Sport in montagna d'estate: i migliori da praticare in vacanza
Per tenersi allenati e godersi appieno le bellezze dei luoghi in quota
Il guinzaglio è obbligatorio durante un'escursione in montagna con il cane? Quali sono le aree e i sentieri vietati? E la museruola serve sempre? Non c'è un regolamento nazionale specifico con limitazioni e divieti da seguire quando si porta con sé un cane in montagna. Ci sono però diverse regole generali, regolamenti comunali e ordinanze varie dei Parchi che stabiliscono alcune norme di cui tener conto prima di avventurarsi.
In mancanza di un regolamento nazionale, riportiamo il principale riferimento normativo al riguardo, ovvero l'Ordinanza Martini del 2013. Oltre alle questioni relative alla responsabilità del cane portato con sé, stabilisce l'obbligo di condurre il cane utilizzando sempre il guinzaglio (1,5 metri la lunghezza massima), di avere con sé una museruola da applicare in caso di necessità (minacce all'incolumità di persone o animali), e di portare il necessario per la raccolta delle feci del cane.
Questo vale per le "aree urbane e i luoghi aperti al pubblico", aree di cui i sentieri montani non farebbero tuttavia parte. È di conseguenza necessario prendere in considerazione le norme contenute nei regolamenti dei singoli Comuni e Parchi, ciascuno dei quali ha regole e limitazioni in parte diverse per quanto riguarda la conduzione dei cani in montagna.
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"I cani possono essere condotti, sempre al guinzaglio, solo nelle aree di fondovalle e, dal 15 luglio al 15 settembre, lungo alcuni sentieri stabiliti in base al Regolamento del Parco" si legge sul sito del Parco Regionale del Gran Paradiso, dove ci sono varie altre indicazioni e informazioni riguardo alla conduzione di cani in montagna.
Sì ai cani ma non in alcune aree di alta quota del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, riporta il relativo sito web in cui, anche in questo caso, ci sono altre informazioni utili al riguardo oltre alle motivazioni, valide sostanzialmente per tutti, legate principalmente alla tutela della fauna selvatica. I cani liberi possono infatti disturbare gli animali selvatici, indebolirli o ucciderli, oltre a essere possibili vettori di malattie tramite deiezioni. Viceversa, i cani stessi a contatto con la fauna selvatica rischiano di contrarre malattie di vario tipo.
Anche il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise vieta la conduzione di cani in determinate zone a tutela dell'orso marsicano e del camoscio appenninico, cani che possono tuttavia percorrere 88 dei 153 sentieri ufficiali del Parco. Stesso discorso vale anche per il Parco Nazionale della Majella, che non consente l'accesso ai cani in alcuni sentieri come quelli della Zona A, nella quale vive la maggior parte della fauna selvatica dell'area.
Alla luce della confusione dovuta alla mancanza di un regolamento nazionale a cui riferirsi, diventa fondamentale informarsi per conoscere le regole per fare un'escursione in montagna con il proprio cane al seguito e per capire in quali sentieri e zone è consentito portarli con sé.
È sufficiente cercare informazioni nei siti e portali web dei Parchi che si desidera visitare per informarsi sulle varie normative vigenti e, in caso di dubbi, è sempre bene contattare direttamente le varie organizzazioni montane.
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