Sicurezza in montagna
Sicurezza in montagna - Shutterstock foto di africa_pink

Il soccorso alpino diventerà a pagamento dal 2026?

In caso di approvazione gli "imprudenti" dovranno pagare (alcuni) interventi di soccorso in montagna
A cura di Pietro Paolucci
Articolo pubblicato il:
26 Ottobre 2025

Non è ancora definitiva la nuova legge di bilancio 2026. Ma venerdì 17 ottobre il Consiglio dei Ministri ne ha approvato il "disegno" che anticipa come il governo intende spendere i fondi nel 2026 e ulteriori misure in dirittura d'arrivo. Tra i vari punti della bozza ce n'è uno che riguarda delle operazioni di soccorso che potrebbero diventare a pagamento in alcuni casi specifici: ovvero in caso di dolo o di colpa grave. Non si tratta degli interventi del Soccorso Alpino (CNSAS, acronimo di Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), ma visto che se ne sta parlando molto, è importante fare un po' di chiarezza.

Cosa riporta la bozza della legge di bilancio 2026

Escursionisti in montagna
Escursionisti in montagna - Shutterstock, foto di Dmitry Molchanov

Iniziamo dai due commi 10 e 11 dell'articolo 130 (Norme di revisione e razionalizzazione della spesa) della bozza della Legge di bilancio 2026, le due parti del disegno di legge da cui deriva il timore dell'introduzione di interventi a pagamento del Soccorso Alpino

Comma 10. Fermo restando quanto previsto dagli articoli 340 e 658 del codice penale e le priorità delle esigenze di soccorso pubblico e fuori dai casi di cui agli articoli 489 e 490 del codice della navigazione, per gli interventi di ricerca, soccorso e salvataggio effettuati dal Corpo della Guardia di finanza è dovuta la corresponsione di un corrispettivo al Ministero dell'economia e delle finanze a carico di colui che ha determinato l’evento per il quale è stato effettuato l’intervento qualora l’evento sia imputabile a dopo (dolo, ndr) o colpa grave dell’agente. Il corrispettivo è altresì dovuto in caso di richiesta di intervento immotivata o ingiustificata.

Comma 11. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sono stabiliti i corrispettivi dovuti ai sensi del comma 10, determinati, in relazione alle diverse voci di costo, su base oraria o forfettaria in relazione ai costi del personale, dei mezzi, del carburante e delle attrezzature necessarie, nonché le necessarie disposizioni attuative ed applicative. L'aggiornamento delle tariffe è annualmente rideterminato sulla base degli indici ISTAT rilevati al 31 dicembre dell'anno precedente.

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Quindi, gli imprudenti dovranno pagare i soccorsi?

Un elicottero soccorso alpino
Un elicottero del Soccorso Alpino - foto di Alexey Pevnev su Shutterstock

Ni, perché si parla solo degli interventi del Corpo della Guardia di Finanza, che ha anche il compito di effettuare attività di soccorso, ricerca e salvataggio in ambiente montano. Ma non è la principale organizzazione che si occupa di intervenire in situazioni simili, essendo proprio il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico quello deputato a svolgere questo tipo di attività di soccorso. Per inciso, ricordiamo che gli interventi del Soccorso Alpino sono attualmente regolati da leggi regionali.

Si parla tuttavia di soccorsi a pagamento in caso di interventi immotivati e ingiustificati, ovvero nei casi in cui la persona soccorsa si trovasse a chiedere aiuto perché mal equipaggiato, in seguito a comportamenti imprudenti o senza altri validi motivi, tuttavia non adeguatamente specificati. Non è specificato nemmeno l'importo da pagare in queste situazioni, tariffe che, come si legge nella bozza riportata, sarebbero legate a diversi fattori.

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Quindi, per il momento la misura dovrebbe essere applicata solo per gli interventi del Corpo della Guardia di Finanza nel caso in cui il Parlamento approvi la nuova legge di bilancio, approvazione attesa nelle prossime settimane e, in ogni caso, entro il 31 dicembre. Non è tuttavia da escludere che un approccio simile possa venire esteso ad altri servizi di soccorso, ma al momento non c'è alcuna ipotesi sul tavolo di discussione al riguardo.

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Pietro Paolucci
Pietro Paolucci
Redattore

Nato a Roma, è un giornalista che si occupa soprattutto di tecnologia e innovazione. Dalle lauree in Letteratura Musica Spettacolo e in Filologia Moderna si indovinano alcuni suoi interessi, ma gli piacciono anche le montagne, nuotare, la psicologia e andare nei posti che non conosce. Ha tre biciclette, quattro chitarre e altre cose che non ha tempo di rispolverare, dice. Da vecchio vorrebbe mettere piede su Marte, o quantomeno scriverne un reportage.

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