Un robot che consegna il cibo
Un robot che consegna il cibo in Estonia. Shutterstck by JulieStar

Arrivano i robot che consegnano il cibo, ma sono affidabili?

Già attivi negli Usa, presto potrebbero arrivare anche da noi. Ma non mancano problemi e interrogativi
A cura di Alessandro Cipolla
Articolo pubblicato il:
7 Ottobre 2025

Sapete che esistono dei robot che consegnano cibo? Mentre da noi si dibatte - giustamente - sulle tutele dei riders che ogni giorno portano nelle nostre case qualsiasi necessità dai generi alimentari fino alle medicine, negli Stati Uniti e in altri paesi anche europei ormai sono sempre più i robot che fanno questo lavoro. Ci sono però molti paletti e diverse problematiche, anche se si tratta di un servizio comunque recente e di certo migliorabile. Ma cosa sono nel dettaglio i food delivery robots? Si tratta di veicoli autonomi o semi-autonomi progettati per trasportare pasti o generi alimentari dal punto di preparazione - ristorante, supermercato, pizzeria etc...) fino al cliente, senza bisogno che ci sia un conducente umano.

In verità non stiamo parlando di una novità, visto che i robot che consegnano il cibo esistono da quasi dieci anni, anche se il loro utilizzo su larga scala è un po' più recente. In California questo servizio è arrivato nel 2018, ma è stato durante la pandemia che questa tipologia di consegne è diventata comune diciamo per cause di forza maggiore. Di recente poi questi piccoli veicoli dall'aspetto simpatico sono comparsi anche in Regno Unito ed Estonia, mentre sono in corso test in altri paesi come Germania, Cina e Giappone. E l'Italia? Al momento tolti alcuni esperimenti di questi robot non c'è traccia e, probabilmente, difficilmente ne vedremo in giro nell'immediato futuro.

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Come funzionano i robot che consegnano il cibo

Califonria: Khalif è un robot che consegna cibo a domicilio
California: Khalif è un robot che consegna cibo a domicilio. Shutterstock by Walter Cicchetti

Come funzionano i robot che consegnano cibo a domicilio? Oltreoceano ormai li puoi vedere tranquillamente percorrere le strade al posto dei riders: divenuti familiari per gli americani durante il periodo buio del Covid, ormai sono sempre più numerosi.Il loro meccanismo si basa su due elementi chiave: sensori e softwareI food delivery robot utilizzano un sistema di sensori che li aiuta a orientarsi. Sebbene i sensori utilizzati possono variare a seconda del produttore, la maggior parte di questi robot utilizza un sistema di telecamere e sensori a ultrasuoni che fungono da occhi. Dal punto di vista software, questi robot invece si affidano a una sorta di GPS ad alta tecnologia, ma più complesso. Questo software utilizza mappe e informazioni sulla zona per pianificare il percorso.

In pratica i robot per le consegne si muovono in un certo senso come un essere umano. Considerano aspetti come i segnali stradali, privilegiano i marciapiedi e optano per i percorsi più brevi ed efficienti ove possibile. Naturalmente a volte possono imbattersi in ostacoli imprevisti come lavori in corso o affollamenti: in questi casi un operatore umano può assumere il controllo del robot da un ufficio remoto per risolvere le varie problematiche. Oltre ai piccoli rover che sono più comuni, possono essere anche dei droni a effettuare la consegna. Al momento dell'arrivo il cliente tramite un app sblocca il vano che contiene il suo ordine. I robot terrestri si muovo sui marciapiedi e raramente possono fare piccoli tratti di strada; quanto alla velocità solitamente si muovono a circa 20 km/h.

Tra problemi e scetticismo

Un robot consegna del cibo presso il campus di Pittsburgh
Un robot consegna del cibo presso il campus di Pittsburgh. Shutterstock by JHVEPhoto

Le aziende produttrici di questi piccoli vettori per le consegne con il tempo hanno affinato sempre più i meccanismi dei propri robot. Naturalmente non riescono a coprire le grandi distanze, ma nei quartieri delle grandi città sono sempre più numerosi visto che riescono a effettuare le consegne in poco tempo e a qualsiasi ora del giorno. Una manna per i nottambuli o i mattinieri. In più sono ecologici, anche se inevitabilmente "rubano il lavoro" ai riders. Non mancano però le criticità. Per prima cosa ci sono le frequenti collisioni sui marciapiedi tra robot e pedoni, tanto che negli Usa le persone stanno invocando una sorta di regolamentazione.

In più di frequente si verificano episodi di furto e vandalismo, un problema sia per gli esercenti sia per i clienti che non vedono arrivare il proprio ordine. L'autonomia di questi robot che consegnano il cibo poi è abbastanza limitata: circa 10 kg per un'ora di autonomia continua. Spesso poi c'è difficoltà a superare gli ostacoli urbani imprevisti, con l'ordine che di conseguenza arriva in ritardo anche in caso di condizioni meteo particolarmente avverse. I più "complottasti" poi diffidano di questi veicoli che vengono visti come occhi e microfoni delle aziende che girano per i quartieri e arrivano fino alle nostre case. Insomma, la tecnologia va avanti e il futuro andrà sempre più in questa direzione, ma sui food delivery robot il sentore è che ci sia ancora da lavorare.

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Alessandro Cipolla
Redattore

Marchigiano di nascita e romano d'adozione, giornalista pubblicista e laureato al D.A.M.S., ama scrivere e raccontare tutto ciò che lo circonda, ma non chiedetegli di prendere l'aereo...

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