Alla scoperta di Chamois, il paese senza auto della Valle d’Aosta
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Alla scoperta di Chamois, il paese senza auto della Valle d’Aosta

Un luogo dove tutto rallenta e segue il ritmo della natura
A cura della Redazione
Articolo pubblicato il:
10 Giugno 2025

Forse non tutti lo sanno, ma in Italia esiste un piccolo villaggio che non si può raggiungere in auto, un luogo di montagna in cui le macchine non sono le benvenute: situato su un magnifico altopiano alpino della Valle d'Aosta, a ben 1815 metri sul livello del mare, Chamois è la seconda città più alta d’Italia, ed è però la prima e unica nel nostro Paese ad essere rimasta, da sempre, senza auto. Di certo nel 1965, il tema della sostenibilità ambientale non era ancora un concetto così ampiamente diffuso, quantomeno non come oggi: eppure fu in quell'anno che il villaggio di Chamois non cedette agli impulsi del progresso, decidendo di dire no alla costruzione della strada a favore di una funivia, che ancora oggi rappresenta l’unico collegamento esistente con il fondovalle. Una scelta che i suoi 99 abitanti rivendicano tutt'oggi con orgoglio. Ma andiamo con ordine.

La storia di Chamois, il paese senza macchine in Italia

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Chamois, il paese di montagna senza auto - Shutterstock by fulpez

Immaginate questo scenario - facile, tra l'altro, con i paesaggi che offrono le Alpi: pensate a un piccolo paese di montagna, situato tanto in alto che l'aria che vi si respira è tra le più pulite e la natura che lo circonda e lo abbraccia è davvero incontaminata. Ora date un nome a questa piccola gemma urbana: sì, potete chiamarla Chamois.

Situato in Valle d’Aosta, Chamois è l’unico paese senza auto e macchine in Italia raggiungibile solo a piedi, in funivia o in bicicletta, l’unico comune italiano dove le automobili non circolano - veramente. Non ci sono strade asfaltate, né tantomeno parcheggi; a indicare la via vi sono solo sentieri, pascoli e mulattiere. Una scelta (ecologica) di vita, questa, voluta dalla popolazione, e che ha permesso al villaggio di portarsi a casa il titolo di "oasi di pace", diventando un luogo ideale per chi vuole disconnettersi dallo stress della routine cittadina, e dedicarsi a un'esperienza lenta, rilassante e autentica.

Per gli abitanti di Chamois l’isolamento non è mai stato un ostacolo da superare, ma una condizione da custodire. Una scelta di vita, anzi, una presa di posizione netta: qui una strada non è mai stata voluta. Fin dalle sue origini, il villaggio è nato isolato. I primi documenti storici, risalenti al XVIII secolo, parlano di una comunità in crescita, che nel tempo ha raggiunto circa 300 abitanti. Eppure, anche durante il boom economico del secondo dopoguerra, quando l’Italia correva verso la modernità tra asfalto e cemento, gli abitanti di Chamois fecero una scelta controcorrente. Era il 1965: mentre altrove si aprivano cantieri e si costruivano strade, qui si decise di non costruire nulla. Nessuna strada. Al suo posto, fu progettata una funivia, che ancora oggi collega il paese al fondovalle e rappresenta l’unico accesso moderno al borgo.

Una scelta radicale, certo, ma coerente con lo spirito del luogo. Chamois è oggi uno degli esempi più affascinanti di paese senza auto in Italia. Amato da escursionisti, ciclisti e famiglie in cerca di silenzio, natura e benessere, il paesino offre un’esperienza autentica, fuori dal tempo, dove si cammina tra i pascoli, si vive la natura e si respira aria pulita.

