Viaggi

Come fare l'autostop e dove

Guida alla pratica di viaggio più affascinante di sempre
A cura di   Giulia Mariani

Come fare l'autostop

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Come fare l'autostop

Come fare l'autostop

Comodo, economico e anche green, è l’autostop: ma dove e come si può fare? Partiamo da un assunto: se non ci sente al sicuro all’idea di fare l’autostop, allora non fa per noi. È  una modalità di spostamento che richiede fiducia nell’altro e un certo grado di self confidence nell’affrontare lunghe conversazioni in macchina con sconosciuti. Se non si è sicuri al 100%, è meglio ricorrere ad altre opzioni. Esistono molte app di car sharing, prima fra tutte BlaBlaCar, o si può scegliere di prendere il treno, ancor più green dell’autostop, anche se meno conveniente.

Come fare nei Paesi in cui l'autostop è ordinario

In Italia fare l’autostop è una modalità di viaggio un po’ bistrattata, ma in alcuni Paesi è una pratica culturalmente accettata, quasi trendy. Ogni Paese ha le sue regole e le indicazioni per affrontare al meglio l’autostop, ma se si vuole viaggiare in questo modo è importante sapere dove e come fare. Cartello in mano con la destinazione, pollice alzato e il desiderio di conoscere persone sono le caratteristiche indispensabili per partire per un’avventura in stile Kerouac.

Come fare l'autostop in Islanda
Viaggio in autostop in Islanda, Shutterstock by looksmart

 

Islanda

In Islanda l’autostop è la cosa più ordinaria che ci sia. L’Islanda è un Paese con un tasso di criminalità molto basso, quindi è un’opzione molto sicura, è questo il posto in cui iniziare se volete scoprire questo modo di viaggiare. Preparatevi ad attendere anche per molto tempo. A differenza di altri Paesi, le strade dell’Islanda sono poco trafficate e il rischio di aspettare è molto alto; l’autostop, qui, è una scelta da fare solo in estate. Vestiti pesanti, guanti per tenere il pollice in su e molta pazienza. Scoprire l’Islanda in auto permette di godere di territori difficilmente raggiungibili con i mezzi di trasporto pubblici o in modo low cost.

 

Polonia

In Polonia esiste una gara organizzata dagli studenti dell’Università di Cracovia, la Krakostop. Le regole sono semplici: vince chi arriva per primo alla destinazione designata. Questo evento racconta le abitudini di un Paese in cui viaggiare in questo modo è non solo accettato, ma trendy. È sempre stato così, sin dai tempi della Repubblica Popolare di Polonia, in cui l’autostop era molto usato. Questo è uno dei posti più amati dagli autostoppisti perché tutti sono molto propensi ad accettarli: è tra i luoghi con i tempi minori di attesa lungo la strada. Qui, i pedoni, di notte fuori dai centri abitati, quando la visibilità è ridotta e quando si trovano sul ciglio della strada, devono indossare i gilet autoriflettenti: altrimenti non solo è molto pericoloso, ma le multe sono anche parecchio salate. Andrebbe sempre evitato di fare l’autostop con il buio, ma se proprio non se ne può fare a meno è da indossare sempre il gilet.

 

Stati Uniti

Se si pensa all’autostop, la prima cosa che viene in mente sono gli Stati Uniti. Complice una generazione letteraria che deve il successo a questo, l’on the road è lo stile di viaggio americano per antonomasia: dalla East alla West Coast attraversando la Route 66. Quali regole seguire e come fare l’autostop qui? Bisogna fare molta attenzione: non in tutti i paesi USA è legale. In Idaho, Nevada e Utah, per evitare situazioni pericolose, è stato reso illegale. Va verificato il codice stradale di ogni singolo Paese della federazione, per vedere come mutano, di volta in volta, le regole. L’immaginario collettivo si scontra molto con la realtà, perché l’autostop qui non è così roseo come sembra: occhi aperti, abbigliamento pulito e ricerca di driver soprattutto nelle stazioni di servizio.

 

L'autostop negli Stati Uniti
Fare l'autostop negli Stati Uniti - Shutterstock by Volodymyr TVERDOKHLIB

Germania

In Germania è una pratica ormai molto comune, figlia anche della storia recente che ha caratterizzato questo Paese. Non è mai andato fuori moda. Ci sono, tuttavia, ancora alcune remore nell’accettare autostoppisti nelle zone interne e centrali delle città, per questo è indicato soprattutto per i lunghi viaggi. Un consiglio è quello di posizionarsi agli ingressi delle città, così da incrementare le possibilità di essere accolti a bordo. È, quindi, concesso, ma bisogna tenere in considerazione che gli autostoppisti sono considerati pedoni a tutti gli effetti, quindi è importante rispettare sempre l’StVO, il Codice della Strada tedesco. Ovviamente, quindi, non è permesso farlo sulle autostrade. Qua è molto diffusa l’app di autostop organizzato Mitfahrzentrale.

E in Italia?

In Italia l’autostop non è vietato, ma bisogna sapere come si può fare. Ci sono molte limitazioni legali. Il comma 7 capo B dell’art.175 del Codice della Strada legifera a riguardo: è vietato in tutte le strade a scorrimento veloce, dalle autostrade alle extraurbane principali. Nelle tangenziali è concesso soltanto quando vi è concesso anche l’attraversamento pedonale, che quindi rientrano nel catalogo delle extraurbane secondarie. Oltre a essere molto pericoloso a causa della velocità delle auto, chi viola la normativa è soggetto a sanzione amministrativa. Una buona pratica è posizionarsi, semmai, all’ingresso del casello autostradale, non essendo espressamente individuato come divieto.

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