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Aurora boreale nel 2025: dove vederla

Dalla Lapponia al Canada, alla ricerca delle Luci del Nord
A cura di   Barbara Balestrieri

Aurora boreale nel 2025

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Aurora boreale nel 2025

Aurora boreale nel 2025

Per i finlandesi è la coda di una volpe artica, che, toccando la neve mentre corre, crea scie luminose; per gli eschimesi, quel gioco di bagliori sfolgoranti nel cielo altro non è, invece, che l’immagine degli spiriti dei loro antenati; per la scienza, più pragmatica, tuttavia non c’è dubbio: è la collisione tra le particelle cariche rilasciate dal Sole e le particelle gassose nell’atmosfera terrestre a dare luogo all’incanto dell’aurora boreale. Si tratta di un fenomeno di rara suggestione che si verifica tipicamente nei Paesi vicini al circolo polare articolo (da cui il nome di Luci del Nord), ma ha di recente riservato qualche sorpresa a latitudini decisamente più basse, regalando un momento di magia perfino all’Italia. Imprevedibile, elusivo, per vivere in prima persona un simile evento è fondamentale essere nel posto giusto al momento giusto. Scopriamo allora dove ammirare uno degli spettacoli più affascinanti del Pianeta (e non solo, sono privilegiati in questo anche Giove, Marte, Nettuno e Urano, ma, per ovvie ragioni, non ci inoltreremo fin lì) in questo 2025, che si preannuncia l’anno d’elezione per assistere a straordinarie danze di luci verdi, rosse e azzurre nelle notti scure, grazie all’avvicinarsi del massimo solare, una fase di elevata attività solare che si verifica ogni 11 anni. Ecco quindi 5 luoghi imperdibili per dare la caccia all’aurora boreale nel 2025.

L’aurora boreale nel 2025: dove vederla 

Rovaniemi, Lapponia finlandese

Aurora boreale nel 2025
Rovaniemi. Shutterstock by AinoMell

È il regno di Babbo Natale, sede del suo magico Villaggio, popolato da renne e solerti elfi; perciò, non è un caso che nel periodo delle feste la capitale della Lapponia finlandese, avvolta nel suo manto di neve bianco, sia particolarmente animata. Se poi si considera anche che in inverno questo luogo incontaminato, dove il sole sorge alle 11 e tramonta alle 13.30, è per definizione teatro di straordinarie manifestazioni luminose, non c’è da stupirsi che sia una delle mete predilette dai fotografi di tutto il mondo. A Rovaniemi l’aurora boreale esplode volentieri nel suo surreale splendore, complice l’assenza di inquinamento luminoso, requisito indispensabile per poter assistere al tripudio di colori che – un piccolo promemoria, posto che l’occhio umano ha dei limiti – dietro la lente della macchina fotografica assume i contorni di un’esperienza metafisica.

Periodo consigliato: settembre-marzo

Kiruna e Abisko, Lapponia svedese

Aurora boreale ad Abisko
Abisko. Shutterstock by jasperdenboer_photography

Ci troviamo ancora in Lapponia, in quella svedese questa volta, dove due piccole città, che si trovano a circa un’ora di distanza l’una dall’altra, possono vantare una posizione a dir poco strategica per osservare le Luci del Nord. Kiruna è la realtà abitata più settentrionale della Svezia, a nord del circolo polare artico, ed è circondata da ampie foreste di betulle. Qui la notte polare inizia il 13 dicembre e termina il 5 gennaio: il periodo ideale per lasciarsi stregare dall’aurora boreale. Abisko, a due passi dal Parco nazionale omonimo, può invece rivendicare un vero e proprio primato. Le scie luminose si lasciano infatti guardare quasi tutto l’anno, grazie a ciò che viene denominato blue hole, un fazzoletto nel cielo sgombro da nubi (nemiche per antonomasia dei giochi di luce), reso possibile dalla presenza, tutto intorno, di montagne che proteggono dalle precipitazioni quello spazio, così sempre limpido. Una peculiarità difficilmente riscontrabile altrove, almeno in Svezia. In più, Abisko si trova precisamente all’interno dell’ovale aurorale: i cacciatori di aurore sono avvisati.

