Vista aerea al tramonto dell'isola di Favignana
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Cosa fare e cosa vedere a Favignana, l'isola dell'Odissea: 10 consigli di viaggio

La meta perfetta per chi cerca mare cristallino, natura incontaminata e slow tourism
A cura della Redazione
Articolo pubblicato il:
13 Giugno 2025

Salita negli ultimi mesi agli onori della cronaca per essere stata il set dell'Odissea targata Christopher Nolan, Favignana è la più grande delle isole Egadi: una meta ideale per chi desidera lasciarsi sedurre da un mare cristallino, immergersi completamente nella natura più incontaminata e abbandonarsi, lentamente, a un ritmo di vita che nulla ha a che vedere con quello che scandisce tipicamente la routine lavorativa. Con una bellezza che incanta italiani e stranieri, uno dei punti di forza di questa destinazione è sicuramente la ricchezza paesaggistica: le coste frastagliate che si alternano armoniosamente a cave di tufo scolpite dalla mano dell’uomo, le spiagge appartate che emergono silenziosamente dietro sentieri assolati, gli scorci antichi che raccontano, con discreta eloquenza, secoli di vita marinara e tradizione. Ecco che allora in queste righe vogliamo proporvi un vademecum essenziale ma suggestivo: dieci cose da fare, o meglio, dieci esperienze da non perdere, per vedere e vivere pienamente l’anima vera dell’isola di Favignana.

Cosa vedere e cosa fare a Favignana

Dalla gastronomia al turismo balneare, per non farsi mancare nemmeno il piacere di scoprire angoli nascosti e tradizioni locali, Favignana si svela come un luogo capace di venire incontro alle esigenze di tutti. Ecco allora i nostri dieci consigli di viaggio che spiegano cosa fare e cosa vedere quando si visita l'iconica isola di Favignana: si parla naturalmente di itinerari tra calette cristalline, passeggiate nei borghi pittoreschi, ma anche di esperienze culturali e di momenti di autentico relax - anche mangereccio.

1. Passeggiare tra i vicoli del rione Sant’Anna

Favignana ha indubbiamente moltissimo da offrire, ma probabilmente tra le prime cose da fare e da vedere non può mancare una visita nel centro storico: un cuore urbano, questo, che si svela lentamente, con grazia raccolta e un fascino che colpisce silenziosamente anche il viaggiatore meno attento. Camminare con calma tra i vicoli del rione Sant’Anna equivale infatti a penetrare, quasi intimamente, nell’anima più vera dell’isola: antiche case di tufo giallo che si alzano lungo le stradine, portoni vivaci e colorati, cortili fioriti e il profumo, caldo e invitante, della cucina casalinga che si diffonde generosamente dalle finestre spalancate.

Ovunque si guardi, si scoprono botteghe artigiane che resistono tenaci al tempo che scorre, bar raccolti con tavolini sparsi all’aperto e piazzette dove l’aria sembra muoversi più lentamente, portando con sé un senso profondo di quiete e familiarità. Durante l’estate, la vecchia cava di tufo si anima sorprendentemente: si trasforma quasi per magia da spazio industriale a palcoscenico per eventi culturali e proiezioni cinematografiche, divenendo un luogo d’incontro e condivisione dove passato e presente dialogano per tutti e con tutti sotto le stelle.

2. Visitare le spiagge e le calette

10 cose da fare a Favignana - Cala Rossa
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Il punto forte, forse, per chi d'estate ama godersi come si deve il mare. E qui, a Favignana, le coste sono un vero spettacolo naturale, un incanto che seduce l’occhio e lo spirito. Cala Rossa, maestosamente incastonata tra alte pareti di tufo scolpite dal tempo, si presenta con le sue acque limpide e turchesi, tanto trasparenti da sembrare irreali. È probabilmente una delle cale più iconiche d’Italia, celebrata non a caso per la sua bellezza aspra e indimenticabile.

Più accessibile è invece Cala Azzurra, che accoglie i visitatori con fondali sabbiosi e acque basse, placide e rassicuranti: un rifugio perfetto, soprattutto per le famiglie con bambini, che possono nuotare serenamente in un mare che pare cullare. Chi invece ama profondamente la natura selvaggia e aspira ad angoli solitari, troverà il proprio eden a Bue Marino, una cala rocciosa di struggente bellezza, incisa nel tufo e circondata da un paesaggio silenzioso.

