
Accensione termosifoni 2025, da quando è possibile farlo in Italia? Anche se quest'autunno appare essere assai mite e il freddo secondo gli esperti arriverà in maniera graduale e probabilmente solo in inverno, i più freddolosi o chi ha specifiche esigenze da tempo si stanno ponendo questa domanda. Per prima cosa allora è bene chiarire qual è il regolamento che vige in Italia in materia di accensione dei termosifoni. Le linee guida sono contenute nel D.P.R. 16 aprile 2013, n. 74, che ha regolamentato orari e criteri generali per l’esercizio degli impianti termici e di climatizzazione. In base a questo il territorio italiano è stato suddiviso in sei zone climatiche (A, B, C, D, E, F) in base ai gradi-giorno, ovvero la differenza tra la temperatura media interna - per convenzione 20°C - e la temperatura media esterna giornaliera durante l'arco dell'intero anno.
Del resto in Sicilia ci sono esigenze differenti rispetto alla Valle d'Aosta per quanto riguarda il riscaldamento. Esiste così un preciso calendario di accensione e spegnimento dei termosifoni in base alla zona climatica, con tanto di numero massimo di ore giornaliere che gli impianti possono restare accesi. Ogni Comune poi ha la facoltà tramite ordinanze di modificare calendario e orari. Città come Roma o Milano così possono decidere se anticipare o posticipare l'accensione dei termosifoni in base alle esigenze. Questo naturalmente vale per gli impianti centralizzati, mentre per quelli individuali è buona norma seguire i regolamenti e le ordinanze.
Leggi anche: Quando arriva il freddo in Italia? Lo abbiamo chiesto a Paolo Corazzon

Per capire quando nel 2025 sarà possibile l'accensione dei termosifoni vediamo allora cosa differenzia - in termini di gradi-giorno - le sei zone climatiche dell'Italia.
Zona A: clima molto mite, comuni con gradi-giorno fino a 600.
Zona B: clima mite, comuni con gradi-giorno tra 600 e 900.
Zona C: clima temperato, comuni con gradi-giorno tra 901 e 1400.
Zona D: clima temperato-freddo, comuni con gradi-giorno tra 1401 e 2100.
Zona E: clima freddo, comuni con gradi-giorno tra 2101 e 3000.
Zona F: clima molto freddo, comuni con gradi-giorno superiori a 3000.
La particolarità del nostro Paese infatti è che si passa da zone dove a novembre ancora si può fare il bagno al mare come Lampedusa alle località alpine al contrario già dove fa molto freddo.
In base a questa catalogazione dei gradi-giorno, vediamo adesso la divisione delle province e delle città nelle varie zone climatiche.
Anche all'interno della stessa provincia così possono esserci differenze di zona, specie al Nord dove ci sono molti comuni montani. In base alla zona d'appartenenza come detto cambia il calendario dell'accensione dei termosifoni e il numero di ore che i riscaldamenti possono essere accesi.

Tenendo ben presente l'appartenenza di ciascuna provincia a una delle sei zone climatiche in cui l'Italia è suddivisa, ecco il calendario 2025 per l'accensione dei termosifoni.
Zona A: primo dicembre - 15 marzo, 6 ore giornaliere.
Zona B: primo dicembre - 31 marzo, 8 ore giornaliere.
Zona C: 15 novembre - 31 marzo, 10 ore giornaliere.
Zona D: primo novembre - 15 aprile, 12 ore giornaliere.
Zona E: 15 ottobre - 15 aprile, 14 ore giornaliere.
Zona F: nessuna limitazione di date oppure di ore giornaliere di accensione.
Roma che fa parte della zona D potrà accendere i termosifoni a partire dal primo novembre e per un massimo 12 ore giornaliere, ma lo scorso anno in virtù delle temperature miti il sindaco Gualtieri ha deciso di posticipare al 15 novembre, mentre in questo 2025 ancora non è stata emessa un'ordinanza simile. A Milano invece non ci sono stati slittamenti, con i termosifoni che sono tornati ad accendersi lo scorso 15 ottobre.
Vuoi di più? Estendi il tuo mondo digitale con la nostra app – scaricala subito!