Come arrivare a Chamois

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La funivia è l'unico modo per raggiungere Chamois, il paese senza auto della Valle d'Aosta - Shutterstock by trattieritratti

L'avrete capito, ma a scanso di equivoci lo ribadiamo: per raggiungere Chamois non si prende l’auto, si prende il volo - o quasi. Dal piccolo abitato di Buisson, frazione del comune di Antey-Saint-André, parte infatti una funivia che in pochi minuti trasporta passeggeri e merci fino a Corgnolaz, piccola frazione d’accesso al più celebre paese senz’auto d’Italia. È un viaggio breve, questo, ma spettacolare.

Durante la salita, lo sguardo si perde tra le vette e i pendii della Valle d’Aosta, con scorci che sembrano usciti da una cartolina. Si sorvola il campanile bifore della chiesa di Sant’Andrea, simbolo del paese sottostante, e si intravede il tracciato del ru du pain perdu, un antico acquedotto del XVI secolo che un tempo portava l’acqua del torrente Marmore ai campi della media valle.

E poi, una volta in quota, lo spettacolo continua: il Cervino si staglia maestoso all’orizzonte, mentre ai piedi del promontorio su cui sorge Corgnolaz si aprono campi d’orzo, che brillano dorati al sole nel periodo che va da maggio a luglio, poco prima del raccolto. Proprio qui, negli ultimi anni, ha preso vita un progetto singolare: la coltivazione d’orzo è stata reintrodotta per produrre birra artigianale d’alta quota.

Per i più allenati, l’alternativa alla funivia è la salita a piedi, che si snoda lungo i vari sentieri panoramici che attraversano boschi e pascoli. Un’opzione amata dai trekker e dagli appassionati di natura, e ci sentiamo di dirvi consigliata principalmente a chi è già allenato. Per chi vuole vivere fin da subito la magia di Chamois, la funivia resta comunque la porta sospesa tra terra e cielo verso un mondo diverso, senza auto e senza fretta.

Cosa fare a Chamois

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La valle e Chamois, paese di montagna senza auto - Shutterstock by trattieritratti

Alla luce di tutto questo, Chamois non è solo una meta turistica da visitare almeno una volta nella vita: fare un viaggio in questo paesino è un invito a riposarsi e rallentare, ad ascoltare il silenzio e a riconnettersi con la montagna più vera, come dovrebbe essere, e quindi senza auto, senza rumori, senza fretta.

Chi sceglie di arrivare fin quassù, a oltre 1.800 metri di altitudine, scopre un piccolo mondo sospeso dove la natura detta ancora i ritmi della vita quotidiana. In estate, i sentieri che si snodano tra boschi e alpeggi sono un vero paradiso sceso in terra per chi ama fare escursionismo e ciclismo. Gli appassionati di mountain bike trovano invece percorsi panoramici di rara bellezza, mentre chi preferisce camminare ha sempre modo di dedicarsi a passeggiate rilassanti e trekking più impegnativi, sempre accompagnati da panorami che difficilmente possono essere ritrovati altrove.

In inverno, con l’arrivo della neve, Chamois si trasforma invece in una piccola stazione sciistica, dove le piste per lo sci alpino e di fondo si inseriscono armoniosamente nel paesaggio, senza deturparlo. Tutto qui è pensato per avere il minimo impatto sull’ambiente, in linea con una filosofia di vita che privilegia la sostenibilità e il rispetto per il territorio. E anche trascorrere un capodanno qui, tra le vette più alte, diventa così un ricordo unico nel suo genere.

Ma questo villaggio è anche un luogo ideale per le famiglie, dove i bambini possono muoversi in libertà e riscoprire il legame con la natura e gli animali. Una lezione di ecologia vissuta sul campo, a tutti gli effetti. Del resto, chi cerca un’esperienza diversa, lontana dalle rotte del turismo di massa, troverà sempre a Chamois, unico paese di montagna in Italia senza auto e macchine, un rifugio dell’anima, un riparo dove il tempo si dilata e la montagna torna ad essere l'unica maestra di vita. 

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ARTICOLO A CURA DI VALERIA GIRARDI

Redazione

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