Apple introduce diverse novità utili sui computer Mac con macOS 26 Tahoe
Un aggiornamento "di sostanza" che rinnova i computer della Mela con varie funzioni
Ormai sdoganata sugli smartphone, quantomeno sui più recenti e costosi, la connessione satellitare arriva anche sugli smartwatch. Nelle ultime settimane sono usciti sul mercato i primi modelli compatibili, una funzione anche in questo caso riservata ai modelli più cari prodotti dalle aziende principali del settore: Apple, Garmin e Google. Si tratta di una novità molto utile, che può rivelarsi cruciale in certe situazioni, soprattutto per chi va in montagna o capita spesso in aree remote dove la copertura cellulare è scarsa o proprio assente.
La connessione satellitare sugli smartwatch, come sugli smartphone, permette di comunicare anche senza copertura mobile sfruttando la rete di satelliti in orbita terrestre bassa (LEO, ovvero Low Earth Orbit), o i satelliti GEO (in orbita geostazionaria), i quali ricevono e trasmettono i segnali tra l'orologio e le stazioni a terra per le comunicazioni. Significa in soldoni poter inviare messaggi di emergenza, condividere le informazioni sulla propria posizione e altri dati utili per restare in contatto con i propri cari o contattare i soccorsi anche quando non c'è campo o non è disponibile una rete Wi-Fi.
È quindi evidente che non si tratta di una funzione spendibile nella vita di tutti i giorni, considerando l'estensione della copertura cellulare odierna sul nostro territorio e altrove. Ma è sufficiente visitare zone più remote, come montagne, campeggi isolati e aree poco urbanizzate, per veder spesso scomparire le "tacchette" che indicano l'intensità del segnale del telefono e non riuscire più a telefonare, mandare messaggi o connettersi a Internet.
Ecco, in questi casi, smartphone e smartwatch con supporto alla connettività satellitare possono fare davvero la differenza, diventando degli strumenti cruciali per restare in contatto con i propri cari e, tanto più, per contattare i soccorsi in situazioni di emergenza.
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Con la serie iPhone 14, Apple ha aperto la strada agli smartphone comuni dotati di modem capaci di connettersi ai satelliti per comunicare, a cui hanno poi seguito anche Samsung e Google con i loro recenti telefoni di fascia alta. Quest'ultima è stata invece la prima ad arrivare nel settore smartwatch con Pixel Watch 4, a cui hanno poi seguito Garmin con Fenix 8 Pro (non è al momento disponibile sul mercato italiano) e Apple con Watch Ultra 3.
Quest'ultimo, per esempio, permette di inviare SMS e messaggi, anche di emergenza, e condividere la propria posizione ogni 15 minuti con i propri contatti aggiunti all'app Dov'è. Per farlo Apple ha integrato una funzione automatica che mostra le operazioni necessarie da seguire per accedere e usare le funzioni satellitari, in primis muovere l'orologio affinché l'antenna agganci il satellite più vicino con cui entrare in contatto.
Anche le funzioni satellitari di Google Pixel Watch 4 e Garmin Fenix 8 Pro prevedono un procedimento simile, smartwatch che utilizzano tuttavia reti di satelliti e operatori differenti: Skylo per questi ultimi e Globalstar per Apple.
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Con il recente lancio dei primi chip per orologi con supporto alla connettività satellitare, i Qualcomm Snapdragon W5 Gen 2, è praticamente certo che nei prossimi mesi anche altre aziende introdurranno sul mercato nuovi smartwatch capaci di comunicare sfruttando le reti di satelliti in orbita.
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