Granfondo del Montefeltro 2025: pedalando tra tartufi, borghi e natura
Un weekend tra sport, cultura e sapori nel cuore dell’Italia centrale
Adrenalina, panorami mozzafiato e divertimento sono gli elementi alla base delle vie ferrate, itinerari attrezzati che si snodano sulle pareti rocciose delle montagne, soprattutto. Ce ne sono infatti di diversi tipi e difficoltà, alcune molto semplici e adatte anche ai meno allenati e ai principianti, altre difficili per sviluppo altimetrico e tecnicità.
Indipendentemente dalla complessità e dalle varie tipologie e caratteristiche, per fare una via ferrata in sicurezza occorre l'attrezzatura adatta e alcune nozioni di base. E visto che sono sempre più popolari, specie durante le vacanze estive, vediamo cosa sapere prima di avventurarsi su creste esposte e pareti ripide per non rischiare di farsi male.
Iniziamo dalle basi. Le vie ferrate sono dei percorsi attrezzati escursionistici o alpinistici che si sviluppano sulle pareti rocciose delle montagne o di rilievi collinari. Sono caratterizzate da staffe, scale metalliche, ponti sospesi e attrezzature artificiali fisse vari che aiutano nella progressione, assicurata tramite cavi metallici a cui ci si aggancia tramite moschettoni.
Essendo dei percorsi prevalentemente montani, le Alpi e le Prealpi sono il luogo in cui sono più diffuse le vie ferrate, soprattutto in Trentino-Alto Adige, la regione d'elezione per gli amanti di questo tipo di attività.
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Vietato improvvisare. Perché, come anticipato, serve l'attrezzatura specifica per affrontare una via ferrata. Oltre a un paio di scarpe robuste e protettive, adatte all'ambiente montano, e ai vari accessori e abbigliamento tipici da escursionismo o alpinismo, a seconda della stagione, della quota e delle caratteristiche del percorso è obbligatorio (perché indispensabile) avere con sé un kit da ferrata.
Si tratta di un set composto da un imbrago a cui viene fissato un kit a forma di "V" o "Y" composto da un dissipatore (un sistema di smorzamento a lacerazione progressiva) e da due longe con altrettanti moschettoni alle due estremità. Serve anche un casco da arrampicata e dei guanti specifici da ferrata, fondamentali per evitare di farsi male alle mani tenendosi al cavo metallico, oltre che per avere una presa migliore in caso di sudore o di corde verticali .
Un consiglio extra: portare con sé uno o più cordini (di lunghezza diversa) con moschettoni a ghiera annessi da utilizzare per fare una sosta e riposarsi durante le vie ferrate più lunghe o prima delle sezioni più tecniche in cui è fondamentale essere il meno stanchi possibile.
Ci sono diversi sistemi di valutazione delle vie ferrate, come la scala Schall usata in Trentino-Alto Adige e soprattutto in Austria: va da A (facile) e F (più che estremamente difficile). La scala italiana comprende invece cinque gradi di difficoltà: F (facile), PD (poco/moderatamente difficile), D (difficile), TD (molto difficile) ed ED (estremamente difficile).
A seconda della zona in cui ci si trova, ci sono poi anche altre scale di difficoltà delle vie ferrate che permettono di scegliere quali affrontare avendo già un'idea su cosa trovare, scale che prendono tutte in considerazione vari fattori come la verticalità delle pareti, la lunghezza, il dislivello e la presenza o meno di appigli e di appoggi con cui progredire.
A tutto questo è importante inoltre considerare altre componenti ambientali quali la quota, le condizioni meteorologiche e il periodo in cui si desidera percorrere una via ferrata. Perché anche d'estate può capitare di trovare neve e ghiaccio sulle vie ferrate esposte a nord e in quota, situazione che complica ulteriormente la progressione e, a seconda dei casi, potrebbe rendere necessario l'uso di ramponi e di altre attrezzature specifiche.
In ogni caso, chi non ha mai percorso una via ferrata o si trova in una zona che non conosce farebbe bene a rivolgersi alle associazioni che organizzano questo tipo di attività per acquisire le nozioni di base, avere maggiore con maggiore consapevolezza dei vari rischi specifici e affrontarle in sicurezza.
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