Un attacco informatico ha lasciato questo grande paese senza birra
Uno dei colossi mondiali della birra ha subito un attacco informatico ai sistemi di ordinazione e consegna: l'azienda ora è nel caos.

Il Giappone continua a correre sul fronte del turismo internazionale e firma un nuovo record con un mese di anticipo: tra gennaio e novembre 2025 il Paese ha accolto oltre 39 milioni di visitatori stranieri, superando già il primato dell’intero 2024, quando gli arrivi si erano fermati a quota 36,87 milioni. Un risultato che conferma la forza attrattiva della destinazione, anche in un contesto segnato da recenti tensioni diplomatiche con la Cina.
A certificarlo sono i dati diffusi dall’Organizzazione Nazionale del Turismo Giapponese, secondo cui nel solo mese di novembre i viaggiatori internazionali sono stati 3,52 milioni, con un incremento del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il totale dei primi undici mesi dell’anno ha così raggiunto quota 39,07 milioni, segnando un nuovo massimo storico.

Secondo la Jnto, la performance di novembre è stata sostenuta dalla fine della stagione autunnale, tradizionalmente molto apprezzata dai turisti occidentali, e da una domanda particolarmente vivace proveniente da Europa, Nord America, Oceania e Medio Oriente. A favorire i flussi hanno contribuito anche l’aumento dei collegamenti aerei e la coincidenza con festività e vacanze scolastiche in diversi Paesi.
Il trend positivo è confermato anche dall’andamento dei mercati di provenienza: ben 19 Paesi hanno registrato il miglior risultato di sempre per il mese di novembre, tra cui Corea del Sud, Stati Uniti, Francia, Germania, Italia e Spagna. Inoltre, 17 mercati hanno già raggiunto il proprio massimo storico annuale nel periodo gennaio-novembre.
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A fare notizia è però soprattutto la tenuta complessiva dei flussi nonostante la crisi diplomatica tra Tokyo e Pechino. A metà novembre, in seguito alle dichiarazioni della premier giapponese Sanae Takaichi su Taiwan, il governo cinese ha invitato i propri cittadini a evitare viaggi in Giappone. L’effetto si è visto nei numeri: gli arrivi dalla Cina continentale sono cresciuti di appena il 3% nel mese di novembre, un brusco rallentamento rispetto al +22,8% di ottobre e al +37,5% registrato nel periodo gennaio-novembre.

L’avvertimento di Pechino ha avuto ripercussioni immediate anche sul mercato: le compagnie aeree cinesi hanno introdotto rimborsi gratuiti sui voli fino alla fine dell’anno, mentre i titoli giapponesi legati al turismo - come quelli della catena di grandi magazzini Isetan Mitsukoshi e di Oriental Land, società che gestisce Tokyo Disneyland - hanno subito forti ribassi senza ancora recuperare terreno.
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Nonostante la frenata, i turisti provenienti dalla Cina continentale restano il primo bacino di visitatori stranieri in Giappone nel 2025, rappresentando quasi un quarto del totale degli arrivi. Un dato che evidenzia come, pur in un quadro geopolitico complesso, la domanda complessiva continui a sostenere la crescita del turismo nipponico.
Con il record annuale già superato a novembre, il 2025 si avvia così a chiudersi come l’anno migliore di sempre per il turismo in Giappone, rafforzando il ruolo del Paese del Sol Levante come una delle principali destinazioni globali.
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