Superluna
Una "superluna" - foto di Cavan-Images

Nuove conferme sull'origine della Luna dall'ultimo studio su Theia

Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica "Science" lascia pochi dubbi
A cura di Pietro Paolucci
Articolo pubblicato il:
4 Dicembre 2025

Arrivano nuove conferme sull'origine della Luna da un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Science. È risaputo e tendenzialmente confermato dagli astronomi che il nostro satellite sarebbe nato in seguito allo scontro con la Terra di Theia, un planetoide grande come Marte che, diversamente da quanto si pensava, non proverrebbe da molto lontano ma sarebbe uno "stretto cugino" del nostro pianeta. È questa l'ultima ipotesi emersa dallo studio, una teoria che riscrive la storia del nostro satellite.

Come è nata la Luna

Cupola di San Pietro con Luna piena
Cupola di San Pietro con Luna piena - Shutterstock, foto di Daniele Cossu

Lo scontro fra la Terra e Theia da cui sarebbe nata la Luna è una teoria largamente accettata dalla comunità scientifica, impatto che risalirebbe a circa 4,5 miliardi di anni fa. Secondo le ipotesi basate sulle simulazioni dello scontro, la grande quantità di materiale dei due pianeti originata dall'impatto si sarebbe scagliata in orbita attorno alla Terra per poi aggregarsi fino a formare la Luna.

Il nostro pianeta sarebbe dunque figlio di due corpi celesti simili, più simili di quanto credevamo finora perché dallo studio di Science menzionato, guidato dal Max Planck Institute for Solar System Research (MPS) e dall'università di Chicago, sono risultati vari indizi del fatto che Theia non provenisse da zone remote del Sistema Solare, ma fosse originario di un'area vicina al Sole, il cosiddetto Sistema Solare interno dove si formarono, oltre alla Terra, anche Venere e Mercurio.

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Lo studio sul padre della Luna, Theia

Marte, il Pianeta Rosso visto dalla Luna
Marte, il Pianeta Rosso visto dalla Luna. Shutterstock by buradaki

I ricercatori hanno analizzato quindici campioni di rocce terrestri e sei lunari, campioni raccolti durante le missioni Apollo sulla Luna. In particolare, ne hanno misurato la proporzione di isotopi (atomi con lo stesso numero di protoni ma con un diverso numero di neutroni) di ferro, cromo, molibdeno e zirconio, composizione isotopica che viene utilizzata per comprendere la formazione e l'evoluzione del Sistema Solare, ovvero dei corpi celesti che ne fanno parte.

Nel loro studio i ricercatori, sono giunti alla conclusione che la composizione di Theia non corrisponde a quella di meteoriti provenienti dalle zone più marginali del Sistema Solare. L'ipotesi più convincente, diversamente da quanto credevamo, è invece quella che Theia si sia formato vicino alla Terra, appunto nella zona interna del nostro sistema, scenario che apre dunque alla possibilità che la Luna sia figlia di una fusione di due pianeti molto simili tra loro, sia per composizione che per massa.

Dunque, il nostro satellite non è solo un pezzo di Terra, ma anche un pezzo di un altro pianeta che è un suo stretto parente ed ex vicino di casa.

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Pietro Paolucci
Pietro Paolucci
Redattore

Nato a Roma, è un giornalista che si occupa soprattutto di tecnologia e innovazione. Dalle lauree in Letteratura Musica Spettacolo e in Filologia Moderna si indovinano alcuni suoi interessi, ma gli piacciono anche le montagne, nuotare, la psicologia e andare nei posti che non conosce. Ha tre biciclette, quattro chitarre e altre cose che non ha tempo di rispolverare, dice. Da vecchio vorrebbe mettere piede su Marte, o quantomeno scriverne un reportage.

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