Agiata tra le dolci colline dell’entroterra marchigiano, la città di Urbino è l’ultimo grande avamposto rinascimentale della regione, prima di attraversare il confine verso l’Emilia Romagna e i suoi ducati. Conserva ancora integralmente il fascino tipico dei borghi del XIV e XV secolo, tra cinta muraria ed edifici sontuosi. Di origini antichissime, Urbino era già conosciuta in epoca romana con il nome di Urvinum Metaurense, dal nome del fiume Metauro che le passava accanto, fino a gettarsi poi nell’Adriatico. E’ tra Medioevo e Rinascimento, però, che raggiunge tutto il suo splendore, grazie alla formazione del Ducato di Urbino, di cui era il centro nevralgico. La famiglia dei Duchi di Montefeltro, grazie soprattutto al mecenatismo dei coniugi Federico da Montefeltro e Battista Sforza, trasformò completamente la città, rendendola un centro artistico di primaria importanza. Sotto la loro egemonia culturale e grazie anche al circolo di intellettuali che frequentava la rinomata Università cittadina, Urbino ha iniziato ad attrarre artisti, filosofi e letterati di grande spessore, come Piero della Francesca e Baldassare Castiglione.
Il centro storico di Urbino dal 1998 è parte integrante del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, per la sua eccezionale eredità culturale e architettonica. Il luogo più iconico, in cui ancora si può percepire la presenza dei Montefeltro, è il Palazzo Ducale. Residenza dei Duchi di Urbino, si trova arrampicato nel punto più alto della città e sembra quasi fare da sentinella alla valle. Palazzo Ducale, ospitando al suo interno diverse gallerie tra cui la Galleria Nazionale delle Marche, è una vera e propria finestra sulla storia dell’arte. L’ambiente più celebre del Palazzo è il piccolo Studiolo di Federico da Montefeltro: una vera e propria celebrazione del mecenatismo del duca. Tra i vicoletti in salita di questo borgo medievale si trovano anche altre piccole chicche: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, dalla facciata tipicamente gotica; l’Oratorio di San Giovanni Battista che conserva al suo interno opere di Luca Signorelli; la Casa natìa di Raffaello, originario di Urbino, uno scrigno di cimeli e documenti del grande artista del Cinquecento. Infine, risalendo fino alla collina, Urbino conclude la sua cartolina con l’imponente Fortezza di Albornoz. Tra affreschi ed edifici storici, è davvero l’esemplare più d’impatto del Rinascimento marchigiano.