DeepSeek, che cos’è e come funziona
L'IA orientale che sfida i colossi americani bannata in Italia
Sono ormai molti i motori di ricerca basati sull'intelligenza artificiale, strumenti diffusi da mesi anche in Italia, soprattutto grazie a ChatGPT e alla sua funzione Search. Dalle liste di link pertinenti da cliccare che Google e simili ci forniscono praticamente da sempre, si sta passando via via alle risposte secche, alle informazioni visibili subito, anche su Google con AI Overview. Non è ancora così comune affidarsi a strumenti che cercano le informazioni sul web al posto nostro, ma il concetto di ricerca online è già cambiato parecchio.
Le intelligenze artificiali stanno modificando notevolmente il modo in cui cerchiamo informazioni su Internet e, di conseguenza, stanno rivoluzionando gli stessi motori di ricerca. Google in primis, soprattutto all'indomani del successo di ChatGPT, si è dovuto ripensare profondamente per non rischiare di soccombere e diventare obsoleto. Perché ancora prima che OpenAI rilasciasse il suo motore di ricerca ChatGPT Search (presentato il 31 ottobre 2024) era già molto comune cercare informazioni direttamente su ChatGPT, chatbot che restituisce subito delle risposte, velocemente e senza troppi giri di parole, link da aprire e pagine da consultare.
Una grande comodità per chiunque fosse abituato a googlare, soggetta alle cosiddette allucinazioni (risposte generate da un'IA contenente informazioni false o fuorvianti), al rischio di parzialità e di inesattezze e ad altri noti e rilevanti problemi intrinseci all'utilizzo delle intelligenze artificiali, ma pur sempre una comodità a cui molte persone si sono cominciate presto ad abituare.
Ecco, nasce proprio da qui AI Overview, la risposta di Google a ChatGPT e agli altri motori di ricerca basati sull'AI che, in sostanza, cercano le informazioni sul web al posto nostro, come dicevamo.
AI Overview è una funzione che Google ha integrato nel suo motore di ricerca a partire dalla scorsa primavera, in Italia. Negli Stati Uniti era già presente e, internamente, da ancora più tempo. A oggi la vediamo operativa subito in cima ai risultati delle ricerche di Google sotto forma di brevi riassunti delle informazioni che l'utente sta cercando, risposte generate dall'intelligenza artificiale e basate su alcuni dati raccolti da Google sul web.
L'utente può approfondire la ricerca facendo clic sulle fonti dei riassunti stessi di AI Overview, linkate a margine del testo, oppure guardare oltre interagendo con la consueta lista di articoli pertinenti alla chiave di ricerca indicata. Non tutte le ricerche forniscono questi riassunti come risposta, un sistema che non stravolge l'esperienza di ricerca cui Google ci ha abituato che, rimane tuttavia sostanzialmente invariata per gli utenti.
Per qualcosa di più simile a un chatbot alla ChatGPT, c'è invece Gemini, l'assistente virtuale di Google che integra anche la funzione Deep Research per ottenere informazioni più dettagliate e approfondite.
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È il motore di ricerca di ChatGPT, uno strumento che permette di effettuare ricerche online direttamente dall'interfaccia del chatbot selezionando l'opzione "Cerca". ChatGPT Search si attiva anche automaticamente quando le informazioni richieste dall'utente non sono presenti all'interno del dataset su cui si basa il chatbot, per esempio per le notizie recenti.
A differenza del motore di ricerca di Google, l'approccio è conversazionale e aperto al linguaggio naturale, alla stregua di Gemini. Come questo integra la funzione "deep research" che consente di effettuare delle ricerche più approfondite, operazioni per le quali è necessario più tempo per fare in modo che il sistema analizzi con attenzione le fonti e restituisca delle risposte più precise, documentate e dettagliate.
Da segnalare anche la modalità studio di ChatGPT che, anziché fornire subito delle risposte, aiuta l'utente ad affrontare i relativi problemi e a ricevere le informazioni passo-passo stimolando il ragionamento e permettendo di ricevere feedback e verificare le conoscenze apprese.
Stesso approccio conversazionale anche per Perplexity AI, un motore di ricerca basato sull'intelligenza artificiale da cui hanno preso esempio sia OpenAI che Google. Fornisce risposte concise, ben organizzate e corredate di fonti accessibili, offrendo anche la possibilità di effettuare ricerche approfondite.
Tra gli altri motori di ricerca AI vale la pena considerare anche Brave Search, strumento con cui effettuare ricerche online in maniera sicura grazie ai blocchi integrati dei tracker e degli annunci pubblicitari che non rispettano la privacy, capisaldi su cui si basa l'omonimo browser da cui nasce.
Interessante perché molto personalizzabile anche Komo AI, motore di ricerca di cui l'utente può gestire il modello di base (oltre a quello proprietario ci sono GPT, Claude, Gemini, Llama e altri), lo stile e perfino il tipo di fonti. Da menzionare anche il motore di ricerca integrato nel chatbot Claude di Anthropic, uno dei colossi del settore dell'intelligenza artificiale.
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