La Grande Traversata Elbana: trekking tra mare e montagna
Un itinerario di 60 Km che sfida anche gli escursionisti più esperti
Tra le mete più apprezzate delle Dolomiti Bellunesi, il Lago di Sorapis rappresenta un luogo imprescindibile per gli amanti del trekking e delle escursioni in montagna. Incastonato tra le vette del gruppo del Sorapis, a oltre 1.900 metri di altitudine, questo specchio d'acqua alpino attira ogni anno migliaia di escursionisti grazie al suo colore turchese e al contesto paesaggistico che lo abbraccia. E non sorprende, in effetti, che questo lago alpino sia tra i più fotografati e condivisi delle Alpi venete: anche chi non lo ha ancora visitato probabilmente lo ha già visto sui social, protagonista di numerosi post, foto, reel e video. Ma come e quando raggiungere il Lago di Sorapis? E qual è il percorso più facile per raggiungerlo in sicurezza?
Come per qualsiasi località o passo di montagna, la regola rimane ovviamente il buon senso - sia nel comportamento che nel comprendere le proprie possibilità fisiche e senza mai, ovviamente, trascurare il meteo. Fare trekking al Lago di Sorapis è diventato un vero classico tra gli itinerari escursionistici delle Dolomiti, soprattutto grazie alla grande visibilità che questo piccolo ma spettacolare specchio d'acqua ha ottenuto grazie ai social. Ma non è tutto oro ciò che luccica.
In linea di massima, il percorso più battuto parte dal Passo Tre Croci, a pochi chilometri da Cortina d'Ampezzo, e segue il sentiero CAI 215, che in circa due ore e mezza di camminata conduce fino alle sponde del lago. Il tragitto attraversa boschi di larici, ghiaioni panoramici e tratti rocciosi, offrendo scorsi spettacolari sulle svettanti cime dolomitiche. Pur non presentando difficoltà tecniche rilevanti, il sentiero richiede comunque una discreta preparazione fisica e attenzione, soprattutto nei punti esposti.
Il periodo più indicato per l’escursione va da fine giugno a metà settembre, quando il sentiero è privo di neve e il vicino Rifugio Vandelli è aperto. La partenza al mattino presto (idealmente tra le 7:00 e le 9:00) è consigliata per evitare l’affollamento, soprattutto nei fine settimana estivi, oltre che per trovare parcheggio nei pressi del passo. Oltre all’equipaggiamento tecnico adatto al clima e alla stagione (dal canto nostro suggeriamo il classico abbigliamento a strati), si consiglia di portare con sé un binocolo per l’avvistamento della fauna locale, una mappa topografica del sentiero scelto e, naturalmente, dell'acqua. Segnaliamo che in questa zona il cellulare ha copertura limitata lungo il percorso.
Sentiero Italia CAI: 8000 Km di bellezza alla scoperta del lungo trekking che attraversa il Bel Paese
Ma veniamo al dunque: come raggiungere il Lago di Sorapis in sicurezza? Il percorso più battuto per raggiungere questa perla delle Dolomiti è il sentiero CAI 215, con partenza dal Passo Tre Croci, a breve distanza da Cortina d’Ampezzo e dal Lago di Misurina. Sebbene venga spesso descritto come “facile”, questo percorso in realtà è adatto a escursionisti mediamente esperti. Alcuni tratti, esposti e privi di protezioni naturali, possono risultare impegnativi per bambini, persone poco allenate o chi soffre di vertigini. Questo poiché durante il cammino si dovranno attraversare alcuni punti che si affacciano verso un fianco estremamente scosceso, gli stessi dove diventa necessario fare un po' di fila e, soprattutto al ritorno, fermarsi per dare la precedenza a chi deve ancora salire.
È quindi importante affrontare l’escursione con l’equipaggiamento adeguato, e quindi indossare rigorosamente scarpe da trekking e abbigliamento adatto, portarsi dietro una discreta riserva d’acqua e, se possibile, una mappa topografica. Il segnale telefonico lungo il percorso è limitato.
In linea di massima il percorso richiede circa due ore di cammino (sola andata), con uno sviluppo di circa 6 chilometri e 400 metri di dislivello positivo. Una volta percorso tutto il sentiero, si raggiunge il Rifugio Vandelli, punto in cui il Lago di Sorapis si rivela all’improvviso in tutta la sua peculiare bellezza: una conca alpina delle acque color turchese lattiginoso, sormontato da una cornice naturale dominata dal Monte Cristallo e, sullo sfondo, dalle celebri Tre Cime di Lavaredo. Un panorama che ripaga ampiamente l’impegno richiesto per raggiungerlo.
Funivie insolite e dove trovarle, alla Svizzera il primato delle più spettacolari: ecco quali sono.
Per chi desidera fare trekking evitando la folla che tipicamente attira il Lago di Sorapis, così come i tratti esposti del più noto sentiero 215, il CAI 217 rappresenta un’alternativa meno frequentata ma anche più impegnativa dal punto di vista fisico e tecnico. Con partenza da Federavecchia, nei pressi dell’ex Hotel Cristallo, questo tracciato si snoda inizialmente su strada forestale per poi salire con maggiore pendenza attraverso un ambiente più selvaggio. In funzione delle condizioni meteo, si possono incontrare tratti fangosi, pietrisco instabile e ostacoli naturali come radici o rami, mentre in alcuni casi è persino richiesto l’uso delle mani per superare brevi passaggi ripidi. Il tracciato è perciò adatto a escursionisti con buona preparazione, abituati a muoversi su fondi irregolari e potenzialmente scivolosi.
In circa due ore di cammino, il sentiero 217 si collega al 215, nei pressi del Lago di Sorapis. Da qui è possibile godere della vista sull’iconico specchio d’acqua dolomitico oppure proseguire lungo l’anello che ne percorre il perimetro, offrendo scorci panoramici "instagrammabili" da varie angolazioni. A breve distanza si trova anche il Rifugio Vandelli, punto di appoggio attrezzato con servizi di ristoro e alloggio.
Il 217 non è perciò consigliato a escursionisti alle prime armi ma, per chi ha esperienza e cerca un contesto più tranquillo, offre sicuramente un’alternativa appagante e, soprattutto, più immersiva.