Le spiagge di Marasolo e Lido Burrone, invece, si offrono più comodamente ai visitatori, garantendo sabbia dorata, onde gentili e tutti i comfort necessari: lettini, ombrelloni e bar dove sorseggiare lentamente una granita al limone - che, naturalmente, ci pare d'obbligo.

3. Noleggiare una bici o uno scooter

Favignana è un'isola dolcemente pianeggiante e sorprendentemente accessibile, e anche per questo si lascia esplorare con naturalezza in bicicletta, il mezzo che più autenticamente ne rispetta i ritmi lenti e la natura. Con i suoi circa venti chilometri di piste ciclabili, sapientemente tracciate per collegare il centro storico alle spiagge più amate e ai punti panoramici più suggestivi, Favignana invita a un’esplorazione attiva ma mai affrettata. Noleggiare una bici elettrica o uno scooter permette inoltre di raggiungere agevolmente anche i luoghi più remoti, dai silenziosi entroterra alle scogliere che si affacciano vertiginosamente sull’azzurro.

In assenza del traffico automobilistico, l’isola rimane straordinariamente tranquilla, permeata da un silenzio che accarezza i sensi e restituisce un raro senso di armonia. Una meta perfetta, quindi, per chi cerca una vacanza slow.

4. Fare un giro dell’isola in barca

10 cose da fare a Favignana - Punta Sottile
Shutterstock - Photo by poludziber

Un'esperienza must, quella di un giro in barca, che in generale non dovrebbe mai mancare tra le cose da fare quando si visita un'isola: ed è particolarmente vero quando si parla di Favignana, dato che non c’è nulla di più suggestivo che vedere e ammirare questa preziosa terra direttamente dal mare. Solcando le sue acque cristalline, l’isola si svela da una prospettiva inedita, rivelando calette segrete, grotte marine scolpite dalla natura (come la romantica Grotta degli Innamorati) e tratti di costa altrimenti irraggiungibili.

Le escursioni giornaliere, organizzate con cura e generosità, prevedono soste bagno per nuotare liberamente in anfratti turchesi, immergersi con maschera e boccaglio tra i giochi di luce sottomarina e, spesso, gustare a bordo un pranzo semplice ma delizioso, a base di specialità locali preparate dallo staff. Se optate per un giro al tramonto, quando il sole comincia a calare sull’orizzonte e i contorni dell’isola si ammorbidiscono in sfumature dorate, la vista di Punta Sottile, col suo faro che si accende per dare il benvenuto alla sera, regala un panorama che merita molto più di un semplice scatto con il telefono.

In generale, per effettuare un giro in barca a Favignana, noi consigliamo di affidarsi a dei tour guidati, così da non perdere davvero niente delle bellezze nascoste di quest'isola. Alternativa valida, comunque, rimane quella di noleggiare autonomamente un piccolo gozzo e di andare all'esplorazione secondo i propri tempi.

5. Fare snorkeling o immersioni

Naturalmente, Favignana è un piccolo paradiso terrestre anche per chi ama il mare in tutte le sue mutevoli e affascinanti sfumature. Le sue acque, incredibilmente limpide e trasparenti, accolgono il viaggiatore con fondali pullulanti di vita, ideali per chi ama praticare lo snorkeling anche senza allontanarsi troppo dalla riva. Nelle giornate più calme, quando il mare si distende, basta indossare una semplice maschera e un boccaglio per ritrovarsi, quasi magicamente, immersi in un mondo vibrante: nuvole di pesci dai colori cangianti, stelle marine adagiate sul fondo, ricci nascosti tra le rocce e vaste praterie di posidonia che ondeggiano, lievemente, come velluti verdi cullati dalla corrente.

Per chi desidera inoltrarsi più profondamente in questi abissi silenziosi, l’isola offre in aggiunta numerosi centri diving che organizzano immersioni guidate per ogni livello di esperienza. Particolarmente emozionanti sono le esplorazioni nella zona marina protetta delle Egadi, dove è possibile scendere tra relitti sommersi, pareti rocciose che precipitano vertiginosamente nel blu e grotte sottomarine che ospitano la ricca flora e fauna del Mediterraneo.

