coinvolta nel progetto, spiega: “Il cambiamento funziona quando le persone possono viverlo attivamente. A Berlino stiamo lavorando a un modello adattato alla nostra città, insieme ai partner del settore turistico”.

Anche la Normandia si muove nella stessa direzione. La regione francese gestisce già un Low-Carbon Rate, uno sconto del 10% per i visitatori che arrivano con mezzi a basse emissioni. Secondo Michael Dodds, direttore dell’Ufficio Turistico della Normandia: “Siamo ispirati da CopenPay. Le potenzialità di applicare questo approccio su scala internazionale sono enormi”.

Rispondere a un turismo globale in crescita

Con i flussi turistici mondiali che, secondo le previsioni, raggiungeranno 1,8 miliardi di arrivi entro il 2030, la necessità di nuovi modelli è evidente. DestinationPay propone un cambio di paradigma: dal turismo di consumo al turismo di contributo. A sostenerlo è anche la Commissione Europea. Apostolos Tzitzikostas, Commissario UE per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, commenta: “CopenPay incarna la nostra visione: innovazione e sostenibilità insieme. DestinationPay può ispirare molte altre destinazioni”.

I dati confermano che il pubblico è pronto: secondo uno studio di Booking.com, 7 persone su 10 desiderano lasciare un luogo migliore di come l’hanno trovato.

CopenPay 2025
CopenPay 2025 - Foto via ufficio stampa Hopscotch

Copenaghen, la città che guida il cambiamento

La credibilità del progetto è rafforzata dal profilo della città che lo ospita. Copenaghen è stata classificata nel 2025 come la città più vivibile al mondo da The Economist ed è in cima all’Indice delle Città Felici. La capitale danese è un simbolo mondiale di sostenibilità urbana:

  • 750.000 biciclette in circolazione, cinque volte il numero delle auto
  • il 62% dei cittadini si sposta quotidianamente pedalando
  • 382 km di piste ciclabili sicure
  • canali così puliti da essere balneabili
  • oltre il 70% dell’elettricità proveniente da fonti rinnovabili

Non sorprende che una città con un’impronta così green sia all’avanguardia nel ripensare il futuro del turismo.

Verso una nuova economia del viaggio

DestinationPay trasforma il visitatore in un alleato della comunità e dell’ambiente. Non si tratta solo di vivere esperienze autentiche, ma di generare valore condiviso, contribuendo alla qualità della vita nei luoghi visitati. Se il progetto riuscirà a espandersi come previsto, il turismo potrebbe vivere una delle sue più grandi rivoluzioni: un modello in cui i comportamenti sostenibili non sono un sacrificio, ma una ricompensa.

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Letizia Rogolino
Redattrice

Giornalista e copywriter, appassionata di cinema, serie TV e viaggi. Cinefila incallita e anima vagabonda, amo perdermi tra i road movie, il mare e le atmosfere degli anni '80. I dolci sono il mio comfort food, guidare mi rilassa, correre all’aria aperta mi rigenera. E quando posso, suono il banjo. Racconto storie, luoghi ed emozioni con la stessa curiosità con cui esploro il mondo.

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