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Cos'è il soft clubbing? In un periodo di grande cambiamento come quello che stiamo vivendo, come sospeso tra rivoluzione digitale e vecchie abitudini del secolo scorso, anche il mondo della musica e del divertimento è in fase di evoluzione. Nell'epoca dei social dove è fondamentale far vedere agli altri che ci divertiamo, frequentiamo luoghi "fighi" e andiamo alle feste più esclusive, può essere naturale per molte persone cercare qualcosa di diverso, senza dover rinunciare per forza alla musica o al ballo. Questo in sostanza è il principio che si cela dietro il soft clubbing, la risposta molto più tranquilla al proliferare delle discoteche fracassone e dei rave infiniti.
Niente alcool a fiumi o ancora peggio droghe, musica più soft senza però che possa venire meno la possibilità di ballare, orari spesso giornalieri o comunque non dedicati solo agli amanti delle ore piccole e, soprattutto, un'idea diversa di divertimento e socializzazione. Come spesso accade per queste cose, il soft clubbing è nato nel Regno Unito - anche se alcune fonti parlano di Stati Uniti - per poi diffondersi rapidamente in tutto il Vecchio Continente e anche Oltreoceano, venendo apprezzato dai giovani e da chi è più âgée. I ritardo rispetto altri Paesi, alla fine il soft clubbing è arrivato pure in Italia, con questa tendenza che è in espansione pure nel Belpaese anche se con un ritmo più lento.
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Cosa ne dite di fare un bel rave in sauna? Di unire un po' di yoga al parco con un bel DJ set? E di andare a ballare per tutta la mattina? Ecco, il soft clubbing è un insieme di tutte queste cose. Non si può infatti dare una definizione ben precisa di cos'è il soft clubbing. Ci sono però delle caratteristiche comuni che si possono riscontrare in eventi di questo tipo. Per prima cosa la musica non è assordante e gli ambienti sono molto più curati, il tutto per favorire la conversazione e la connettività tra i vari partecipanti. Le location spesso sono poco convenzionali - saune, parchi, spazi dedicati all'arte e cose del genere - e ben diverse dalle tradizionali discoteche.
Ci sono poi altri aspetti che caratterizzano il soft clubbing. Gli orari infatti non sono ristretti alla sola notte, ma abbracciano molte volte la mattina, il pomeriggio o la fascia serale. Insomma gli appuntamenti non iniziano tassativamente dopo la mezzanotte e a quell'ora solitamente sono belli che conclusi. Non ci sono poi gli eccessi legati al consumo di droghe o alcool, anche se farsi un drink naturalmente è possibile. Infine i prezzi, visto che si tratta di eventi il più delle volte economici e alla portata di tutte le tasche. In conclusione, soft clubbing significa dare priorità alla connessione autentica attraverso esperienze immersive tra cui intrattenimento, arte e musica, senza sacrificare il benessere o i valori personali. Insomma, divertirsi senza esagerare, in orari anche diurni, in luoghi alternativi e con prezzi ragionevoli.
Da Londra il soft clubbing si è diffuso rapidamente anche a Berlino e Parigi, arrivando in buona parte delle maggiori città occidentali. Stando a dei recenti dati forniti da Eventbrite, negli ultimi tempi gli eventi di Coffee Clubbing sono aumentati del 478%. In particolare, i rave in sauna sarebbero cresciuti del 256% e i Morning Dance Party del 20%. Quello che potrebbe sorprendere è che ad affollare questi eventi non sono attempati matusa, ma tanti giovani, come se la Gen Z stufa degli eccessi stesse cercando adesso qualcosa di alternativo per divertirsi, conoscere nuove persone e stare insieme agli amici. Una sorta di antitesi delle discoteche o dei club moderni.
E in Italia? Rispetto a Regno Unito, Germania o Francia, il soft clubbing non è ancora particolarmente diffuso, qualcosa però si sta iniziando a muovere anche da noi. A Milano in particolare ci sono alcuni locali che si stanno convertendo a questa nuova tendenza, mentre non mancano eventi singoli che però non fanno parte di un calendario ben strutturato. La sensazione è che nel nostro Paese si stia cercando di tastare il terreno, come per cercare di capire se magari ballare di giorno con un frullato al posto di un mojito possa attrarre molte persone come avviene altrove. Se tutte le tendenze mainstreaming sembrerebbero portare verso la strada degli eccessi, il soft clubbing è la dimostrazione che ci si può divertire e stare bene con gli altri anche in un'atmosfera di grande tranquillità: fegato e udito così vi ringrazieranno.
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