6. Visitare l’ex Stabilimento Florio

10 cose da fare a Favignana - L'ex stabilimento Florio
Shutterstock - Photo by Eug Png

Tra le cose da fare e da vedere a Favignana, vogliamo includere nel nostro vademecum anche un'escursione dal sapore più culturale. Se c'è infatti un luogo carico di storia e profondamente radicato nell’identità più autentica dell'isola, questo è proprio l’ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica. Maestosa e solenne, questa vasta struttura industriale, costruita alla fine del XIX secolo dalla famiglia Florio, rappresentava uno dei più grandi e importanti stabilimenti per la lavorazione del tonno di tutto il bacino del Mediterraneo.

Oggi, restaurato e trasformato in un museo moderno, lo Stabilimento si offre al visitatore come un percorso che ripercorre una tradizione secolare. Attraversando lentamente le sue ampie navate, si viene immersi nella cultura della mattanza, in quel rito antico e crudele, vissuto con dignità e rispetto, che ha scandito per generazioni il tempo e la vita sull’isola.

La visita si snoda tra sale allestite con attrezzi originali, fotografie in bianco e nero che raccontano sguardi perduti, toccanti testimonianze audiovisive e barche restaurate che sembrano pronte a solcare nuovamente il mare. Le guide parlano di storie realmente vissute: di pescatori coraggiosi, di donne in attesa, di famiglie interamente legate al destino della tonnara. L'ingresso e la visita sono a pagamento, con il biglietto che costa 10 euro. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 14.

7. Salire al Castello di Santa Caterina

Arroccato maestosamente sul punto più alto dell’isola, a circa 300 metri sul livello del mare, il Castello di Santa Caterina domina con la sua silenziosa imponenza l’intero paesaggio di Favignana. Raggiungerlo significa intraprendere una breve ma intensamente ripida salita che si snoda tra sentieri assolati, cespugli odorosi e panorami che si aprono progressivamente, premiando ogni passo compiuto con scorci sempre più ampi e ariosi.

Affrontare questo percorso, seppur non eccessivamente lungo, richiede una certa preparazione fisica. È vivamente consigliato indossare scarpe comode, preferibilmente da trekking leggero, che garantiscano stabilità e aderenza sui tratti più scoscesi. Ugualmente importante è scegliere con attenzione l’orario della salita: le ore del mattino presto o quelle immediatamente successive al tramonto sono ideali per evitare l’afa intensa delle ore centrali, che potrebbe rendere la camminata faticosa e meno piacevole.

Ad ogni modo, una volta giunti in vetta il panorama si apre improvvisamente e abbraccia l’isola in tutta la sua bellezza. Da lassù, lo sguardo si perde tra le coste frastagliate, le acque scintillanti che abbracciano il porto, e le geometrie ordinate del centro abitato. Nelle giornate particolarmente limpide, si riesce a spingere lo sguardo fino alle isole sorelle Levanzo e Marettimo, e oltre ancora, fino alla sagoma lontana della costa siciliana, che si disegna leggera all’orizzonte.

Il castello stesso, oggi in rovina, conserva ancora il fascino austero della sua lunga storia. Nato come torre d’avvistamento in epoca araba, fu successivamente ampliato dai Normanni, che ne intuirono il valore strategico, e poi trasformato in carcere militare durante il Regno delle Due Sicilie. Sebbene non sia attualmente visitabile all’interno, le sue mura erose dal tempo e il silenzio che lo circonda conferiscono al luogo un’aura quasi mistica. Per chi ama le camminate e il trekking, si tratta di un luogo che merita assolutamente una visita.

8. Ammirare la Villa Florio

10 cose da fare a Favignana - Villa Florio
Shutterstock - Photo by Fabio Lotti

La maestosa Villa Florio, che si erge con nobile eleganza a pochi passi dal porto, è sicuramente una delle prime cose che si possono ammirare quando si sbarca a Favignana. Costruita in stile neogotico, impreziosita da dettagli liberty che ne ammorbidiscono le linee e ne esaltano l’armonia, la villa fu dimora estiva della potente famiglia Florio, protagonisti assoluti della scena imprenditoriale siciliana tra Otto e Novecento. In quegli anni fervidi, la tonnara pulsava di vita e lavoro, il mare era risorsa e ricchezza, e la villa accoglieva ospiti illustri, divenendo il simbolo tangibile del prestigio e della modernità.

