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L’estate 2025 si preannuncia da tutto esaurito per il settore turistico italiano. Secondo i dati congiunti di ENIT, Unioncamere e Isnart, ben 8 camere su 10 risultano già prenotate nelle strutture alberghiere del Paese, con picchi previsti fino al 90% nel mese di agosto. Tra giugno e settembre il volume d’affari atteso raggiungerà i 15 miliardi di euro, con una crescita costante anche delle prenotazioni per l’autunno. Un dato, quest’ultimo, che testimonia la crescente tendenza alla destagionalizzazione del turismo in Italia, soprattutto ad agosto.
I flussi provenienti dall’estero continuano a crescere, trainati in particolare da Germania, Francia, Stati Uniti, Svizzera e Canada. A sottolinearlo è Elena Nembrini, direttore generale di ENIT: «Il turismo è uno dei principali driver per il nostro Paese, capace di generare valore sui territori. Anche sul fronte dell’allungamento della stagione turistica stiamo ottenendo ottimi risultati: ottobre segna già un’occupazione del 50%».
Non solo il comparto alberghiero beneficia del boom turistico: anche il settore aeroportuale è in crescita, con circa 27 milioni di passeggeri previsti per l’estate e un valore stimato pari a 10 miliardi di euro. Tuttavia, secondo Nembrini, «non possiamo più limitarci a contare gli arrivi: è necessario analizzare cosa accade nei territori e lavorare per migliorare l’esperienza di turisti e residenti».
Ivana Jelinic, amministratore delegato di ENIT, ha evidenziato come l’interesse dei mercati esteri resti alto, ma che la vera sfida sia coniugare attrattività e sostenibilità. In quest’ottica, ENIT ha avviato una collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma per sviluppare un nuovo modello scientifico che misuri l’impatto del turismo in chiave economica, sociale e ambientale.
Il progetto è stato illustrato da Elena Di Raco, manager ENIT per la ricerca di mercato e le statistiche, insieme ai docenti Fabiola Sfodera, Antonio Renzi e Cristina Simone. Roma sarà la città pilota per questo modello di gestione sostenibile dei flussi turistici.
Secondo l’indagine Isnart per Unioncamere e ENIT, presentata da Paolo Bulleri, dirigente per la ricerca economica e sociale sul turismo, i dati delle prenotazioni sono più che positivi. Ad agosto si prevede un’occupazione alberghiera vicina al 90%, con vendite già al 70% per luglio e al 60% per settembre - per un turismo in Italia che va verso il sold out.
Il volume d’affari stimato tra giugno e settembre si attesta attorno ai 14,7 miliardi di euro, superando i livelli del 2019, ultimo anno di riferimento pre-pandemia. I dati evidenziano inoltre una forte propensione alla prenotazione anticipata, soprattutto nelle destinazioni balneari (77,4%), montane (76,6%), città d’arte (71,9%) e aree interne legate al turismo verde (75,5%).
Un altro segnale positivo arriva dal trend autunnale: già a fine giugno, il 43% delle camere era prenotato per il mese di ottobre, con punte del 51% nelle località termali e del 47% nelle città d’arte. Questo indica una sempre maggiore capacità di attrarre visitatori anche fuori stagione, favorendo la continuità del turismo durante tutto l’anno.
In tema di sostenibilità, Bulleri sottolinea che solo il 10% degli operatori del settore si dichiara preoccupato per l’impatto dei flussi, mentre la maggioranza ritiene il fenomeno gestibile, confermando che la sfida principale non è la crescita in sé, ma la sua corretta gestione.
L’effetto Giubileo si fa sentire e porta i suoi effetti sul turismo in Italia - soprattutto ad agosto, secondo le previsioni, e nelle regioni del Centro Italia. In particolare, Lazio, Marche e Umbria registrano un +30% di crescita delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2024, con picchi del +50% in Umbria. La forza attrattiva dell’asse Roma-Assisi, particolarmente apprezzato anche dal mercato internazionale, gioca un ruolo chiave.
Con un’Italia ancora al centro delle preferenze turistiche mondiali, il sistema ricettivo appare preparato a gestire anche i picchi stagionali. Il 90% degli operatori intervistati si dice pronto ad affrontare la domanda senza compromettere gli equilibri economici e ambientali.
Proprio sul fronte sostenibilità, il Comune di Roma ha aderito con entusiasmo al progetto ENIT-La Sapienza. «Roma è stata scelta come città pilota e per noi è motivo di grande orgoglio - ha dichiarato Carlotta Baccaro, responsabile Grandi eventi, Turismo e Moda. Stiamo lavorando per comprendere l’effetto reale del turismo sul tessuto urbano e ridefinire i percorsi, spingendo il visitatore oltre il centro storico verso una città più autentica e sostenibile».
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