La 82ª edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ha rubato e continua a rubare gli sguardi della stragrande maggioranza degli appassionati in questi giorni. Ma ai più attenti, in particolare agli abbonati a Netflix, non sarà sfuggita l'uscita di Long Story Short. Si tratta di una nuova serie animata per adulti, attesa e già molto acclamata, sorella della serie di culto BoJack Horseman, vale a dire ideata da Raphael Bob-Waksberg e dal suo team.
La storia ruota attorno agli Schwooper, una famiglia ebraica californiana, in particolare attorno al rapporto tra i fratelli Avi, Shira e Yoshi e i loro genitori Naomi ed Elliott. One family, over time, si può leggere nella sinossi ufficiale inglese, vale a dire la storia di una famiglia nel corso degli anni, dalla giovinezza dei tre fratelli all'età adulta, con salti indietro ai tempi della loro infanzia e agli anni ancora precedenti, attraverso i vari momenti di gioia, difficoltà e compromesso.
Proprio l'alternarsi delle linee temporali è un espediente narrativo con cui Long Story Short racconta e spiega le storie e peculiarità dei suoi personaggi, esplorandone i traumi e i condizionamenti attraverso un'evidente impronta emotiva e psicologica. In sostanza, parla di famiglia, dei momenti divertenti, entusiasmanti e anche disastrosi che ne caratterizzano l'esistenza e modellano le identità e i caratteri dei vari componenti. Ne parla con ironia, ma anche con la profondità che chiunque abbia guardato BoJack Horseman si può aspettare.
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Risate, comicità demenziale, ma anche momenti ricchi di riflessione e di emozioni profonde, dunque, un po' come BoJack Horseman, serie animata che ha come protagonista un cavallo antropomorfo depresso, un'ex celebrità dell'industria cinematografica hollywoodiana. L'autore è lo stesso, come dicevamo, e anche la mano è la stessa, quella dell'illustratrice e fumettista Lisa Hanawalt.
Ragioni per le quali è lecito anche aspettarsi atmosfere e linguaggi simili, benché traslati in una storia diversa e che sposta le attenzioni da un singolo uomo-cavallo disfunzionale a una famiglia tradizionale raccontata come sfogliando un album fotografico di famiglia, ha spiegato l'autore Bob-Waksberg in un'intervista a Variety.
La prima stagione di Long Story Short ha dieci puntate da circa 25 minuti ciascuna, serie che è stata rinnovata per una seconda stagione già prima dell'uscita su Netflix, dove è visibile dallo scorso 22 agosto.
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