Periodo consigliato: ottobre-marzo

Reykjavík, Islanda

Il fenomeno visto da Reykjavík
Reykjavík. Shutterstock by Simon's passion 4 Travel

Per ammirare l’aurora boreale nel 2025, però, non è sempre necessario allontanarsi dalla comodità della città. A Reykjavík, in Islanda, sarà sufficiente approfittare di uno dei (tantissimi) parchi di cui la capitale è dotata per minimizzare l’inquinamento luminoso e, con un pizzico di fortuna, godersi lo spettacolo delle bande fiammeggianti nel cielo. Tuttavia, ci sono alcuni punti dove le probabilità aumentano esponenzialmente. Tra questi, il faro di Grótta, a nord-ovest della città, nella penisola di Seltjarnarnes: si tratta di un isolotto accessibile solo con la bassa marea, famoso proprio per la sua posizione ideale per l’avvistamento delle luci, che danzano nella notte davanti agli occhi rapiti di cittadini e turisti, invitati a godersi un’esperienza irripetibile accanto al faro più antico d’Islanda. Sullo sfondo, il ghiacciaio Snæfellsjökull. Un luogo di indubitabile fascino che, a prescindere dall’aurora, vale il viaggio.

Periodo consigliato: settembre-aprile. Bonus: agosto (se fortunati)

Isole Shetland, Scozia

Aurora boreale sulle Isole Shetland
Isole Shetland. Shutterstock by Craig.J.Thomson

L’arcipelago più remoto della Scozia, aspro e selvaggio, è il luogo migliore nel Regno Unito per ammirare le fantasmagoriche luci. E se è vero che, in assoluto, le Isole Shetland non rappresentano la meta prediletta in tal senso, a causa del clima ostile e del cielo spesso coperto, è altrettanto vero che l’intensa attività solare del 2025 potrà riservare più di una sorpresa a chi volesse avventurarsi in queste terre uniche dal punto di vista naturalistico. Se le condizioni meteorologiche lo consentono, le Shetland possono infatti regalare spettacoli luminosi cangianti di incredibile bellezza, che si stagliano in un paesaggio quanto mai scenografico. L’elevata latitudine comporta 6 ore di luce diurna, in inverno, per cui nelle notti serene le possibilità di catturare, con la mente e con la macchina fotografica, quelle che i locali chiamano “mirrie dancers” sono decisamente tangibili. Vale la pena fare un tentativo.

Periodo consigliato: ottobre-marzo

Yukon, Canada

Uno scatto da Yukon
Yukon. Shutterstock by Pi-Lens

Terra della corsa all’oro, attraversata da fiumi impetuosi e incorniciata da orgogliose montagne, lo Yukon è la quintessenza del Grande Nord canadese e, con la sua prossimità al circolo polare artico, si qualifica come uno dei luoghi più strategici al mondo per l’osservazione dell’aurora boreale nel 2025. Qui le meraviglie naturali stravincono sull’ingegno umano – è tra i territori meno popolati del Paese – e, infatti, le condizioni sono perfette per lasciarsi ammaliare dai giochi di luci nel cielo, posto che l’inquinamento luminoso è praticamente assente. Lo Yukon, confinante con l'Oceano Artico e l'Alaska, è ideale per un viaggio on the road, per vivere all’avventura, magari dormendo in tenda sotto una miriade di stelle. Va da sé che qui la postazione migliore per godere dell’aurora sia nella vegetazione selvaggia: tra il Parco Territoriale di Tombstone, il Parco Nazionale Kluane e la Valle del Klondike, per fare qualche esempio, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Periodo consigliato: novembre-marzo

Aurora boreale nel 2025 in Italia

L’aurora boreale in Italia è estremamente rara, ma nel 2024 è stata avvistata più volte, nel periodo compreso tra maggio e novembre. Questo perché – ha spiegato il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – in presenza di forte attività solare, la quantità di particelle che raggiunge la magnetosfera terrestre è tale che occasionalmente la tempesta magnetica può raggiungere anche le medie latitudini e così, in situazioni eccezionali, arrivare ai confini del Bel Paese. Lungo l’arco alpino e subalpino i cieli nostrani si sono tinti di rosso, da Ravenna a Milano, da Torino a Modena, riempendo gli occhi degli italiani di stupore; ma qualche manifestazione luminosa, più tiepida ma comunque visibile, ha salutato addirittura il Sud, fino alla Sardegna: un evento che ha davvero dell’irripetibile.

Aurora boreale a Monte Grappa
Monte Grappa. Shutterstock by Eigenvalue_multimedia

Adesso, per quanto l’aurora boreale non sia prevedibile con esattezza, l’avvicinarsi del massimo solare potrebbe fare del 2025 l’anno delle sorprese anche da noi. Le probabilità di farsi ammaliare dalla danza di luci aumentano sulle Dolomiti, baciate dal fenomeno lo scorso Capodanno, come dimostrato da scatti sensazionali – riconosciuti anche dalla NASA – delle luci immortalate dal monte Faloria che sovrasta Cortina e dal Monte Grappa sulla valle del Brenta. Insomma, sarà meglio tenere gli occhi aperti (e rivolti verso l'alto).

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