Oggi, sebbene le sue stanze non riecheggino più delle conversazioni dell’aristocrazia o delle strategie industriali di una dinastia in ascesa, Villa Florio continua a vivere nel cuore della comunità. Ospita attualmente la sede del Comune, un’accogliente biblioteca, uno spazio espositivo e persino un piccolo ma accuratissimo museo malacologico, dove si possono ammirare conchiglie e fossili che raccontano un’altra, più remota storia dell’isola.

9. Fare un’escursione a Levanzo e Marettimo

Sebbene Favignana abbia indubbiamente moltissimo da offrire, tra le cose da fare e da vedere vale comunque la pena dedicare almeno una giornata della propria permanenza alla scoperta di altre due perle custodite nell’arcipelago delle Egadi: stiamo parlando delle isole di Levanzo e Marettimo. Facilmente raggiungibili tramite i traghetti regolari o le escursioni organizzate in barca, queste isole si mostrano sorprendentemente diverse, sia tra loro sia rispetto a Favignana.

Levanzo

l'isola di Levanzo
Shutterstock - Photo by doleguo

Levanzo, la più piccola e vicinissima tra le Egadi, è un minuscolo borgo che si affaccia delicatamente sul mare, con casette pittoresche arroccate lungo il porto, pochi ristoranti di pesce che invitano al piacere della cucina locale e sentieri che si snodano lentamente tra le rocce scabre e la rigogliosa macchia mediterranea. Il vero e prezioso gioiello di quest’isola incantata, però, è senza dubbio la Grotta del Genovese, una cavità preistorica che custodisce graffiti e pitture rupestri, risalenti al Paleolitico e al Neolitico. L’escursione alla grotta, raggiungibile agevolmente a piedi o in barca con guida autorizzata, è secondo noi un'esperienza che va vissuta assolutamente quando si viene in visita in questo arcipelago.

Marettimo

l'isola di Marettimo
Shutterstock - Photo by Marco Frino

Marettimo, al contrario, si presenta come la più selvaggia e montuosa delle Egadi, un’isola che si erge vigorosamente tra il mare e il cielo, accogliendo prevalentemente escursionisti appassionati, amanti della natura incontaminata e subacquei curiosi. Qui i paesaggi si svelano straordinariamente spettacolari, con sentieri che si arrampicano tra pini marittimi e che regalano scorci marini di incomparabile bellezza. L’isola è altresì celebre per le sue grotte marine, come la misteriosa Grotta del Cammello e la suggestiva Grotta del Presepe, accessibili unicamente tramite escursioni in barca. Sott’acqua, i fondali di Marettimo si mostrano limpidi, profondi e ricchi di biodiversità, tra i più incantevoli dell’intero Mediterraneo. Nel piccolo centro abitato, intatto e libero dal turismo di massa, si respira invece un’atmosfera lenta e genuina.

10. Mangiare in un ristorante tipico

Spaghetti con ricci di mare
Shutterstock - Photo by Max Brux

Ultima - ma non per importanza - tra le cose da vedere (o meglio, in questo caso da fare) se si capita a Favignana. Per quanto ci riguarda, mangiare a su quest'isola non è semplicemente un piacere, ma un’esperienza che è al tempo stesso sia culturale che sensoriale. In questa terra il protagonista indiscusso è senza dubbio il tonno rosso, che viene preparato in mille modi differenti: crudo, delicatamente sott’olio, saporito arrosto o nell’immancabile tonno alla ghiotta. I ristoranti dell’isola, spesso gestiti da famiglie locali, offrono anche piatti prelibati come il cous cous di pesce, gli spaghetti freschissimi ai ricci di mare, i calamari ripieni, e dolci tipici della tradizione siciliana, come le cassatelle e i cannoli. Non bisogna assolutamente dimenticare di concedersi, poi, uno street food tour tra panelle croccantissime, arancine fragranti, focacce rustiche e granite artigianali. La cucina di Favignana si racconta così, e racconta anche (appassionatamente e autenticamente) una storia antica fatta di mare, duro lavoro e tradizioni profondamente radicate.

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Redazione

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