Autobus ATAC a Roma
Un autobus ATAC a Roma - foto di Massimo Todaro su Shutterstock

Come chiedere il rimborso ad ATAC per i ritardi dei mezzi a Roma

Tutto quello che c'è da sapere per ottenere i risarcimenti per i disservizi passati e futuri
A cura di Pietro Paolucci
Articolo pubblicato il:
6 Dicembre 2025

ATAC si è impegnata a dare un indennizzo agli utenti per i ritardi dei mezzi pubblici di Roma. L'azienda dei trasporti romana l'ha annunciato mercoledì 3 dicembre, decisione che arriva in seguito al raggiungimento di un accordo con l'Antitrust, ovvero l'AGCM (Autorità garante della concorrenza e del mercato), che lo scorso febbraio aveva aperto un'istruttoria per la qualità e la quantità dei servizi di ATAC.

3 milioni di euro complessivamente che si tradurranno in risarcimenti destinati alle persone che hanno subito i disservizi tra il 2021 e il 2024, a cui si aggiunge inoltre l'impegno a rimborsare i clienti anche per i disservizi futuri. Di seguito, le informazioni necessarie per chiedere i rimborsi e a quanto ammontano.

Cifre e destinatari dei risarcimenti

Una stazione della metro a Roma
Una stazione della metro a Roma - foto di Alexandros Michailidis su Shutterstock

Quei 3 milioni di euro stanziati sono destinati a chiunque abbia comprato un abbonamento annuale Metrebus (valido almeno per un giorno nel 2024), persone alle quali è destinato un rimborso di 5 euro, e altri 5 euro indirizzati a chi ne ha acquistato uno valido per un'altra annualità tra il 2021 e il 2023.

A questo indennizzo, come anticipato, si sommeranno inoltre i rimborsi di 50 centesimi a corsa per chiunque subisca ritardi di almeno 15 minuti sui mezzi di ATAC, risarcimenti erogati sotto forma di crediti aggiunti automaticamente (entro 30 giorni dalla data del reclamo) su un borsellino elettronico presente nell'app di ATAC. Potranno essere utilizzati esclusivamente per comprare dei biglietti per sé o per altri e, come i precedenti, sono riservati ai possessori di un abbonamento Metrebus.

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Come chiedere i rimborsi ad ATAC

Un ragazzo preoccupato da quello che legge sul suo smartphone
Un ragazzo con lo smartphone - foto di Prostock-studio su Shutterstock by

Si farà tutto dalla nuova app di ATAC (non ancora disponibile, lo sarà dal 1° gennaio 2026), strumento necessario per chiedere i rimborsi. Bisogna innanzitutto registrarsi e creare il proprio profilo personale fornendo tutte le informazioni richieste. Fatto questo, accedendo all'Area Riservata e selezionando la voce "Richieste di Rimborso", non rimane che compilare il relativo formulario inserendo gli estremi del proprio abbonamento annuale Metrebus, data e ora del disservizio, tempo di attesa, numero di linea e luogo di partenza.

Per formulare una richiesta ed ottenere il rimborso di 50 centesimi a corsa causa ritardi o altri disservizi, bisognerà dimostrare di aver domandato il servizio di trasporto attraverso la convalida dell’abbonamento sul mezzo utilizzato (o presso i tornelli della stazione). Oppure, nel caso in cui il disservizio consista nell’attesa presso la fermata, attraverso l’attivazione della geolocalizzazione sulla app di ATAC, in modo che sia possibile verificare l’effettiva presenza della persona in prossimità della fermata presso cui c'è stato il disservizio.

Ne sapremo comunque di più dal 1° gennaio 2026, data a partire dalla quale sarà attiva la nuova app di ATAC in questione e primo giorno utile per chiedere i rimborsi.

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Pietro Paolucci
Pietro Paolucci
Redattore

Nato a Roma, è un giornalista che si occupa soprattutto di tecnologia e innovazione. Dalle lauree in Letteratura Musica Spettacolo e in Filologia Moderna si indovinano alcuni suoi interessi, ma gli piacciono anche le montagne, nuotare, la psicologia e andare nei posti che non conosce. Ha tre biciclette, quattro chitarre e altre cose che non ha tempo di rispolverare, dice. Da vecchio vorrebbe mettere piede su Marte, o quantomeno scriverne un reportage.

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